“Capisco che l’opposizione, per ottemperare al suo ruolo, debba comunque prendere posizioni opposte a quanto previsto dalla maggioranza, ma in questo caso risulta difficile capirne la genesi. Le dichiarazioni dai toni catastrofisti del consigliere Balestrieri in merito alla partecipazione del Comune di Porto Sant’Elpidio al bando promosso da Anci, in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale, descrivono un’azione politica fatta dall’oggi al domani, con idee che sembrano spuntar fuori all’improvviso. Ma così non è: il consigliere dovrebbe ricordare che già durante la campagna elettorale del 2018, durante i confronti tra i candidati alla carica di sindaco, il primo cittadino Franchellucci si espresse più volte in merito al Beniamino Gigli come Polo Culturale, manifestando espressamente la volontà di dar vita a quegli spazi come un contenitore di tipo socio-culturale a 360 gradi, partendo innanzitutto dalla collocazione al suo interno della biblioteca comunale. Posizione, questa, che entrò a far parte del programma elettorale sul quale la cittadinanza è stata chiamata ad esprimersi e sul quale l’Amministrazione sta portando avanti il suo operato”. E’ la pungente replica del consigliere comunale Pd, Stefano Senesi, alle critiche mosse dal suo omologo di FdI, nonché portavoce provinciale FdI Andrea Balestrieri. Con lui Giorgio Marcotulli, già candidato sindaco ed esponente FdI.
“Pertanto l’impostazione riferita all’utilizzo pubblico di quell’immobile è chiara da tempo, ed anzi è da apprezzare che l’amministrazione si muova partecipando a bandi che permettano di accedere a fondi proprio finalizzati a questo scopo. Lo stesso consigliere Marcotulli, che in più occasioni ha tenuto a ribadire quanto sia importante cercare di intercettare ulteriori risorse da investire nei progetti per la nostra città, dovrebbe accogliere favorevolmente questa strada.
Di fatto, l’intento dell’avviso ‘Fermenti in Comune’ promosso da Anci è proprio quello di stimolare il protagonismo giovanile nella dinamica di rilancio dei territori, coinvolgendo attivamente quella fascia di età, e non a caso è stata attivata una collaborazione con l’Istituto Scolastico Carlo Urbani, anche alla luce della pandemia da Covid-19. La stessa pandemia ci ha mostrato a quanti disagi molti ragazzi sono dovuti andar incontro, dalla chiusura delle scuole all’attivazione della didattica a distanza, dalla mancanza di spazi ed occasioni di socialità al rischio di un forte impatto di tipo psicologico sulle generazioni più giovani.
Nessuna operazione più di questa ha l’intento di riportare ‘al centro’ quelle fasce d’età, sia in termini di partecipazione e di protagonismo sia perché la struttura del Gigli rappresenta di fatto, per la sua posizione strategica, il cuore pulsante del Centro cittadino ed una delle immagini-simbolo della nostra città. Potrebbe davvero essere finalmente l’occasione per molti ragazzi, che per evidenti limiti anagrafici hanno potuto conoscere quell’immobile soltanto tramite foto in bianco e nero, di viverlo appieno e metterlo come contesto e sfondo alle loro esperienze”.
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