La Federazione Fermana dei Giovani Democratici condanna le parole di Ciccioli:”Dichiarazioni allucinanti, le Marche fanno un balzo nel passato”

CONDANNA - Piermartiri: "Le motivazioni perpetuate dall'amministrazione Acquaroli sono colme di stereotipi sulle donne e non solo, con messaggi assolutamente diseducativi e pericolosi"

“Con un colpo netto e con dichiarazioni allucinanti, come ‘sostituzione etnica’, fuori da ogni logica, le Marche fanno un balzo tremendo nel passato”. È quanto mai dura la condanna della Federazione Fermana dei Giovani Democratici alle dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli dopo il dibattito sul no alla pillola abortiva nei consultori voluto dall’amministrazione Acquaroli.

Luca Piermartiri, coodirnatore provinciale del Giovani Democratici, sottolinea: “La Regione ha infatti deciso di andar contro le direttive Ministeriali scegliendo di escludere il servizio della somministrazione della pillola abortiva dai consultori. Per noi Giovani Democratici va invece data piena attuazione alle legge 194, rafforzando la rete dei consultori, i reparti ginecologici e introdotta l’educazione sessuale. Bisogna smettere di considerare quest’ultima come un tabù! In questa battaglia siamo al fianco dei diritti delle donne, del Partito Democratico e di tutti coloro che, man mano, stanno manifestando la propria indignazione. Le motivazioni perpetuate dall’amministrazione Acquaroli sono colme di stereotipi sulle donne e non solo, con messaggi assolutamente diseducativi e pericolosi. Ancora una volta la destra fa sprofondare nel qualunquismo quel che invece dovrebbe essere un tema serio, nonchè un diritto alla persona, affrontato con comprensione e sensibilità. Una scelta che va contro i diritti e la salvaguardia della salute delle donne marchigiane e che nega loro principi come autodeterminazione e coscienza. Per una donna non è mai facile una scelta simile! Va preso atto del fatto che tale scelta è dettata da motivi legati alla salute o a percorsi di vita personali che non spetta a nessuno giudicare; non si può estremizzare e banalizzare tutto con dogmi superati e stereotipi umilianti come fa questa destra. Auspichiamo che la maggioranza regionale torni sui suoi passi e che non vengano usate più parole inaccettabili ed inadeguate e, senza dubbio, fin troppo forti”.

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