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Confindustria, Fenni:
”I big della calzatura locale siano
i capofila della filiera del distretto”

FERMANO - Il presidente della sezione di settore dello sportello Centro Adriatico, nonché vicepresidente nazionale di Assocalzaturifici, lancia un appello alle griffe presenti nel territorio: "Insieme per fare rete, sollecitando le attenzioni delle istituzioni affinché scendano in campo politiche di sostegno"

 

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“Fiere sì, fiere no? Siamo in balia del Covid 19, della campagna di vaccinazione, delle strategie di ogni Paese europeo. Non è facile orientarsi in questo momento”.

Questo il pensiero di Valentino Fenni (foto), presidente della sezione calzature di Confindustria Centro Adriatico e vicepresidente nazionale di Assocalzaturifici, che proseguendo illustra come “i calzaturieri vogliono e devono guardare al domani, alla ripresa che dovrà arrivare: Regione e Governo, sperando che si superi in fretta questa crisi irreale e lontana dai problemi del Paese, devono pianificare azioni mirate che vadano incontro alle necessità. I ristori sono necessari, perché se uno sta chiuso è giusto che venga tutelato, ma poi servono finanziamenti per lo sviluppo. Un punto su cui agire è quello delle reti, delle filiere produttive”, le parole di Fenni.

“Filiera significa dare incentivi e crediti agevolati a chi si mette insieme, a chi crea una catena produttiva che coinvolga ogni settore, dalle scarpe agli accessori e le pelli. Per farlo, però, serve che i ‘big’ del nostro settore si mettano in gioco. Dalla Tod’s a Fendi passando per Prada e Valentino, che producono nel nostro territorio, è necessario che gli imprenditori che rappresentano le realtà produttive più dinamiche e solide decidano di puntare con forza sulle maestranze del distretto. Umanamente già sono pronti, lo sappiamo, ma poi ci sono i numeri. Qui si può intervenire, con fondi che diventano in realtà investimenti. Mi appello ai colleghi, ma soprattutto alla politica perché trovi bandi e soluzioni. Inutile inseguire maxi sgravi, qui parliamo di azioni concrete”.

Il presidente dei calzaturieri sa bene che il tema delle reti e della filiera è una costante “ma questa volta – riprende – non possiamo rinviare la questione. Qui nessuno ripartirà da solo”.

A tutto questo, Confindustria Centro Adriatico aggiunge un’altra richiesta semplice: “Il credito. Anche nei confronti delle banche la filiera potrebbe diventare un riferimento, una garanzia. Senza ordini, con le produzioni ai minimi, investire sulla digitalizzazione delle imprese è necessario. Ancora di più fino a quando non torneremo a viaggiare, a incontrare i buyer, a far toccare i nostri campioni. Ma per questo servono risorse e subito”.


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