Rifiuti in mare, Fede (M5S): “Partita
la flotta anti-inquinamento del Ministero”
la Ecoelba anche al largo del Fermano

AMBIENTE - "E' sempre un piacere constatare che le segnalazioni dai territori vengano recepite, e che in questa importante attività anti-inquinamento fatta partire dal Ministero sia stata inclusa anche San Benedetto, con l’unità navale Ecoelba che pattuglierà costantemente il tratto di costa fino a Civitanova
“Dopo una dimostrazione a Fiumicino alla presenza del ministro dell’Ambiente Sergio Costa è iniziata ufficialmente l’attività della flotta anti-inquinamento del Ministero contro i rifiuti in mare, lungo tutte le coste italiane, comprese quelle del nostro territorio. Saranno raccolti rifiuti marini galleggianti, soprattutto plastica, come prevede il nuovo contratto biennale, a seguito di gara comunitaria, con il Consorzio che, oltre al contrasto degli idrocarburi, da quest’anno si occupa anche del tracciamento della presenza, della quantità e della composizione dei rifiuti marini, in linea con gli impegni internazionali assunti dall’Italia”. E’ quanto fa sapere il senatore del Movimento 5 Stelle, Giorgio Fede. Un’iniziativa che interesserà anche le acque al largo del Fermano
“E’ sempre un piacere constatare che – aggiunge Fede – le segnalazioni dai territori vengano recepite, e che in questa importante attività anti-inquinamento fatta partire dal Ministero sia stata inclusa anche San Benedetto, con l’unità navale “Ecoelba” che pattuglierà costantemente il tratto di costa fino a Civitanova”.
“Del resto la sensibilità verso la tutela del mare della marineria sambenedettese era già emersa nel 2019 con l’iniziativa dei nostri marittimi che, tra i primi in Italia, avevano raccolto rifiuti abbandonati in mare durante l’iniziativa “a pesca di plastica”. Avevamo segnalato con orgoglio questa iniziativa al Ministero, e oggi finalmente questa azione viene riproposta a livello istituzionale, con il nostro porto coinvolto pienamente nel programma. Questi sono i passi concreti necessari per cominciare a parlare seriamente di blue economy”, conclude Fede.

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