Un momento riconducibile alle passate edizioni, antecedenti la pandemia, caratterizzate dalla fiaccolata in silente corteo partente dallo stadio Bruno Recchioni a chiudersi all’altezza del Largo Vittime delle Foibe
Con la legge numero 92 del 2004 la Repubblica Italiana ha riconosciuto il tributo di sangue patito da tanti nostri connazionali, sul fronte orientale, all’indomani della fine della seconda guerra mondiale. Un momento dalla forte valenza storica calendarizzato per il 10 febbraio di ogni anno, appuntamento da sempre celebrato in città dagli eredi degli stessi esuli, pronti a testimoniare le memorie dei loro avi.
“La problematica del Covid ci costringe a dover modificare radicalmente l’evento e il suo svolgimento ma è doveroso ricordare questa immane tragedia, sostituiremo infatti, la ormai annuale fiaccolata con un momento di raccoglimento che si svolgerà in piazza Dante – commentano gli organizzatori, riconducibili all’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia, che illustrano -. E’ proprio in prossimità del Largo che ospita la targa per Le vittime delle Foibe che, nel più assoluto cordoglio per i fatti storici e sotto le insegne giuliane, istriane e dalmate, avverrà un momento di riflessione con testimonianze dirette e sotto la voce guida del nostro presidente, Orazio Zanetti, rappresentante per la provincia di Fermo dell’Associazione Nazionale Esuli Anvgd”.
Come la legge regionale richiede, la commemorazione si svolgerà in totale sicurezza, con una presenza limitata di partecipanti, in maniera statica e con il distanziamento previsto, dopo la testimonianza una piccola delegazione si dirigerà ai piedi della targa per l’omaggio floreale.
“Doveroso è ricordare l’esodo che nel 1943 costrinse circa 350 mila italiani a fuggire dalle coste orientali dell’Adriatico per trovare salvezza nei centri di raccolta profughi nella loro patria, in Italia, e ancora più doveroso commemorare gli otre 15 mila italiani infoibati e massacrati dalle truppe jugoslave di Tito – proseguono gli organizzatori -. Numerose sono le iniziative in calendario per tutto il mese di febbraio, che ci vede coinvolti e ha richiesto l’impegno di diversi componenti delle due associazioni marchigiane, la nostra di Fermo e quella di Ancona. Senza un lavoro di gruppo non saremmo mai riusciti a far fronte a tutte le richieste che Anvgd ha visto crescere anno dopo anno. E’ nata la necessità di fare una rete collaborativa per poter coprire interamente tutta la regione, questa volta con la modalità streaming. Molte associazioni e soprattutto scuole che hanno aperto le porte a delle vere e proprie lezioni di storia, proiezioni e momenti di riflessione per portare alla luce questa immane tragedia della nostra nazione”.
L’appuntamento quindi è per mercoledì 10 febbraio, alle ore 19.00. Saranno presenti, portando la loro testimonianza, vari rappresentanti dell’Associazione Nazionale Istria Fiume e Dalmazia di Fermo ed Ancona, una delegazione della Regione Marche e per la prima volta anche i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Reduci e Combattenti, il tutto corredato dal Gonfalone del Comune di Fermo.
“Una luce particolare però la vogliamo puntare su Liviana Sivocci di 84 anni, la <nonna> di tutti noi, esule istriana e testimone diretta che si è messa a completa disposizione per raccontare quanto vissuto sulla propria pelle e sulla sorte del destino dell’intera famiglia durante l’esodo. Si invitano le istituzioni tutte, il sindaco e l’amministrazione, affinché possa essere offerto il doveroso omaggio alle vittime di questa immane tragedia” hanno concluso gli organizzatori.
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