I nuovi laboratori del Montani bloccati da mesi nella palude della burocrazia:
si attendono gli ultimi ritocchi
e la firma del Commissario Legnini

FERMO - Il rischio che i tempi si possano allungare se non arrivano risposte tempestive è concreto. Con l'ulteriore beffa di avere degli spazi scolastici pronti, all'avanguardia e potenzialmente efficienti, ma senza che alcun studente possa metterci piede.  

di Paolo Paoletti

Era lo scorso 3 dicembre quando la presidente della Provincia di Fermo Moira Canigola e il suo vice Stefano Pompozzi annunciarono che i nuovi attesissimi laboratori del Montani, in Via Lussu, al lato del polo scolastico, erano pronti. Otto aule, mille metri quadrati, frutto del finanziamento post sisma di 2,4 milioni di euro. Spazi allestiti secondo criteri all’avanguardia con prese informatiche e trifase, per accogliere strumentazioni più complesse. E ancora, massima attenzione alla sicurezza e al risparmio energetico con una struttura  prevalentemente in acciaio e pannelli fotovoltaici sul tetto.

Fatto sta che ad oggi, quegli spazi, sono ancora impantanati nella palude della burocrazia tra alcune imperfezioni tecniche che la ditta esecutrice dei lavori deve ripristinare (l’allaccio alle fognature)  e l’attesa per le procedure che l’ufficio del Commissario straordinario per la ricostruzione deve adottare per poter rendere operative le aule. Proprio quest’ultimo rappresenta il passaggio essenziale che porterebbe alla consegna dell’immobile all’Ente beneficiario, ovvero la Provincia di Fermo.

L’immobile  si trova dunque in un vero e proprio limbo burocratico, sospeso in attesa di questi due passaggi essenziali senza i quali le nuove aule/laboratorio resteranno inutilizzate. Il tutto in un momento in cui i nuovi spazi si rivelerebbero essenziali.

La Provincia di Fermo, da parte sua, ha provveduto alle dichiarazioni tecniche rendendo di fatto la struttura pronta per l’uso. Non sono mancate, in questi due mesi di attesa, anche le richieste di sollecito. Per il momento la risposta è stata solo silenzio.

A questo punto, l’unica possibilità per accelerare i tempi, è far pesare da parte della Provincia la propria forza istituzionale sia nei confronti di chi ha effettuato i lavori che verso l’ufficio per la ricostruzione. Sarà proprio l’ente che fa capo al commissario Giovanni Legnini,  a dover decretare la realizzazione a regola d’arte della struttura e dunque avviare le procedure di consegna all’ente beneficiario, ovvero la Provincia di Fermo.

Il rischio che i tempi si possano allungare se non arrivano risposte tempestive è concreto. Con l’ulteriore beffa di avere degli spazi scolastici pronti, all’avanguardia e potenzialmente efficienti, ma senza che alcun studente possa metterci piede.

 

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