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Fermana ecco il nuovo Neglia,
da attaccante ad esterno:
«Amo le coincidenze,
vi svelo un retroscena su Massolo»

SERIE C - Il classe 1991 ex Bari parla del nuovo ruolo disegnatogli da Giovanni Cornacchini e si racconta a 360 gradi. «Ci mancano i tifosi allo stadio. I gol nei derby sono un'emozione unica. Massolo mi ha detto parole che non posso ripetere. Voglio andare in doppia cifra. Con l'Imolese gara da 6 punti: siamo artefici del nostro destino»

Samuele Neglia, 29 anni, attaccante della Fermana

 

di Leonardo Nevischi

FERMO – Trasformare un incontenibile esterno d’attacco in una macchina di applicazione difensiva: fatto.

Giovanni Cornacchini ha fatto anche questo. Ha permesso a Samuele Neglia di entrare nella pregiata categoria degli “esterni totali”. Ha ridisegnato l’ex bomber del Bari, da sempre seconda punta o esterno offensivo, in un nuovo ruolo che lo rende il padrone della fascia sinistra: corre in avanti e poi torna indietro, martella e poi va a proteggere il fortino.

«Cerco di adattarmi in qualsiasi circostanza a seconda degli avversari e del tipo di partite che dobbiamo affrontare. Sulla fascia sinistra di centrocampo mi trovo bene, ma altrettanto da seconda punta in appoggio a Cognigni – ha ribadito lui in risposta a quale fosse il suo ruolo preferito, dimostrando di saper dribblare sia gli avversari in campo sia le domande dei giornalisti –. Cerco di dare sempre il massimo, che sia a sinistra, in attacco o volendo anche da terzino. Ho segnato 8 gol ed il mio obiettivo è arrivare in doppia cifra, poi che lo debba fare giocando da esterno o più vicino alla porta spetta al mister deciderlo».

Avere giocatori che a 29 anni si mettono a completa disposizione del progetto tecnico è una manna per allenatori esigenti come Cornacchini, il quale grazie alla gabbia del suo 4-4-2 ha ridato linfa ad una Fermana debilitata. Il tecnico fanese ha pescato un jolly in quella mattonella del campo dove magari il mercato invernale ha lasciato qualche leggera lacuna. Tuttavia, Neglia non solo ha dimostrato ampiamente di poter giocare a tutta fascia, ma di saperlo fare anche bene.

«Il mio obiettivo principale da gennaio dello scorso anno è cercare di dare un grandissimo contribuito a livello umano e livello calcistico alla Fermana. Lo devo a questa società perché ha sempre creduto in me e nell’ultima sessione estiva di mercato mi ha rinnovato la sua fiducia – ha umilmente sottolineato Samuele Neglia –. Qui tutti, dai tifosi ai dirigenti, mi hanno sempre dimostrato stima professionale e io non posso fare altro che ripagarli. Preferisco essere apprezzato come uomo che come calciatore, perché noi calciatori siamo dei numeri e siamo legati alle prestazioni: alcuni giorni siamo il top e il giorno dopo siamo dei flop. Per questo mi impegno affinché l’uomo rimanga nei cuori delle persone, aldilà delle prestazioni da giocatore».

Un Neglia che si dimostra molto legato alle coincidenze e al destino e racconta: «Il mio record di reti è di 13 con la Viterbese nella stagione 2016/17 e la maglia che indossavo allora era gialloblù come quella della Fermana. Per giunta, all’inizio di quel percorso avevo con me mister Cornacchini. Ci sono diverse similitudini e per questo mi auguro che quella stagione si possa ripetere quest’anno».

C’è un bel po’ di fatalità anche nel suo primo incontro con il portiere Samuele Massolo come compagni di squadra, dopo che l’eurogol di Samuelino aveva deciso il derby al “Riviera delle Palme”: «Alla chiusura del mercato ci siamo ritrovati lo stesso giorno a fare il tampone a Civitanova. Mi ha salutato di traverso dicendomi cose che ora non posso ripetere (ride, ndr) ed io inizialmente non capivo. Poi mi ha detto <Sono quello che ti ha fatto l’assist con la Samb> e a quel punto l’ho ringraziato. Il destino è qualcosa di assurdo perché alla fine quest’anno il derby lo abbiamo deciso proprio noi due: io con il gol e lui con degli interventi decisivi».

E, a proposito di derby, Neglia ritrova la mano benevola del fato anche in questa circostanza: «Sono stato il mattatore di entrambe le partite giocate con la Samb, sia il 3 febbraio 2020 sia il 3 febbraio 2021. L’anno scorso mi sono accorto dell’importanza di quella partita solo dopo, a distanza di giorni, perché non pensavo che quel derby potesse essere così sentito. Sono stato molto contento di averlo deciso in quel modo e soprattutto che abbia dato inizio alla nostra risalita. Quest’anno l’emozione è stata altrettanta, ma ci sono mancati i tifosi allo stadio. Speriamo che tutto questo possa passare al più presto per lasciarci alle spalle tutte le problematiche che sta causando e per poter tornare a godere di questo lavoro al meglio. Per noi giocare a calcio è anche una passione e senza tifosi è un piacere a metà».

Dopo il rinvio della gara con il Perugia, domenica la Fermana tornerà al Recchioni per la prima volta proprio dopo la vittoria con la Samb, quest’ultima nell’ultimo turno è uscita sconfitta proprio con l’Imolese, ossia il prossimo avversario dei canarini. «Incredibile! Quante coincidenze – afferma Neglia stupefatto e poi analizza la sfida con gli emiliani -. Loro stanno facendo bene, però a prescindere da chi sia il nostro avversario dobbiamo pensare al nostro percorso, perché gli artefici del nostro destino siamo noi. Durante la settimana lavoriamo per cercare di essere pronti per queste partite che valgono sei punti. Dobbiamo sfruttare bene le nostre armi e mantenere il focus sul nostro obiettivo. Domenica rivedrò Ivan Rondanini, con il quale ho condiviso un anno a Siena, ed Enrico Piovanello, con cui sono stato a Bari in D – chiosa Samuele Neglia -. Spero possano fare i bravi».


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