di Sandro Renzi
Atteso da anni, il piano delle antenne è finalmente pronto per passare al vaglio della seconda Commissione consiliare presieduta da Catia Ciabattoni. Argomento che ha fatto discutere, e non poco, la politica sangiorgese negli ultimi mesi.
Ciabattoni quale sarà adesso l’iter di questo importante strumento?
Dopo i propedeutici passaggi in maggioranza, faremo un incontro in Commissione e poi cercheremo il modo di illustrare il nuovo piano anche alla cittadinanza, come peraltro prevede la legge. Dobbiamo però studiare un modo che rispetti le norme antiCovid.
Per l’occasione si è deciso di allargare la Commissione a tutti i consiglieri comunali. Come mai?
Perché riteniamo che su argomenti sensibili ed importanti ci debba essere il coinvolgimento dell’opposizione. Ci sono obiettivi sensibili che vanno condivisi. E’ una prassi che intendiamo seguire anche per altre questioni in futuro. Un modo di operare che personalmente mi piace e strategico per l’attività amministrativa.
Cosa prevede il piano?
Per rispetto dell’opposizione non posso anticipare i contenuti. Posso però affermare che i principi di prevenzione e precauzione, così come richiesto dal quadro legislativo in materia, sono pienamente rispettati. Lo stesso vale per il principio di tutela ambientale che fa riferimento alle norme regionali.
Il Comune, dal canto suo, ha dei margini di manovra?
Limitati, perché ci si può muovere solo all’interno di una cornice di leggi e disposizioni imposta dall’alto. Qualsiasi decisione presa fuori da questo contesto viene impugnata dagli enti superiori. Il Comune può invece redigere un piano e fissare dei paletti a chi vuole installare delle antenne. Ma, ripeto, sempre nel rispetto delle norme.
Dopo quello per i dehors, arriva quindi anche un piano per le antenne?
Come Presidente della seconda Commissione e consigliera comunale sono molto soddisfatta del lavoro svolto anche se ha richiesto del tempo. Dotiamo Porto San Giorgio di uno strumento urbanistico fondamentale. Non dimentichiamoci che questi impianti sono paragonati ad opere di urbanizzazione primaria, quindi essenziali.
Eppure c’è chi si oppone ancora al 5G o intende “sviscerare” il piano che porterete in approvazione, ponendo pure delle condizioni al suo via libera
Come amministratori abbiamo sempre il compito ed il dovere di dare risposte certe ai nostri cittadini, sulla base di dati ed evidenze scientifiche. Tanto più ora che si vive in un momento delicato nel quale la gente è bombardata da tantissime informazioni, anche contraddittorie tra loro. Noi invece ci muoviamo nel contesto normativo vigente e cerchiamo di volare più alti rispetto a chi fa solo propaganda politica e critica a prescindere o senza solide basi. E’ un atteggiamento che non ci appartiene. Vorrei poi ricordare che per il 5G il Governo ha già venduto tutto le concessioni.
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