Antenne di telefonia, cinque nuove aree in città: ecco dove sono
PORTO SAN GIORGIO - Vanno ad aggiungersi alle 11 antenne già presenti in città. Lo prevede il piano passato ieri sera al vaglio della seconda Commissione consiliare presieduta da Catia Ciabattoni
Sono 5 le aree su cui potranno essere installati nuovi impianti dai gestori della telefonia mobile. Che peraltro vanno ad aggiungersi alle 11 antenne già presenti in città. Lo prevede il piano passato ieri sera al vaglio della seconda Commissione consiliare presieduta da Catia Ciabattoni.
E non sono mancati i timori manifestati da alcuni consiglieri, tanto a destra quanto a sinistra, rispetto alla possibilità di concedere ulteriori spazi per nuove installazioni. I luoghi, a cui ha fatto riferimento l’ing. Marco Galieni a cui è stato affidato il compito di redigere il piano, coprono punti cruciali per Porto San Giorgio, ovviamente escludendo siti sensibili come scuole, piazze, giardini pubblici e Rsa. Si parte allora da nord dove l’area individuata è quella del campo sportivo Pelloni. La seconda area insiste invece nel parcheggio antistante la sede comunale, ovvero l’ex campetto dei ferrovieri. Scendendo più a sud ecco la terza area che ingloba due zone le quali hanno due centri: via Gaslini e il vecchio stadio. Un’altra area prevista dal piano si trova in via Calzecchi Onesti ed una quinta nei pressi del cimitero e della rotatoria sud. Queste, in buona sostanza, le aree che potrebbero ospitare nuove antenne. I principi che sono alla base del piano, come ha ricordato lo stesso Galieni, sono tre: tutela della salute, garanzia dello sviluppo delle reti di telecomunicazione e tutela dell’ambiente. Su questi si innesta il quadro normativo entro il quale il piano comunale deve muoversi fissando eventualmente alcuni paletti. La consigliera di FdI Maria Lina Vitturini ha chiesto di prevedere un sistema di monitoraggio costante delle emissioni mentre il consigliere civico Fabio Bragagnolo ha invitato a valutare l’opportunità di “dedicare altri siti alle antenne vista l’ampiezza del territorio sangiorgese”. Il sindaco Nicola Loira ha invece rimarcato che le norme di legge non possono essere disapplicare e che bisogna contemperare gli interessi della collettività con quelli previsti dallo Stato in materia. Adesso i prossimi passi saranno la convocazione di una conferenza dei servizi, una assemblea pubblica, la richiesta di Vad alla Provincia ed infine l’approvazione di un regolamento in Consiglio comunale.