LETTERE AL DIRETTORE “Vaccini al personale docente, esclusa la fascia di età più a rischio”
LETTERA - Un’ipotesi, forse, potrebbe essere quella di integrare, nella stessa campagna vaccinale, la somministrazione del vaccino Astrazeneca con gli altri vaccini disponibili, riservati per quota agli "over 55" della scuola. Dando così, almeno, un orizzonte temporale equo ai docenti e al personale scolastico tutto.
in relazione al lancio della Campagna vaccinale per il personale della scuola dell’Area Vasta 4 di Fermo vorrei fare presente quanto segue.
L’Area Vasta 4 di Fermo ha lanciato, a partire dal primo marzo, la campagna vaccinale per il personale della scuola. Iniziativa meritoria e tempestiva (viste le difficoltà di reperimento dei vaccini). Tuttavia l’AV4 comunica che i vaccini utilizzati (Astrazeneca) saranno somministrati solo al personale dai 18 ai 54 anni di età. Interpellato su quando potrà essere disponibile un vaccino per il personale scolastico sopra i 55 anni, il centralino di prenotazione risponde che gli ultracinquantacinquenni dovranno attendere il loro turno a seconda della fascia di età anagrafica e non più in base alla funzione che svolgono. Il che significa, in concreto, un’ attesa almeno di diversi mesi.
Questo rischia di creare una situazione paradossale, in quanto:
1) Si esclude dalla vaccinazione una fascia consistente dei docenti e del personale scolastico (ricordiamo che si va in pensione a 67 anni) che comunque dovrà continuare a lavorare in condizioni di insicurezza.
2) Si esclude proprio la fascia di età più a rischio (per età, per possibili maggiori comorbilità ecc.).
3) Si crea una disparità di tutela all’interno della stessa categoria di lavoratori.
Certamente c’è la questione dell’utilizzo del vaccino Astrazeneca, che l’AIFA consiglia di somministrare “preferibilmente” fino ai 55 anni di età. Anche se sappiamo dai media che l’EMA e la stessa esperienza inglese sembrano aver fugato i dubbi iniziali e, molti scienziati, stiano orientandosi verso un suo uso più esteso. Mi rendo conto che l’Asur non può decidere per proprio conto, tuttavia faccio presente che nel Lazio stanno vaccinando anche i docenti ultrasessantenni.
Tuttavia si potrebbe riflettere su come ovviare alla situazione pericolosa a cui si andrebbe incontro (la variante “inglese” sembra diffondersi meglio tra i giovani, ha un grado maggiore di diffusività e mette a rischio, quindi, anche gli insegnanti). Un’ipotesi, forse, potrebbe essere quella di integrare, nella stessa campagna vaccinale, la somministrazione del vaccino Astrazeneca con gli altri vaccini disponibili, riservati per quota agli “over 55” della scuola. Dando così, almeno, un orizzonte temporale equo ai docenti e al personale scolastico tutto.
Contando sulla vostra attenzione all’argomento, invio cordiali saluti.
C. B. (lettera firmata)
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