Sfruttamento del lavoro:
blitz dei carabinieri all’alba
,
un uomo in manette “Fenomeno
non trascurabile nel Fermano”

SANT'ELPIDIO A MARE - Dall'Arma di Fermo: "Il responsabile è stato tratto in arresto con l’accusa di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro aggravato, l’impiego di un clandestino, oltre alla mancata formazione e il mancato rispetto della pausa pranzo. Per lui il Gip ha disposto i domiciliari"

“I Carabinieri del Nucleo Investigativo – Reparto Operativo di Fermo, insieme al Nucleo Ispettorato del Lavoro Carabinieri di Ascoli Piceno, nel corso di un mirato servizio espletato nell’ambito di un più ampio progetto investigativo, teso al contrasto dello sfruttamento del lavoro e dell’immigrazione clandestina, nella mattinata di ieri, hanno tratto in arresto un uomo di circa 50 anni di origine indiana, residente a Sant’Elpidio a Mare”. E’ quanto fanno sapere proprio dal reparto operativo dell’Arma, guidato dal tenente colonnello Gianluigi Di Pilato, del comando provinciale dei carabinieri guidati dal colonnello Antonio Marinucci.

“I militari – la ricostruzione dei fatti fornita dall’Arma di Fermo – sono intervenuti all’alba nelle campagne di Sant’Elpidio a Mare, località ‘Fratte’, dopo aver seguito l’uomo che, servendosi anche di un’altra persona, con due furgoni, aveva raccolto in diversi paesi della zona, tra le province di Fermo e Macerata, 8 lavoratori per impiegarli nella raccolta di ortaggi.
I militari hanno constatato che solo due lavoratori italiani erano stati assunti mentre 6 extracomunitari di vari Stati africani erano impiegati nei campi senza alcuna forma di assunzione. Inoltre, tutti e 8 i lavoratori erano sottopagati e retribuiti con importi notevolmente inferiori a quelli previsti dal Ccnl per la categoria e sprovvisti della prescritta formazione. Anche il loro impiego avveniva in modo difforme alle normative poiché non veniva loro concessa un regolare periodo di riposo per la pausa pranzo.

Il comandante del comando provinciale dell’Arma, Marinucci, e quello del reparto operativo, Di Pilato (foto di repertorio)

Al termine degli accertamenti e i necessari riscontri, il responsabile è stato tratto in arresto con l’accusa di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro aggravato, l’impiego di un clandestino, oltre alla mancata formazione e il mancato rispetto della pausa pranzo, e associato presso la Casa Circondariale di Fermo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sottoposti a sequestro i due veicoli utilizzati per il trasporto dei lavoratori.
Nel medesimo contesto è stato deferito in stato di libertà un lavoratore di origine nigeriana di circa 30 anni, per ingresso e soggiorno clandestino nel territorio nazionale. Per lui sono state avviate le pratiche per l’espulsione.
Oltre ai necessari approfondimenti sulla specifica vicenda, l’attività di verifica sull’impiego di manodopera nel settore agroalimentare è tuttora in atto su diverse zone della provincia da parte del comando provinciale carabinieri di Fermo con l’ausilio del Nil di Ascoli Piceno che hanno riposto particolare attenzione su un aspetto evidentemente non trascurabile anche in questo territorio. Nella mattinata odierna il Gip del Tribunale di Fermo ha convalidato l’arresto disponendo gli arresti domiciliari“.


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