Se ne andava in giro per le strade di Porto San Giorgio, anche un po’ alticcio, nonostante sul suo capo pendesse un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Palermo nel mese di gennaio, per rapina aggravata. Non aveva fatto bene i conti, però, con i controlli messi in campo dalla compagnia carabinieri di Fermo, sia per la prevenzione dei reati predatori, sia per l’osservanza alle norme nazionali per il contenimento della pandemia. E proprio in uno di questi controlli è incappato il marocchino domiciliato a Fermo, ieri pomeriggio, quando è stato pizzicato da una gazzella del Nucleo operativo e Radiomobile di Fermo, coordinati dal tenente Antonio Trombetta e dal maresciallo maggiore Paolo De Angelis”. E’ quanto fanno sapere dalla compagnia dell’Arma di Fermo, guidata dal tenente colonnello Nicola Gismondi in merito all’ultimo arresto effettuati dai militari dell’Arma.
“I militari infatti, controllando i motivi per i quali si trovasse a Porto San Giorgio nonostante il divieto previsto dalla zona arancione, hanno approfondito gli accertamenti scoprendo che sul suo conto, un uomo noto alle cronache giudiziarie, pendeva un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip di Palermo il 19 gennaio, per una rapina aggravata perpetrata a Partinico, in provincia di Palermo, il primo dicembre 2020.
Subito condotto negli uffici di via Beni, il marocchino è stato tratto in arresto in esecuzione del provvedimento cautelare, e poi tradotto presso l’abitazione di Fermo dove domicilia con i suoi familiari, per rimanervi agli arresti domiciliari.
Nella circostanza l’extracomunitario è stato anche deferito in stato di libertà, per inottemperanza ad un decreto di espulsione dal territorio italiano emesso dal questore di Palermo nel mese di luglio 2020, e per danneggiamento aggravato poiché, in caserma, probabilmente ancora preso dai fumi dell’alcol, aveva danneggiato il termostato del condizionatore, nel tentativo vano di ferirsi, venendo subito bloccato dai militari.
Nei suoi confronti, infine, i carabinieri hanno proceduto sia alla contestazione della violazione della normativa Anticovid, poichè lo hanno controllato in un Comune diverso da quello dove dimorava, in zona arancione, senza alcuna valida giustificazione, sia alla contestazione dell’art. 75 dpr 309/90, poichè nel corso della perquisizione personale cui è stato sottoposto, è stato trovato in possesso di quasi mezzo grammo di ‘erba’, detenuta per l’uso personale. Come sempre, i controlli dell’Arma nella provincia di fermo proseguiranno inesorabili per la tutela della salute pubblica e del cittadino”.
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