Medici al fronte, un libro racconta la tragedia del Covid al pronto soccorso del Murri

LIBRI - Antonio Ciucani, direttore facente funzioni del Pronto Soccorso di Fermo dal febbraio 2020 al febbraio 2021, autore del libro “Medici al fronte”, sarà il protagonista del prossimo incontro online targato Zefiro.

Antonio Ciucani

 

Antonio Ciucani, direttore facente funzioni del Pronto Soccorso di Fermo dal febbraio 2020 al febbraio 2021, autore del libro “Medici al fronte”, sarà il protagonista del prossimo incontro online targato Zefiro.

Il covid sembrava aver concesso una tregua. Sono i mesi di luglio e agosto 2020 quando Antonio Ciucani, redige “Medici al fronte”, raccontando, avvalendosi di numeri, grafici e testimonianze, la drammatica esperienza di chi, improvvisamente, si è trovato a combattere in prima linea, ad armi impari, contro un nemico fino ad allora sconosciuto.

Gli operatori sanitari in pochi giorni si sono dovuti adattare a un modo nuovo di lavorare. La necessità di lasciare una testimonianza della loro impresa è stato il principio ispiratore di questo instant book ambientato nelle corsie del Pronto Soccorso dell’ospedale di Fermo ai tempi del lockdown, nella scorsa primavera. “Mi piacerebbe, quando tutto questo sarà finito, che quanti hanno lavorato in pronto soccorso tirino fuori il libro dal cassetto e si riconoscano nell’aver vissuto quei momenti drammatici, di forte impatto emotivo e di grande solidarietà” dice Ciucani.

Quello che all’epoca della stesura di “Medici al Fronte” si sperava diventasse solo un brutto ricordo resta tutt’ora una triste realtà ma, rispetto ai primi mesi del 2020, qualcosa è cambiato.

“Sul versante medico ospedaliero la preparazione è maggiore, migliore è la capacità di affrontare la patologia e il personale, più agile nell’indossare i dispositivi di protezione, ormai ha fatto proprie certe attenzioni” racconta il medico. Al dato positivo si affianca, però, quello negativo. “Per quanto concerne il pronto soccorso, rispetto alla primavera scorsa, abbiamo la grossa e insostenibile criticità della carenza del personale, che – prosegue il dottore – allora era ugualmente sottodimensionato ma, comunque, più numeroso di adesso”.

Tra i tanti cambiamenti conseguenti al covid il crollo degli accessi in pronto soccorso. “Nella primavera scorsa la gente era impaurita, nessuno voleva entrare in ospedale per paura del contagio. Il numero degli accessi era crollato in maniera mai vista. Credo che molte persone siano morte a casa, con patologie che qui avrebbero potuto trovare risposta: nel marzo/aprile 2019 abbiamo avuto 52 infarti, solo 19 negli stessi mesi del 2020” riporta l’allora direttore, riferendo inoltre come, tra pazienti positivi al covid e pazienti non covid, oggi, la media degli accessi giornalieri si attesti sulla sessantina. “Numeri sicuramente inferiori a quelli che avremmo avuto se non fosse scoppiata la pandemia ma, a marzo-aprile 2020, erano la metà di adesso” precisa Ciucani.

Prima e seconda ondata differiscono anche per altri aspetti. “Chi accede in pronto soccorso, adesso, sa già di essere positivo al covid e viene perché, dopo giorni di isolamento a casa, la sintomatologia si è aggravata. Noto, inoltre, che l’età media dei contagiati si è abbassata rispetto al marzo – aprile scorso, così come, anche i tempi di degenza si sono ridotti: raramente il paziente positivo rimane in pronto soccorso più di 48/72 ore” sottolinea il dottore, non più primario da qualche giorno. “Sono più sereno, anche se i problemi restano, e cerco di essere di supporto per il nuovo direttore con il quale sono quotidianamente in contatto” conclude.

L’appuntamento con il dottor Antonio Ciucani, autore di “Medici al fronte” che sarà intervistato da Francesco Moglianesi, è per mercoledì 10 marzo, alle ore 21.15, sul canale Youtube “Ѐdi.Marca Editori” e sulle pagine Facebook “Una mole di libri” e “Zefiro Edizioni”.


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