La delegazione Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) di Fermo e Porto San Giorgio intende ringraziare il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, e il sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira, per aver acconsentito ad emanare un’ordinanza a tutela della nidificazione del fratino, che avviene nei mesi primaverili, marzo, aprile e maggio, “proprio quando gli umani ricominciano a frequentare le spiagge”, spiegano dalla stessa Lipu, illustrando ancora per come segue.
“In effetti l’azione antropica sul litorale è la principale causa della drastica diminuzione della popolazione del fratino in Italia negli ultimi venti anni, ed anche per questo motivo il fratino è classificato come specie a rischio (endangered), ed è particolarmente protetto dalla legislazione nazionale e dalle convenzioni internazionali – le parole dei consociati -. L’ordinanza prevede particolari attenzioni per le aree del litorale in cui è possibile che nidifichino i fratini, ma ciò che ci preme sottolineare oggi è la richiesta di fare molta attenzione con i cani in spiaggia. I cani infatti, sulla base delle normative già esistenti, devono essere tenuti al guinzaglio in tutte le aree pubbliche e a maggior ragione sulle spiagge, anche perché rischiano di rappresentare un grave spavento e pericolo per i fratini, anche senza volerlo: spesso sono proprio i fratini che vedono i cani correre in giro liberamente e ne hanno semplicemente paura, anche senza che ci sia una interazione diretta”, il monito.
“In questo modo si rischia effettivamente che scappino via dalla spiaggia, per cercare luoghi più sicuri. Quindi preghiamo vivamente tutti i cittadini, se proprio devono passeggiare in spiaggia con i cani, almeno di tenerli sempre al guinzaglio corto, come previsto dalla legge. Inoltre un altro importante aspetto di entrambe le ordinanze è la richiesta di pronta segnalazione, o al comune o alla Lipu, nel caso in cui si noti un nido di fratino sulla sabbia”, continuano dall’associazione naturalistica.
“Il nido di fratino è formato generalmente da tre piccole uova marroncine con dei puntini scuri, depositate in piccoli avvallamenti della sabbia, spesso circondati da legnetti o sassolini (dettaglio nella foto specifica). Non bisogna infatti dimenticare che la legge (precisamente la 157/92) protegge il fratino e il suo nido, e danneggiarlo costituisce un reato, oltre che un gravissimo nocumento alla biodiversità del nostro territorio. Per questo chiediamo a chiunque ne veda in giro di segnalarlo immediatamente alla Polizia Locale o alla Lipu, affinché si possano mettere in atto tutte le misure necessarie alla sua protezione, come recinzioni e cartelli”.
“Ed infine vogliamo cogliere l’occasione per chiedere a chiunque abbia voglia e interesse, di collaborare con noi e le altre associazioni, nell’opera di monitoraggio, controllo e vigilanza per i nidi di fratino che, speriamo tutti vivamente, potranno stabilirsi sulle nostre coste – concludono dalla Lipu -. Per questo i possibili volontari possono contattarci attraverso la mail fermo@lipu.it o su Facebook pagina lipu.fermo”.
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