Domenica 14 marzo ricorre il centenario della nascita del Sen. Ezio Santarelli, parlamentare del PCI e sindacalista, protagonista di una epopea che ha permesso di avere diritti e possibilità a chi, per anni, se li era visti negati. Una figura di cui il territorio avverte la mancanza, specialmente in tempi così difficili e incerti, e i cui valori rappresentano un faro per il Partito Democratico e il mondo della sinistra fermana. Proprio del partito fermano Ezio Santarelli, scomparso nell’ottobre 2016, è stato fino all’ultimo un lucido e attivo militante facendo parte per anni della direzione provinciale.
Nel corso del ‘900 Santarelli è divenuto fin dal primo dopoguerra responsabile di zona della Federterra, conoscendo e praticando tutti i luoghi dello scontro e delle battaglie politico-sindacali al fianco delle masse contadine: dapprima nei campi, nelle piazze delle città e dei paesi limitrofi e, in seguito, nelle istituzioni. Nel 1951 è stato infatti eletto sia alle elezioni comunali, dove ha guidato la lista comunista, sia alle prime elezioni provinciali nella circoscrizione Fermo-Porto San Giorgio sfiorando, in queste ultime, il 48% dei suffragi. Da allora alla metà degli anni settanta, con la sola eccezione delle elezioni del 1964, fu sempre capolista del PCI alle amministrative di Fermo ed è stato ininterrottamente in consiglio comunale fino al 1993. Nel 1959 Ezio Santarelli è stato tra gli artefici della nascita della Federazione fermana del PCI, resasi autonoma da quella di Ascoli Piceno dopo lunghe trattative, e al Congresso di fondazione, presenziato da Togliatti e da Nilde Iotti, venne eletto nel primo direttivo federale. Alle politiche del 1963, candidato ad entrambi i rami del parlamento, conquistò non solo il seggio alla Camera, ma anche il collegio senatoriale Fermo- Civitanova Marche venendo poi nominato membro della commissione agricoltura nella IV legislatura dove partecipò a fondo al dibattito sulla riforma agraria. Non da meno è stato il contributo per la sua città, dalla metà degli anni settanta infatti Ezio Santarelli divenne sempre più impegnato nella vita politica e amministrativa locale. Dal 1979 al 1990 è stato membro della direzione regionale dell’ANCI e, durante la stagione delle giunte laico-comuniste di Fermo, ha ricoperto le cariche di assessore al bilancio dal 1976 al 1985 e di vicesindaco dal 1976 al 1979.
Una storia di ideali e battaglie con la schiena dritta che abbiamo deciso di ricordare con una serie di iniziative. La prima è prevista domani, domenica 14 marzo, con il webinar dal titolo “Ezio Santarelli- da mezzadro a Senatore della Repubblica a servizio del Fermano” (in allegato la locandina dell’evento), nel quale diversi interventi faranno luce sulla figura politica del Senatore declinandolo anche attraverso ricordi personali. L’iniziativa sarà trasmessa in diretta streaming a partire dalle ore 11 sulla pagina Facebook “PD Città di Fermo”.
Segreteria fermana che annuncia: “Prossimamente inoltre, compatibilmente con l’evolversi della pandemia, il Partito Democratico intitolerà ad Ezio Santarelli la propria sede provinciale di Piazzale Azzolino, che lui stesso contribuì in maniera determinante a fondare e nelle cui stanze già da qualche tempo è presente una foto d’epoca, simbolo del suo impegno per il territorio, che lo ritrae in Piazza del Popolo in compagnia di Palmiro Togliatti, Nilde Iotti e l’allora Segretario di Federazione, Stelvio Ghedini. Infine, è in corso di approvazione presso gli uffici comunali l’iter per intitolare al Sen. Santarelli l’attuale via C.da Alberelli, sita nel quartiere di San Michele-Lido, dove egli ha vissuto i suoi primi anni di vita”.
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