“Nel nostro Paese esistono delle zone grigie, se non addirittura nere, di collegamento con le altre zone d’Italia. E penso a quelle colpite dal terremoto, ad una regione ad alta vocazione turistica e produttiva come sono le Marche, di fatto isolata dal nord, dalla Capitale e dal sud, su cui sarebbe necessario un investimento molto importante, anche dal punto di vista strategico, in termini infrastrutturali, ferroviari, aeroportuali, per connettere questa parte d’Italia e non fare in modo che ci sia una cesura di collegamenti tra nord e sud, e tra est e ovest del Paese”. Il vicepresidente Fi alla Camera, Simone Baldelli, porta il caso Marche, l’isolamento Marche, la cerniera Marche, qual dir si voglia, in commissione Trasporti.
“Cerchiamo di capire – la richiesta del deputato azzurro – in quale modo procedere per migliorare la nostra situazione infrastrutturale, anche attraverso un monitoraggio vero, serio, costante sulla rete autostradale. Serve anche un potenziamento, ove necessario, per impedire un cortocircuito infrastrutturale che non possiamo più permetterci. Ed evitiamo l’aggravio di costi per i cittadini, gli utenti delle strade e delle autostrade, insieme a una manutenzione importante, in particolar modo nel centro e sud Italia dove la situazione delle strade comporta un rischio di sicurezza”.
E il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Giovannini, risfoglia il ‘fascicolo’ Marche: “Il treno Orte Falconara è stato previsto nella rete Tent T. Sono previsti 500 milioni nel Pnrr (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza) su un costo complessivo di un miliardo e mezzo che quindi va approvato per il completamento. C’è il collegamento del porto di Ancona all’autostrada: 90 milioni Anas inseriti sempre nel Pnrr, e la terza corsia autostradale A14. Tra l’altro il mio primo lavoro, da giovane ricercatore senza un lavoro stabile, è stato proprio sull’interporto di Ancona”.
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