di Andrea Braconi
Palazzo Fossi come simbolo della ricostruzione post sisma. Il recupero del palazzo di proprietà comunale e la conseguente consegna di 3 appartamenti ad altrettante famiglie terremotatet del borgo della Valdaso sono stati celebrati dalle massime autorità regionali, dal commissario straordinario Giovanni Legnini e Luigi D’Angelo del Dipartimento nazionale di Protezione Civile.
Emozionato il sindaco Gianmario Borroni, che ha accolto gli ospiti rimarcando l’importanza del sistema di Protezione Civile ma soprattutto l’operato dei suoi dipendenti comunali. “È stato un grande lavoro di squadra – ha affermato – per un risultato importante che denota la forza di un gruppo formato dai dipendenti”.
Saranno tutte coppie under 40 quelle che andranno ad occupare gli spazi recuperati con un intervento per circa 460.000 euro, stanziati con un’apposita ordinanza del Capo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.
Per Monte Rinaldo questa rappresenta la più grande opera pubblica degli ultimi decenni, realizzata – come ha tenuto a sottolineare il sindaco – senza consumo di suolo e che resterà nelle disponibilità del Comune. “Monte Rinaldo è ai margini della zona del cratere – ha spiegato il primo cittadino – ma gran parte del centro storico è inagibile in attesa di interventi di ripristino”.
Non è voluto mancare Alfonso Sadutto, capo di Gabinetto del Prefetto di Fermo, che ha parlato di “un segno importante di rinascita per questo territorio e un simbolo di speranza per tutti noi in un momento come quello che stiamo vivendo”. “Salendo verso Monte Rinaldo ho notato alberi che mostravano i primi segni della primavera: è questo il momento della rinascita, il 2021 sarà un anno che ci permetterà di cambiare passo. In un territorio come questo, che ha vissuto l’esperienza bruttissima del sisma, riuscire a portare a compimento un’operazione simile che vede ridare speranza a famiglie che hanno sofferto è la cosa più bella”.
In rappresentanza della Regione, ben due gli assessori della Giunta Acquaroli presenti a Palazzo Fossi. “Cinque Comuni delle Marche (Amandola, Falerone, Pieve Torina, Tolentino e, appunto, Monte Rinaldo, ndr) – ha ricordato Guido Castelli, delegato alla Ricostruzione – si sono trovati a fare una scelta quando la Protezione Civile ha dato la disponibilità in luogo delle Sae di utilizzare un’altra formula: usare gli stessi fondi per una logica emergenziale che guardava lontano. E Monte Rinaldo è stato il primo. In questi appartamenti andranno famiglie che hanno subito le conseguenze del sisma e che, quando recuperate, saranno reinserite nelle loro abitazioni”.
Delegato alla Protezione Civile è l’assessore Stefano Aguzzi. “Oltre che un dovere è anche un piacere essere qui oggi, per ridare una casa dignitosa a chi l’ha persa durante il sisma. Non ho mai avuto dubbi su una forte ripresa di queste zone, ma solo vivendo e toccando con mano le situazioni si riescono a capire fino in fondo. Come Giunta intendiamo fare del nostro meglio per questo territorio e sono convinto che riusciremo a fare presto e bene le cose che servono”.
In collegamento streaming il commissario Legnini, che si è voluto congratulare con il sindaco per aver portato a compimento questa opera pubblica. “Un grazie anche alla Protezione Civile per ciò che continua a garantire nelle aree colpite dal sisma. Le ricostruzioni si susseguono nel nostro Paese, oggi ce ne sono 7 di varie dimensioni e questo caso positivo di Monte Rinaldo simboleggia un passaggio importante nella gestione dell’emergenza”.
Sollecitato dal sindaco Borroni sulla zona franca urbana, Legnini ha voluto precisare come la competenza sia del Ministero per lo Sviluppo Economico, da lui sollecitato più volte per la realizzazione di un bando per l’utilizzo di nuove risorse. “Questo resta un tema molto presente nelle riflessioni di struttura commissariale e Regioni, ma servono anche risposte importanti ad un macrotema che, dopo la ricostruzione privata e pubblica, è la seconda gamba di questo percorso, cioè invertire la tendenza allo spopolamento e all’impoverimento. Dentro la visione del Recovery Plan questi territori devono essere considerati al pari se non addirittura con maggiore attenzione rispetto ad altri”.
Luigi D’Angelo del Dipartimento nazionale di Protezione Civile ha portato i saluti di Fabrizio Curcio, impossibilitato a partecipare. “Come sistema siamo molto impegnati sulla terribile emergenza Covid in equilibrio precario tra il fronteggiare l’emergenza presente e l’affiancare il commissario Figliuolo nell’attività dei piani vaccinali. Devo riconoscere al sindaco di Monte Rinaldo la tenacia nell’aver portato avanti questa iniziativa. Con quell’ordinanza abbiamo trovato un giusto equilibrio tra un intervento emergenziale e uno di più ampio respiro. Al commissario Legnini, infine, voglio dare atto di aver portato un impulso notevole all’attività di ricostruzione”.
Un’emergenza sismica, ha rimarcato Silvia Moroni del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, che si accompagna a quella pandemica. “È una delle prime uscite da quando ho ottenuto l’incarico dirigenziale e trovo Monte Rinaldo una piccola bomboniera che merita di essere valorizzata. Grazie all’ordinanza 553 abbiamo potuto finanziare completamente i lavori del palazzo e quindi valorizzare un bene collocato nel centro storico, che dà la possibilità di dare una sistemazione più confortevole a tre famiglie. È anche un intervento che permette di evitare consumo di suolo, tema particolarmente sentito in ambito regionale e nazionale”.
Di un sindaco che sa fare scelte lungimiranti e non comuni ha parlato Stefano Babini, responsabile dell’Ufficio Ricostruzione Sisma. “Credo moltissimo nei giovani e nelle loro capacità. Agli assessori regionali dico: liberate le mani di questi giovani, fate in modo che possiamo utilizzare queste risorse del Recovery Fund dal gioco oppressivo delle normative, semplifichiamoci la vita, guardiamo al risultato e alle capacità di questi ragazzi”.
“Questa è una dimostrazione di efficienza della cosa pubblica – ha aggiunto Marco Marinangeli, consigliere regionale della Lega -. Diamo risposte politiche, garantendo abitazioni a persone che ne hanno necessità. La politica di questa Giunta regionale è di un riequilibrio del territorio nord sud ma anche est ovest e rivalutare i borghi è un’attività su cui stiamo puntando”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati