di redazione CF
Non migliora, anzi, la situazione all’ospedale Murri di Fermo sul fronte Covid e pazienti ricoverati nel nosocomio fermano. E il blocco delle sale operatorie, scattato lunedì e piombato come un macigno sulla testa della sanità fermana e di tutta la provincia, è giocoforza prorogato fino al 5 aprile. L’ospedale è pieno, posti letto esauriti, full in ogni reparto. Sì perché il nosocomio del capoluogo di provincia, oltre ad essere l’unico per tutto il territorio fermano, a differenza di altre province, è anche ospedale Covid. Dunque, in sostanza, accoglie, deve accogliere sia pazienti affetti da Covid che pazienti no-Covid. E questo lunedì scorso a causa dell’impiego praticamente totale degli anestesisti e degli infermieri di Terapia intensiva nel seguire i pazienti affetti da Coronavirus, ha di fatto imposto alla direzione sanitaria il blocco per una settimana delle sale operatorie, degli interventi chirurgici fatte salve le emergenze.
Tutti, a partire dal direttore di Area vasta 4, Licio Livini speravano che il blocco potesse durare solo una settimana. Insomma a monte il ‘sogno’ che da lunedì in avanti la situazione potesse migliorare. E invece no, tutt’altro. e il blocco fino al 5 aprile delle sale operatorie, temuto nei giorni scorsi, oggi è purtroppo realta. “Visto il protrarsi del consistente afflusso di pazienti Covid positivi in pronto soccorso e nelle aree di degenza dell’ospedale Murri, il blocco delle sedute operatorie, salvo emergenze ed urgenze non differibili, previsto inizialmente solo per questa settimana, è stato prorogato fino a lunedì 5 aprile”. E’ quanto fanno sapere dall’Area vasta 4 di Fermo. Restano chiuse fino a quella data anche le attività ambulatoriali che rientrano nelle classi di priorità D e P, differita e programmata, mentre rimangono attive quelle con priorità U e B, urgenti e brevi”.
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