Si è svolta ieri sera la riunione della commissione sanità, che ha avuto tra i primi punti all”ordine del giorno la discussione in merito alla situazione corrente dell’ospedale Murri, l’unica struttura provinciale, e l’aggiornamento sullo stato vaccinale nella provincia Fermana.
Lavori coordinati dal relativo presidente, Nicola Lucci (foto), e sviluppati insieme ai membri Luciana Mariani, Cristian Falzolgher, Manolo Bagalini e Massimo Ferroni. Sin dal suo insediamento, la commissione si è trovata nel pieno della seconda e successive fasi dell’emergenza e si è già riunita più volte per avere costanti aggiornamenti sulle varie situazioni emergenziali che si sono verificate nel territorio, a partire dal focolaio scoppiato presso la casa di riposo Sassatelli a dicembre scorso, ora in via di risoluzione con il progressivo ritorno alla normalità che sarà previsto nelle prossime settimane, grazie anche alla vaccinazione dei relativi ospiti.
Il direttore dell’Area Vasta 4, Licio Livini, invitato ai lavori, ha prontamente risposto alla richiesta di partecipare alla riunione, ed ha confermato la grave situazione che sta vivendo il Murri in queste giornate, con circa novanta pazienti Covid, tra il reparto di rianimazione (con posti letto aumentati da 7 a 15, completamente occupati da casi di Coronavirus), sub intensiva ed i reparti virali delle malattie infettive e medicina. A tutto ciò, va aggiunta la continua pressione che grava sul Pronto Soccorso, dove è davvero e difficoltoso continuare a mantenere il doppio percorso (pazienti “puliti” e Covid) ad oggi garantito.
Il primo pensiero e ringraziamento della commissione coesa è andato a tutti gli operatori sanitari a cui ormai, incessantemente da un anno, viene chiesto di moltiplicare sforzi e sacrifici quando ormai la stanchezza comincia a segnare non solo i loro volti, ma anche ad appesantire i loro animi. Il dottor Livini ha risposto alle tante domande e richieste di chiarimenti pervenute da tutti i membri della commissione che hanno mostrato responsabilità e dovere di informazione. soprattutto nei confronti dei concittadini, più che mai spaventati e confusi in queste giornate. Livini ha sottolineato come l’epidemia non veda ancora una riduzione del numero dei contagi, dei ricoverati e purtroppo dei decessi a Fermo, portando alla sofferta decisione di interrompere gli interventi chirurgici, che rimangono limitati alle sole emergenze ed urgenze.
Su questo punto, accorato e unanime l’appello del direttore Livini, del sindaco Calcinaro (presente alla riunione) e della commissione alla Regione, per trovare una soluzione immediata per liberare posti nel reparto di rianimazione per poter riprendere già dalle prossime giornate, l’attività chirurgica più rilevante.
Se, infatti, è vero che la richiesta di cura soprattutto da parte delle situazioni più fragili, continua ad avere una risposta ambulatoriale (sia in ospedale che sul territorio), questa deve poi poter trovare sequenzialità anche chirurgica, ove previsto. Incoraggiante la notizia che vedrà nei prossimi giorni in molti reparti Covid delle Marche, ed anche al Murri, l’introduzione della terapia con anticorpi monoclonali nei casi previsti dalle indicazioni (che non sono purtroppo la maggioranza) e dell’aumento del piano vaccinale che ad oggi sta ultimando i pazienti over 80, personale sanitario, scolastico, delle forze dell’ordine, della protezione civile e volontari impegnati in prima linea sul campo sanitario, con la previsione, grazie alla ripresa della fornitura dei vaccini stessi, di poter garantire nei prossimi mesi gradualmente (partendo dai pazienti oncologichi, fragili, disabili con proprie famiglie e over 70) la vaccinazione a tutti.
Un’altra riflessione unanime della commissione è andata verso il fatto che lo stesso impegno e l’abnegazione che continuano a mostrare i sanitari deve continuare ad essere utilizzata da tutti noi cittadini con l’uso della mascherina, il rispetto del distanziamento e delle regole imposte a livello nazionale e partecipando alla vaccinazione senza remore che, qualora presenti, andranno discusse con i sanitari preposti e non con i social. La commissione ha inoltre perorato al direttore Livini, come già anche al direttore del distretto Vittorio Scialè in un incontro di qualche settimana fa, l’urgente soluzione dell’assistenza domiciliare oncologica per tutti i relativi malati intutto il territorio fermano.
Sono giunte rassicurazioni d’impegno solerte sull’argomento con successivi aggiornamenti. Infine, sono stati presentati i dati di un’iniziativa partecipata, precedentemente promossa sempre dalla commissione, che ha visto il coinvolgimento della farmacia comunale in prima linea, nell’esecuzione di tamponi gratuiti per i giovani delle scuole fermane, ovviamente ridimensionato da quando si è tornati alla didattica a distanza.
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