Lindo Pinto, l’operatore ecologico giocoliere: la Provincia racconta l’ambiente nelle scuole

FERMO - Un progetto che vede il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado. Le considerazioni della presidente Canigola, del suo vice Pompozzi e di ha partecipato all'iniziativa

di Andrea Braconi

Al momento la consegna delle pubblicazioni è ferma, essendo le scuole in Dad. Ma al ritorno in presenza i giovani di tutte le scuole di ordine e grado del territorio troveranno ad attenderli una piacevolissima sorpresa. Con un investimento di 40.000 euro, infatti, la Provincia di Fermo ha dato forma e sostanza ad un’interessante progetto editoriale incentrato sulla sostenibilità ambientale, confermando quella strategia di sensibilizzazione che ha caratterizzato la presidente di Moira Canigola, sempre supportata dal suo vice Stefano Pompozzi.

“Per il 2021 – ha confermato lo stesso Pompozzi – abbiamo deciso di mettere in campo un’ulteriore iniziativa sul fronte del rispetto ambientale con un progetto robusto rivolto a tutte le scuole. In questi anni, oltre ad aver finanziato 8 ecocentri e 3 centri del riuso, oltre ad aver visto crescere del 20% la raccolta differenziata grazie all’azione di cittadini, Comuni e di questa Provincia, abbiamo portato avanti una sensibilizzazione nelle scuole. Perché siamo convinti che il seme del rispetto nell’ambiente si impianti lì”.

Un progetto che si compone di diverse azioni: una pubblicazione mirata alla scuola dell’Infanzia, un’altra alla Primaria (divisa in due blocchi: primo e secondo anno; dal terzo al al quinto anno), un’ulteriore alle scuole Secondarie di Primo Grado che verrà presentata successivamente e, infine, un ultimo step con un lavoro rivolto a tutta la cittadinanza grazie ad una serie di spot di su social e reti locali realizzati dai ragazzi delle Superiori.

“Per il momento ci concentriamo su Infanzia e Primaria – ha proseguito Pompozzi – lanciando il materiale caratterizzato dal personaggio Lindo Pinto”.

Coordinato dalla funzionaria Laura Lupi, il progetto ha visto la collaborazione della professoressa Gina Moretti. “L’aspetto principale da condividere – ha sottolineato la docente – era il punto di partenza, l’agenda 2030, uno dei documenti principali per l’istituzione scolastica. Poi è partito il lavoro scientifico e per quanto mi riguarda l’individuazione delle proposte adeguate sulla base dello sviluppo del bambino. Per l’Infanzia ci siamo soffermati su coloritura, ripasso dei tratteggi e narrazione proprio perché questo è un libro silenzioso, con una narrazione intuitiva. Per quanto riguarda la Primaria, cambia il linguaggio utilizzato nel triennio, sicuramente più astratto ed approfondito. Il nostro è stato un approccio educativo, con l’intento di dare un messaggio positivo ed attivo, per fare in modo che ad ogni bambino arrivasse la speranza e la possibilità di contribuire al raggiungimento di obiettivi grandi”.

“Insieme a Michele mi sono occupato di dare forma ai contenuti, lavorando sull’aspetto grafico – ha rimarcato Demetrio Mancini -. Conoscevo da tempo e stimavo il suo lavoro, così ho approfittato per coinvolgerlo in questo progetto che penso sia venuto molto bene. Siamo stati sensibili anche nella scelta delle carte, che sono riciclate, e l’azienda che ha stampato il lavoro è un’azienda certificata: insomma, una scelta coerente”.

Le illustrazioni, come detto, sono state curate da Michele Rocchetti, che ha spiegato come dal punto di vista dell’immagine il tema sia stato trattato come una sorta di brand. “Siamo partiti da un nome e da una mascotte, che è diventato il volto della campagna. Lindo Pinto nasce dall’esigenza di trovare un testimonial, è un bambino operatore ecologico ma al tempo stesso è un giocoliere. Mettere insieme l’attività di riciclo al contesto ludico ha dato questo personaggio. Con Demetrio abbiamo ragionato su un’idea che andasse in controtendenza, cercando di tornare all’estetica dell’albo illustrato, con maggiore bianco e maggiore pulizia”.

A chiudere il ringraziamento della presidente Moira Canigola a tutti coloro che hanno collaborato alla campagna. “Su questi temi non va mai abbassata la soglia di attenzione, proprio a partire dalle scuole. Recepire una cultura del rispetto ambientale e della differenziazione si riflette in comportamenti virtuosi. Qualche giorno fa sono stata intervistata dai ragazzi del Liceo Scientifico e dalle domande e dall’attenzione dimostrata è risultato evidente come queste tematiche siano al primo posto nella loro formazione. Noi dobbiamo ancora di più rafforzare le nostre azioni e dare loro l’attenzione necessaria, affinché l’ambiente rimanga come il primo elemento da proteggere”.


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