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Venanzi (Fratelli d’Italia): ”Ribadiamo la nostra contrarietà al forno crematorio di Cura Mostrapiedi”

MONTEGRANARO e SANT'ELPIDIO A MARE - Il coordinatore veregrense di partito torna ad illustrare le argomentazioni contrarie al progetto che interessa la confinante area elpidiense, lanciando infine la rincorsa alle prossime amministrative: "Lavoro, sociale, cultura e sicurezza insieme a tutti quei soggetti che non si riconoscono con l’operato dell'ultima amministrazione targata Pd"

Niccolò Venanzi, coordinatore della sezione veregrense di Fratelli d’Italia

“Siamo costretti, nostro malgrado, a tornare nuovamente a parlare del progetto del sindaco Terrenzi in merito al forno crematorio in zona Cura Mostrapiedi. Il sindaco e l’amministrazione comunale di Sant’Elpidio a Mare, difatti, persistono nel loro impopolare intento, senza neppure preoccuparsi di istituire un autentico confronto con i cittadini”.

E’ il punto di vista di Niccolò Venanzi, coordinatore montegranarese di Fratelli d’Italia, che dal centro confinante con l’area riguardante la struttura cimiteriale elpidiense, torna sull’argomento illustrando quanto segue.

“Abbiamo più volte denunciato, anche a mezzo stampa, le nostre perplessità a riguardo all’opera: a quanto pare però si è trattato di gridare nel deserto, perché l’amministrazione non ha valutato necessario neppure degnarsi di rispondere ai legittimi e comprensibili dubbi dei residenti; di fatto anche le osservazioni presentate nell’ottobre scorso dal comitato che si oppone alla realizzazione di quest’opera, supportate peraltro da 1500 firme di cittadini residenti nell’area, sono rimaste senza alcuna risposta. Chiediamo quindi, ancora una volta, al sindaco un momento di confronto con la cittadinanza, con il comitato e con tutte le parti interessate alla questione. Non esistono affatto forni ad impatto zero; essendo infatti assimilabili a veri propri inceneritori, sono inseriti nella lista delle industrie insalubri di classe 1”, ha proseguito Venanzi.

“Noi crediamo che questo impianto potrebbe avere effetti negativi sulla qualità dell’aria, con rischi effettivi per la salute dei cittadini e la qualità della vita. Sì, anche bruciare salme inquina e con il processo di cremazione, così come indicato dall’Agenzia regionale per la Protezione Ambientale, si producono inquinanti atmosferici, tra i quali – precisa il coordinatore montegranarese di Fratelli d’Italia -: diossine, furani, ipa, polveri di monossido di carbonio, ossidi di azoto, composti organici e inorganici del cloro e fluoro, metalli pesanti, emissioni di mercurio e zinco. Quindi, nel momento in cui si programma la realizzazione di impianti del genere, che determinano inevitabilmente un cambiamento significativo degli equilibri igienico-sanitari, si devono avviare altresì occasioni di discussione con la comunità tutta, discussione che è venuta totalmente a mancare in quest’occasione”.

“Le decisioni calate dall’alto perciò sono del tutto fuori luogo: i cittadini devono essere rispettati come personalità attive nella vita politica comunale e qualificate ad esprimere opinioni opportune. Per di più, a quanto pare, l’impianto sarà costruito all’interno del cimitero di Cura Mostrapiedi, dunque al di sotto della distanza di sicurezza prevista dalla legge: ricordiamo che gli impianti di questo tipo devono essere collocati ad almeno 200 metri dalle abitazioni, e in questo caso i primi edifici si trovano solamente a 80 metri – le argomentazioni di Venanzi -. Inoltre, per essere in linea con l’investimento, l’impianto dovrebbe cremare almeno 1000 salme l’anno e, di fronte ad una richiesta locale del tutto insufficiente a colmare questa domanda, ciò spingerà inevitabilmente il privato a trasformare Cura Mostrapiedi in un centro di cremazione a vocazione interregionale, malgrado l’inadeguatezza delle infrastrutture”.

“Tuttavia è doveroso sottolineare che questo impianto non sarà solo un pericolo per l’ambiente ma andrà anche ad incidere negativamente sul turismo dei Comuni limitrofi, Montegranaro in primis. La nuova viabilità della Quadrilatero che ben collega l’Umbria al nostro territorio fino alla costa è un’ottima occasione per i nostri comuni: questa nuova infrastruttura ha aumentato i flussi di persone verso la costa e le varie realtà dovrebbero collaborare in sinergia per sfruttare questo incremento a vantaggio della nostra economia che vanta eccellenze come i prodotti del nostro comparto calzaturiero, culturale e agroalimentare. In tutto ciò, il forno crematorio andrebbe senza dubbio a compromettere, o almeno a indebolire, questo progetto”, ha concluso Venanzi gettando l’occhio sulle prossime elezioni amministrative veregrensi, in agenda nell’autunno a venire.

“Per tutto ciò, lo ripetiamo ancora più chiaramente, la nostra contrarietà all’impianto crematorio sarà netta e sarà un punto focale del nostro programma elettorale per le prossime elezioni comunali di Montegranaro. Appena sarà possibile, faremo assumere al Consiglio Comunale posizione contraria tramite un punto all’ordine del giorno. Altri nodi decisivi del programma elettorale che riguarderanno il nostro impegno per la città saranno il lavoro, il sociale, l’economia, la cultura e la sicurezza. Per realizzare questo progetto ci appelliamo a tutti quei soggetti che non si riconoscono con l’operato dell’ultima amministrazione targata Pd, in quanto crediamo che per creare un’alternativa seria e credibile sia necessario unirsi in una sola lista elettorale che non guardi ai personalismi del passato, causa di divisione, ma che punti al rispetto reciproco e alla pari dignità tra i gruppi”, il congedo del coordinatore Fratelli d’Italia.


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