Dimissioni Livini, Articolo 1: “L’attuale giunta regionale mostra tutta la propria inadeguatezza a governare”

FERMO - "Il Dr. Livini in questi anni ha operato con abnegazione, professionalità, competenza ed imparzialità, ottenendo, nonostante la debolezza del locale servizio sanitario, ottimi risultati. Si è sempre confrontato con intelligenza con tutte le istituzioni, con i sindaci, con le forze politiche, i sindacati, le associazioni sociali e del volontariato".

 

“Sono giunte inaspettate le dimissioni del Direttore dell’Area Vasta 4, il Dr. Licio Livini. Un atto rilevante in piena pandemia e durante una fase, quella vaccinale, decisiva per debellare il Covid-19. In questo particolare momento la sanità fermana non può restare senza guida. Il Dr. Livini in questi anni ha operato con abnegazione, professionalità, competenza ed imparzialità, ottenendo, nonostante la debolezza del locale servizio sanitario, ottimi risultati. Si è sempre confrontato con intelligenza con tutte le istituzioni, con i sindaci, con le forze politiche, i sindacati, le associazioni sociali e del volontariato. Ha cercato, nonostante le difficoltà, di affrontare e gestire tutti i problemi che in questi anni si sono posti, ed egli più di altri conosce la situazione sanitaria del nostro territorio”. Anche Articolo 1, tramite il segretario provinciale di Fermo Alessandro Del Monte, interviene sulla vicenda delle dimissioni del direttore dell’Area Vasta 4.

“I motivi di una decisione così definitiva – spiega Del Monte –  sebbene a questo punto non repentina come potrebbe sembrare, da parte di un professionista che si è speso totalmente per la propria grande comunità e che ha lottato nelle difficili condizioni anzidette, inaspritesi nel bel mezzo di una epidemia mondiale, non risulta difficile arguirli. Siamo convinti che le ragioni delle sue dimissioni vadano ricercate nell’ambito della politica e più precisamente nei gravi ed insanabili dissidi con le linee sanitarie regionali. Lo pensiamo anche in relazione ad una sua conferenza stampa recente in cui lamentava con forza di argomenti le serie difficoltà e chiedeva provvedimenti adeguati. Del resto oltre ad una campagna elettorale infarcita di slogan miracolistici e condotta col piglio consueto di certe destre, l’attuale giunta regionale ha palesemente mostrato e mostra tutta la propria inadeguatezza a governare. Tranne sproloquiare con fare tristemente ideologico su aborto, presunte cure Covid e su un disciplinamento degli alloggi popolari è risultata in affanno persino nella efficace informazione. Il Direttore di Area Vasta del fermano si è trovato inoltre a dover fronteggiare, nella fragilità che in maggior misura sconta il sud delle Marche rispetto al nord della Regione, l’ulteriore disarticolazione ancor più acuitasi ed una provincia che oggi con ogni evidenza, al di là delle infiammate chiacchiere del tale o talaltro esponente, è ancor meno e malamente rappresentata. Fermo, quale Città capofila che dovrebbe fare da traino, si rivolge per lo più alla propria autosufficienza ed i Comuni della provincia, per lo più piccole realtà amministrative, non riescono ad unirsi ed a concertarsi per salvaguardare la nostra meravigliosa terra ed a rilanciare il cambio di paradigma di cui si avrebbe bisogno. Basti pensare, oltre alla sanità, ai grandi temi della Green economy, nella più basilare ultima nonché divisiva questione del ciclo dei rifiuti, del lavoro, del rilancio della piccola e media impresa, della immensa potenzialità che è nel turismo, l’enogastronomia, la cultura, alla gestione del prossimo Recovery ed a tutte le imprescindibili infrastrutture che dovrebbero proiettarci a progettare e realizzare il futuro. Una debolezza che ricade sul tessuto attuale ed ancor più sulle nuove generazioni.  Nell’esprimere quindi tutta la nostra preoccupazione, avanziamo anzitutto la verifica a che il Dr. Livini valuti un ripensamento circa le proprie dimissioni. Valutazione che ovviamente non può certo prescindere da una garanzia circa le precondizioni ad operare nella collaborazione e nell’ascolto da parte dei vertici regionali sulle effettive istanze dell’Area Vasta 4. Laddove ciò non dovesse risultare possibile, chiediamo al Presidente della Regione Marche, al suo Assessore alla sanità, ai Consiglieri regionali eletti nel territorio fermano di adoperarsi a nominare un nuovo direttore che abbia la dovuta competenza e la massima conoscenza della situazione sanitaria del fermano”.


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