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Estate 2021, prezzi e regole non cambiano Al mare distanziati e attrezzature disinfettate

FERMANO - La spiaggia Fermana si rifà il look in vista dell'imminente riapertura. Bar e ristoranti annessi agli chalet potranno ugualmente aprire i battenti lunedì 26 come prevede il decreto Draghi. La conferma è arrivata dalla Regione Marche. Le regole per andare in spiaggia saranno le stesse dello scorso anno.

di Sandro Renzi

Voglia di ripartire. Ristoranti, bar e gelaterie ma anche stabilimenti balneari scaldano i muscoli in vista dell’annunciata riapertura in programma lunedì 26 aprile. Già in questi giorni molte ne hanno approfittato per rifarsi il look. Gli chalet della costa fermana e le attività di somministrazione che si svolgono al loro interno potranno ugualmente partire lunedì. La conferma arriva da una circolare della Regione Marche che chiarisce un paio di questioni sollevate dalle categorie. In primis quella relativa  alla definizione di esercizio “…rientrano a titolo esemplificativo anche bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, pizzerie..anche se svolte come attività secondaria, stagionale o temporanea” si legge nella circolare che indirettamente autorizza anche la riapertura di queste attività ricavate negli stabilimenti balneari. Altra questione che aveva sollevato dubbi riguarda il concetto di “attività all’aperto”. Anche in questo caso la Regione Marche ha fatto chiarezza stabilendo che l’attività di somministrazione possa essere svolta anche “sotto portici, tettoie e coperture, verande, loggiati, balconate, dehors o mediante utilizzo di ombrelloni o similari, almeno aperti su tre lati”. E, nel caso di verande circondate da vetrate scorrevoli, occorrerà aprire quest’ultime durante i pranzi o le cene. Fin qui dunque la norma sul decreto riaperture.

Da nord a sud, da Marina di Campofilone a Porto Sant’Elpidio, c’è dunque fermento tra i concessionari di spiaggia. Nonostante la pandemia c’è chi ha investito per rinnovare totalmente le strutture e chi ha investito per acquistarne la gestione confidando in una stagione balneare simile se non addirittura uguale a quella del 2020. Che, tutto sommato, è andata abbastanza bene almeno per la spiaggia. Quest’anno, l’ennesimo a tariffe invariate per i servizi offerti nella nostra Provincia, c’è qualche vantaggio in più. Le regole scritte a cui occorrerà attenersi sono infatti quelle dello scorso anno, già sperimentate. La conferma è arrivata dal tavolo interregionale sul demanio marittimo di qualche giorno fa, presieduta dal coordinatore Marco Scajola, assessore della Regione Liguria. Tra distanziamenti, spazi ben precisi tra lettini e ombrelloni, sanificazioni e divieti di assembramento le linee guida sono praticamente le stesse. Questo significa che sarà necessario garantire un distanziamento tra gli ombrelloni in modo da assicurare una superficie di almeno 10 mq per ogni ombrellone. Tra le attrezzature di spiaggia, lettini e sdraio, quando non posizionate sotto all’ombrellone, deve invece essere garantita una distanza di almeno 1,5 m. Le attrezzature vanno disinfettate ad ogni cambio di persona o nucleo familiare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata. Dovrebbe essere vietata anche l’attività ludico-sportiva di gruppo. Mentre nessun problema per gli sport individuali, ad esempio racchettoni, nuoto, surf, kitesurf, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (beach-volley, beachsoccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti. E poi la mascherina che si dovrà indossare già all’arrivo in spiaggia o per recarsi al bar. Ma certamente non per andare a riva a farsi un tuffo. C’è poi il capitolo controlli che lo scorso anno è ricaduto in parte sulle Amministrazioni comunali, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle spiagge libere.

 


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