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Anti-terrorismo, controllo del territorio e proteste negli istituti penitenziari: la firma del Prefetto Filippi sulle tre pianificazioni

FERMO - Si tratta del Piano coordinato di controllo del territorio della provincia di Fermo, del Piano provinciale per la gestione di eventi di natura terroristica e del Piano provinciale  degli interventi a seguito di manifestazioni di protesta e disordini negli Istituti penitenziari

Il Prefetto Vincenza Filippi

Sono stati firmati oggi dal Prefetto di Fermo, Vincenza Filippi, gli atti di approvazione di tre importanti pianificazioni in materia di ordine e sicurezza pubblica.

Si tratta del Piano coordinato di controllo del territorio della provincia di Fermo, del Piano provinciale per la gestione di eventi di natura terroristica e del Piano provinciale  degli interventi a seguito di manifestazioni di protesta e disordini negli Istituti penitenziari.

Le firme sono il corollario di un intenso lavoro istruttorio svolto dalla Prefettura nel corso di quest’ultimo anno per aggiornare ed integrare i documenti operativi mediante un lavoro condiviso con la Questura ed i Comandi Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza nonché, per i profili di rispettiva competenza, con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, la Direzione dell’Istituto Penitenziario di Fermo ed il Comando della Polizia Penitenziaria.

Nello specifico, il Piano coordinato di controllo del territorio della provincia di Fermo è stato redatto tenendo conto delle precipue caratteristiche di questa provincia, sia morfologiche che socio-economiche, dalle quali emerge la necessità di una gestione complessiva delle politiche dell’ordine e della sicurezza pubblica, mediante un’azione di coordinamento delle Forze dell’Ordine ed un’attività di raccordo tra queste e le Polizie locali del Comune capoluogo e dei Comuni di Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio.

Il documento di pianificazione è strutturato, quindi, in modo tale che vi sia un concorso omogeneo delle due Forze di polizia a competenza generale (Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri) in particolare sui territori dei comuni di Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio, con una suddivisione predeterminata in zone di riferimento. Nella restante parte dell’area provinciale, in assenza di Commissariati di pubblica sicurezza, la competenza in merito al controllo ordinario del territorio è in capo ai Carabinieri, attraverso le Compagnie di Fermo e di Montegiorgio e le dipendenti 16 stazioni, distribuite capillarmente nell’intera provincia, in raccordo con le Polizie locali, oltre al concorso della Guardia di Finanza. Il Piano, in aderenza con quanto previsto dalle circolari ministeriali emanate in materia, rafforza le sinergie operative tra Forze dell’Ordine e Polizie locali e riconosce a queste ultime un ruolo preminente nello svolgimento dei servizi di Polizia stradale sulla viabilità dei centri urbani e connessa situazione dell’incidentalità, prevedendo pertanto un loro maggiore supporto operativo in tema della “sicurezza urbana”, con le Forze dell’Ordine chiamate ad intervenire laddove le dinamiche e gli sviluppi dell’evento lo richiedano.

Il Piano provinciale per la gestione di eventi di natura terroristica è stato redatto, invece, tenendo conto del continuo evolversi degli scenari internazionali, con la realizzazione di eclatanti ed efferati  attentati terroristici in diversi Paesi facenti parte dell’Unione Europea nonché dell’eventualità di possibili attentati di matrice interna anche sul territorio nazionale. L’aggiornamento della pianificazione in ambito provinciale è il corollario, tra l’altro, dell’istituzione nel 2018, con conseguente avvio della loro operatività, della Questura e dei Comandi provinciali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco.

Infine, il Piano provinciale degli interventi a seguito di manifestazioni di protesta e disordini negli Istituti penitenziari, adottato tenendo conto di alcuni rilevanti casi di disordine occorsi lo scorso anno contestualmente in diversi istituti penitenziari, risponde alla necessità di approfondire la complessa tematica degli interventi in supporto alla  Polizia  Penitenziaria presso gli istituti, in occasione di episodi di protesta, attraverso il coinvolgimento tecnico-operativo dei soggetti istituzionali deputati a garantire la sicurezza sia all’ interno che all’esterno degli Istituti penitenziari, al fine di condividere un dispositivo ponderato ed efficace di intervento, con 1’impiego, ove necessario, anche delle Polizie locali e delle strutture destinate al soccorso pubblico e sanitario. La pianificazione ha consentito di operare una sintesi efficace che, nel rispetto del principio generale di eccezionalità dell’intervento delle Forze di polizia diverse dalla Polizia penitenziaria all’interno degli istituti di pena, ha delineato perimetri operativi e linee di intervento ispirate a principi di progressività, uno strumento essenziale per l’applicazione di procedure che assicurino la continuità, in sicurezza,  delle funzioni della struttura interessata e, contestualmente, l’avvio delle attività finalizzate al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica nel perimetro esterno. In occasione dell’ultimo Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutosi nella giornata di ieri, il Prefetto Filippi ha quindi ringraziato tutti i soggetti che hanno collaborato, ciascuno per le specifiche competenze, all’elaborazione delle tre pianificazioni in argomento, riscontrando da parte di tutte le componenti coinvolte grande professionalità e massima attenzione alle tematiche trattate, al servizio dell’interesse pubblico generale e a tutela dell’intera comunità residente nella provincia di Fermo.


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