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Il consiglio approva rendiconto, variazioni di bilancio e programma opere pubbliche

MONTERUBBIANO - La capogruppo di minoranza Albanesi ha presentato anche una proposta di istituzione della De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) per la valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali locali.

 

 

Nuova seduta del Consiglio di Monterubbiano, con un ritorno nella consueta sala adunanze del Palazzo comunale dopo la parentesi all’interno dell’Auditorium San Francesco. Sei i punti all’ordine del giorno, compresa l’approvazione dei verbali della seduta precedente.

APPROVAZIONE RENDICONTO DI GESTIONE 2020 E RELATIVI ALLEGATI

Ad illustrare il rendiconto di gestione 2020 la vice sindaca e assessore al Bilancio Silvia Romanelli. “Il Consiglio Comunale è chiamato ad approvare, entro il 30 aprile, il rendiconto della gestione, che costituisce il momento conclusivo del processo di programmazione dell’Ente e consente, da un lato, la verifica dei risultati conseguiti dall’Amministrazione nell’esercizio precedente e, dall’altro, il confronto con i dati preventivi della programmazione espressi nel bilancio di previsione”.

Romanelli ha ricordato come l’Amministrazione guidata dalla sindaca Meri Marziali sia in carica dal 22 settembre 2021 e pertanto il rendiconto dell’esercizio 2020 si riferisca prevalentemente alla gestione dell’Amministrazione Mircoli e a quella del Commissario Prefettizio. “È opportuno, inoltre, evidenziare che questo rendiconto rispecchia inevitabilmente la situazione di crisi economica e di incertezza derivante dalla pandemia da Covid-19, come emerge dalle mancata attuazione di iniziative e manifestazioni, dalle minori entrate tributarie e non tributarie e dai maggiori trasferimenti correnti dello Stato finalizzati a ristorare i Comuni dai minori introiti e a sostenerli nelle maggiori spese derivanti dalla situazione emergenziale”.

Positivo il risultato di amministrazione, dato da un avanzo di 527.546,08 euro, distinto in:
– 149.877,30 euro di parte accantonata (144.835,30 Fondo crediti di dubbia esigibilità + 5.042 per contenzioso in essere);
– 43.632 euro di parte vincolata ex lege (242 indennità fine mandato Sindaco + 3.230 estinzione anticipata dei mutui + 40.160 trasferimenti statali).

La parte destinata, invece, agli investimenti risulta di 68.722,18 euro. “La differenza tra l’avanzo di amministrazione e le quote accantonate, vincolate e destinate agli investimenti, ha prodotto un avanzo di amministrazione ‘libero’ di cui l’Ente può disporre pari a 265.314,60 euro. Infine, Il fondo cassa al 31 dicembre 2020 risulta di 1.041.146,25 euro”.

“Nel corso dell’esercizio appena concluso – ha precisato la vice sindaca – il Comune non ha riconosciuto debiti fuori bilancio e, dopo la chiusura dello stesso, non sono stati segnalati debiti fuori bilancio. Sono stati rispettati i vincoli di finanza pubblica per l’anno 2020 relativamente al pareggio economico finanziario”.

Parzialmente raggiunti, quindi, gli obbiettivi della programmazione nel bilancio di previsione 2020/2022 e integrati dalle successive variazioni. “Deve comunque rilevarsi il grado di incertezza in cui opera l’Ente, anche a causa della crisi economica aggravata dalla pandemia, che si traduce inevitabilmente in una difficoltà ad operare con piani pluriennali e a pianificare adeguatamene le risorse umane e finanziarie, difficoltà accentuata dall’inadeguata dotazione organica del Comune, a cui questa Amministrazione intende porre rimedio nell’immediato futuro”.

Il rendiconto, che aveva ottenuto il parere favorevole dell’Organo di revisione (il quale ha attestato la corrispondenza dello stesso alle risultanze della gestione), nonché i pareri favorevoli di regolarità tecnica e contabile, è stato approvato con i voti della maggioranza e l’astensione della minoranza, quest’ultima motivata per iscritto dalla capogruppo Anna Maria Albanesi, che ha anche richiesto se l’Amministrazione avesse valutato la possibilità di rinviare il punto, alla luce della proroga per l’approvazione stabilita dal Governo nelle ultime ore.

“È un passaggio fondamentale per dare piena operatività ai nostri uffici” ha rimarcato la sindaca Meri Marziali.

VARIAZIONE N. 3 AL BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIA 2021/2023

In merito al punto successivo, Romanelli ha precisato come sia necessario apportare alcune variazioni al bilancio di previsione 2021 e pluriennale 2021/2023, al fine di adeguare gli stanziamenti alle necessità dell’Amministrazione, sulla base delle indicazioni fornite dai responsabili dei vari settori dell’Ente. “La variazione più corposa interessa i capitoli relativi ai contributi statali per la realizzazione e l’ampliamento delle Scuole dell’Infanzia, che il Comune di Monterubbiano intende richiedere rispondendo all’apposito avviso pubblico nazionale: pertanto si hanno 300.000 euro per il contributo ai lavori di ampliamento della Scuola dell’infanzia di Rubbianello, mentre, per quanto riguarda il contributo statale per la realizzazione della Scuola dell’Infanzia a Monterubbiano capoluogo sono stati inseriti in via previsionale 950.000 euro. La necessità di affidare esternamente il servizio di progettazione per i suddetti lavori – ha concluso – ha reso necessario lo stanziamento di ulteriori 5.000 euro.

La variazione al bilancio è stata approvata all’unanimità.

PROPOSTA ISTITUZIONE COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE BILANCIO E PATRIMONIO

Tra gli obiettivi del programma presentato dalla lista a supporto di Anna Maria Albanesi c’era anche l’istituzione di una Commissione consiliare permanente su Bilancio e Patrimonio, riproposta in occasione dell’assise comunale. “La sua composizione prevede la presenza di sindaco, due consiglieri di maggioranza e uno di minoranza (o almeno un rappresentante per gruppo di minoranza). Svolge funzioni preparatorie e di supporto all’Amministrazione comunale e ogni gruppo potrà farsi assistere da un membro esterno senza diritto di voto. Le sedute sono pubbliche, senza alcun compenso da corrispondere, e possono essere invitate anche associazioni, enti o chiunque possa dare consigli utili. Riteniamo sia uno strumento serio ed istituzionale che coinvolge tutti i gruppi consiliari, di supporto e che favorisce il lavoro degli uffici. Abbiamo stilato un regolamento per disciplinare la Commissione, cercando di adattarlo a Monterubbiano e di renderlo uno strumento snello per gli adempimenti connessi del personale comunale. La durata è uguale a quella del Consiglio comunale in carica”.

“Il Comune di Monterubbiano – ha evidenziato la sindaca Marziali -, stante una popolazione di 2.100 abitanti, ha come sede di discussione il Consiglio comunale e la possibilità attraverso strumenti di partecipazione di far pervenire proposte costruttive per la vita cittadina – ha sottolineato la sindaca -. Appesantire un inter amministrativo con un organismo aggiuntivo a quelli già esistenti creerebbe anche delle difficoltà oggettive negli adempimenti stessi, necessari per le attività della Commissione consiliare”.

L’Amministrazione comunale per l’anno 2021 prima della redazione del prossimo bilancio ha spiegato Marziali, organizzerà (Covid permettendo) delle assemblee pubbliche di zona per rilevare le necessità dei cittadini, da riportare in seguito nelle risorse di bilancio. “Crediamo che questo sia il vero strumento di partecipazione – ha aggiunto -, che quest’anno abbiamo potuto realizzare solo attraverso un indirizzo di posta elettronica (vista l’emergenza sanitaria), che ha avuto comunque un buon riscontro. Riteniamo che l’aggiunta di una Commissione consiliare per un Comune piccolo come il nostro, e oggettivamente sotto organico, non produca un reale strumento di partecipazione, che come detto, è già in essere nella rappresentanza democratica in seno al Consiglio comunale. Per questo non riteniamo di poter approvare la proposta della minoranza ma rinnoviamo l’impegno a costruire strumenti di partecipazione, che coinvolgano tutto il Consiglio comunale”.

PROPOSTA ISTITUZIONE DE.C.O. (DENOMINAZIONE COMUNALE DI ORIGINE)

La capogruppo di minoranza Albanesi ha presentato anche una proposta di istituzione della De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) per la valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali locali.

Alla sindaca Marziali il compito di illustrare le argomentazioni di contrarietà, scaturite dopo una serie di approfondimenti soprattutto di carattere normativo. “Fermo restando che l’Amministrazione comunale ha piena consapevolezza del suo ruolo e dell’impegno necessari per la promozione del territorio, delle produzioni tipiche locali soprattutto in chiave di promozione turistica e di valorizzazione delle tradizioni locali, tuttavia dalla disamina della proposta di istituzione e del suo regolamento è emerso che i Comuni in generale non hanno né il potere di disciplinare organi e procedure per attestare la provenienza di un prodotto (o dei suoi ingredienti base) dal proprio territorio e che, pertanto, nell’istituire la De.C.O. ecceda i suoi poteri istituzionali, ponendosi in contrasto con le norme comunitarie, gerarchicamente sovraordinate a quelle di diritto interno”.

Da approfondimenti in merito, ha proseguito Marziali, è emerso che il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, in alcune note indirizzate, tra gli altri, all’ANCI, alle Regioni ed alle Province autonome, abbia ribadito negli anni la propria posizione di netto dissenso dal “Progetto De.C.O.” promosso dall’ANCI, ritenendolo in contrasto con quanto stabilito dalla Commissione europea in merito ai riconoscimenti DOP e IGP.

“Da questo primo approfondimento di tipo normativo risulta come le procedure e gli organi previsti dal regolamento comunitario sarebbero l’unico strumento legittimo per attestare un nesso fra un prodotto agroalimentare e la sua origine geografica, sicché ogni altro strumento di certificazione riferito alla provenienza geografica sarebbe incompatibile con norme di diritto comunitario. L’altro aspetto non meno importante è il regolamento con cui si andrebbe ad istituire la De.CO. che attribuisce al Comune adempimenti attuativi della De.C.O., vale a dire l’istituzione del registro e di un albo delle iniziative e manifestazioni comunali in capo alla struttura comunale individuata nel Servizio Commercio e Attività produttive, non di meno sopralluoghi ai locali di produzione avvalendosi della Polizia Municipale, funzioni che in questo momento il Comune di Monterubbiano non potrebbe certamente espletare considerando il suo organico ridotto”.

“Sfugge a questa maggioranza quanto sancito dalla Costituzione e dal Testo Unico, cioè
la podestà regolamentare sul proprio territorio. Si tratta solo di un cavillo burocratico” ha sottolineato Albanesi nel manifestare il dissenso del proprio gruppo consiliare per il respingimento della proposta.

“Ci sono delle norme sovraordinate nei confronti delle quali non possiamo far finta di niente – ha precisato la vice sindaca Romanelli -. Più volte la Commissione europea ha aperto procedure di infrazione sulla questione De.C.O., considerandolo uno strumento fortemente in odore di illegittimità. Inoltre, il Comune non ha a livello tecnico un potere certificatorio”.

APPROVAZIONE VARIAZIONE PROGRAMMA TRIENNALE (2021-2013) ED ELENCO ANNUALE (2021) DELLE OPERE PUBBLICHE

Rispetto al programma triennale (2021-2013) e all’elenco annuale (2021) delle opere pubbliche approvati nel mese di marzo, la Giunta comunale ha stabilito di presentare la candidatura del Comune di Monterubbiano per l’ottenimento dei contributi statali erogati dal “Fondo asili nido e scuole per l’infanzia”, per procedere a:
– lavori di realizzazione di una nuova Scuola dell’Infanzia in zona capoluogo;
– lavori di ampliamento della Scuola dell’Infanzia in Frazione Rubbianello;

“Pertanto – ha spiegato la vice sindaca – si è reso necessario approvare lo schema di programma triennale e l’elenco annuale modificati”.

Il punto è stato approvato all’unanimità.


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