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Bilancio consuntivo, tutte le perplessità e i dubbi di Vallasciani (Pd)

CONSIGLIO - Il capogruppo dem: "Il consuntivo 2020 quindi, si chiude portando in sé tutte le contraddizioni e perplessità generate dalla complessità del periodo che si sta attraversando e che hanno accompagnato la sua genesi, il 2021 purtroppo lo segue a ruota"

Sandro Vallasciani

“Nella seduta consiliare di ieri si è discusso su due importanti provvedimenti di carattere finanziario: la prima variazione al bilancio di previsione 2021 ed il rendiconto di gestione dell’anno 2020. Nell’intervento sulla discussione del Bilancio di Previsione 2021 espressi la consapevolezza che l’incertezza della attuale situazione avrebbe portato, con buona probabilità, a rivedere l’architettura del documento nei prossimi mesi. Ed è sicuramente una conferma che, a meno di un mese dall’approvazione del documento finanziario, si rediga una significativa riscrittura del bilancio di previsione vigente. Un primo elemento di riflessione è dato dal fatto che si ricorra alla copertura di maggiori spese per 320.000 euro, con gli utili appena certificati della Solgas. Non è affatto un segnale positivo che per i fabbisogni della spesa corrente si ricorra all’utilizzo di entrate straordinarie o non ricorrenti”. Inizia così la riflessione politico-amministrativa del capogruppo Pd in consiglio comunale, Sandro Vallasciani, su Bilancio di previsione e rendiconto di gestione.

“A versare in sofferenza principalmente sono i settori ambiente per 120.000, i lavori pubblici per 91.000 euro e la cultura per 40.000 euro. A distanza da meno di un mese dalla redazione del bilancio di previsione queste maggiori spese perché non sono state computate? Che cosa ha generato il maggior fabbisogno? Come ha già ribadito la Corte dei Conti, in sede di verifica del Bilancio Consuntivo 2018, la raccomandazione a contenere l’utilizzo di entrate straordinarie per il finanziamento di spese correnti, mi pare più che disattesa. Si concorda sul fatto che il ripetuto ricorso al finanziamento di spese ripetitive attraverso entrate di natura straordinaria è suscettibile di profilare seri pericoli per i futuri equilibri di bilancio (Corte dei Conti). Un ulteriore elemento di analisi è  rappresentata dal fatto che oltre ad inserire maggiori spese per circa 320.000 euro, viene riscritta nei vari capitoli, a compensazione tra essi, la somma complessiva di circa 1.220.454,00 cosa questa che conferma lo stato di incertezza in cui si naviga in tema gestione del corrente esercizio finanziario”.

 

“Il consuntivo 2021 chiude con un risultato positivo di gestione di diversi milioni di euro (circa 9 milioni), la cui quota utilizzabile – continua Vallasciani – si riduce però a soli 550.000 euro. Crescono gli accantonamenti per fondo crediti di dubbia esazione di circa 3.777.000, quelli per contenziosi di circa 1.030.000 euro, e per perdite società partecipate di 363.000 euro. Come in parte già detto sulla necessità di realismo nelle cifre poste nei bilanci di previsione, sarebbe opportuno che, anche nella previsione degli investimenti ci sia un equo rapporto tra previsione e consuntivo affinché a fronte di un piano per il 2020 di circa 33 milioni di euro se ne siano di fatto attivati solo 9 milioni. Così come, sempre nel Bilancio di Previsione 2020 si sono ipotizzati oltre 5 milioni di euro di proventi da vendita di immobili e non essendo stato alienato alcun bene non vi sono proventi da tale forma di finanziamento. Anche l’architettura del bilancio 2020 nella sua gestione, ha subito significative modifiche per il tramite di ben 16 variazioni di bilancio, correggendo di volta in volta le previsioni fatte in corso d’opera. In tema di gestione finanziaria, una maggiore attenzione ai richiami della corte dei conti di cui alla delibera 55/2021 (relativa al consuntivo 2018), è dovuta in quanto ci dovrà essere maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione a una corretta gestione dei residui e l’adozione iniziative al fine del recupero delle partite creditorie, e all’adozione di misure in grado di assicurare la celerità di gestione dei procedimenti di spesa onde evitare l’accumulo di residui passivi;. Dunque porre in atto azioni tese a perseguire l’equilibrio di parte corrente provvedendo a contenere l’utilizzo di entrate straordinarie per il finanziamento di spese correnti, una costante ed attenta verifica dell’equilibrio della gestione di cassa, una attenta osservanza dei principi in tema di armonizzazione contabile volti alla prevenzione della formazione di debiti fuori bilancio, un maggiore rispetto degli adempimenti previsti dalla normativa vigente in tema di organismi partecipati con riguardo alla trasparenza su debiti e crediti reciproci.  

Un ulteriore elemento che si evince anche dal conto consuntivo e che l’Ente deve considerare attentamente le modalità di calcolo del Fondo crediti di dubbia esigibilità e monitorare approfonditamente l’intero contenzioso pendente prestando massima attenzione alla stima del rischio soccombenza. La corte dei Conti già con il consuntivo 2018 rilevava l’elevata percentuale di indebitamento e che il rispetto dei limiti di legge non esime l’Ente dall’effettuare una valutazione complessiva della situazione economico-finanziaria e debitoria ai fini della sostenibilità dell’indebitamento.  Quindi sollecita l’ente a far fronte ai relativi oneri finanziari con risorse di carattere ricorrente  in funzione del mantenimento dell’equilibrio di bilancio. Che cosa dirà la stessa Corte nel consuntivo 2021 visto nel 2020 si sono contratti debiti per 1,4 milioni di euro e nel 2021 se ne contrarranno altri 3,5 milioni? 

Inoltre, in tema di bilanci consuntivi, la Solgas accerta un risultato di esercizio di circa 300.000 euro, 250.000 euro in meno dell’anno 2019, e subito utilizzati per le spese correnti del bilancio 2021, senza che detto bilancio sia stato messo a disposizione dei consiglieri per una valutazione. Si prevede che il risultato dell’Asite sia prossimo allo zero, quindi 224.000 euro in meno del risultato di gestione del 2019. Quindi dalle partecipate nella gestione 2020 diminuiscono utili per oltre 500.000 euro e nel contempo vengono stanziati 363.000 per le perdite di quelle in corso di liquidazione. Un altro scostamento sensibile è quello degli oneri di urbanizzazione dal 1.381.000 di euro previsti si sono accertati poco più di 900.000 euro. Fermo restando l’impegno significativo che l’ente mette per la gestione dei numerosi interventi nel campo degli investimenti, si rileva un rallentamento nella gestione della riqualificazione urbana sociale e culturale di Lido Tre Archi”, per la quale dei 19 interventi almeno dieci risultano ancora non avviati. Il consuntivo 2020 quindi, si chiude portando in sé tutte le contraddizioni e perplessità generate dalla complessità del periodo che si sta attraversando e che hanno accompagnato la sua genesi, il 2021 purtroppo lo segue a ruota”.

 


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