di Sandro Renzi
Approvato dalla giunta il bilancio di previsione 2021. Step successivo il passaggio in Consiglio comunale. L’Amministrazione Loira ha stimato entrate per 40.910.000 euro, un quarto delle quali (10.332.000 euro) provenienti da tributi e imposte. Anche per l’anno in corso non si metterà mano alle tasche dei cittadini. L’indirizzo è stato infatti quello di evitare aumenti delle tasse e dei servizi a domanda individuale. Dall’Imu si calcola di incassare 4.203.000 euro, dalla Tari 3.513.000 euro, dall’Irpef 1.600.000 euro e dal canone unico patrimoniale di concessione, autorizzazione e esposizione pubblicitaria (tassa che ingloba anche le vecchie Tosap e Cosap) circa 482.000 euro. Il documento contabile precisa pure che relativamente alla Tari gli uffici non hanno ancora definito nel dettaglio la tassazione “in considerazione dell’evoluzione normativa tutt’ora in corso e della proroga al 30 giugno del termine per la deliberazione delle tariffe”.
C’è poi il capitolo relativo alle sanzioni amministrative comminate per la violazione al codice della strada. Si tratta, anche in questo caso, di stime iscritte a bilancio dalle quali emergono 260.000 euro per sanzioni art.208 del Codice stradale, 134.000 per sanzioni accertate dall’autovelox e 946.000 euro per quelle semaforiche legate ai famigerati T-red. E spuntano anche 40.000 euro a titolo di sanzioni legate alla tassa sui rifiuti, 50.000 all’Imu e 15.000 euro per chi infrange il regolamento di igiene ambientale. Spulciando tra i servizi a domanda individuale, quello dei parcheggi a pagamento fa la parte del leone garantendo al Comune entrate per 230.000 euro. Il resto, dalla mensa scolastica all’asilo nido, dal mercato ittico al teatro comunale, dalle lampade votive all’Arena Europa, i costi di gestione superano le entrate complessive e la copertura al 100% non viene garantita. Sul fronte delle spese, invece, il bilancio di previsione stima uscite per 41.348.000 euro. Di queste quasi 17.000.000 di euro riguardano le spese correnti. Snocciolandole e dando uno sguardo alle cosiddette missioni, ovvero ai settori di intervento, il turismo avrà risorse per 287.000 euro, la tutela del territorio e dell’ambiente soldi per 3.712.000 euro, l’ordine pubblico e la sicurezza 995.000 euro, l’istruzione e il diritto allo studio risorse per 1.196.000 euro, ed ancora, 4.419.000 la spesa per i servizi istituzionali e di gestione e 2.271.000 euro per le politiche sociali. La tutela e la valorizzazione dei beni culturali potrà spendere 438.000 euro infine.
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