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Servizi scolastici nella aree del sisma, i consiglieri della Prima commissione chiedono garanzie

REGIONE - Atto di indirizzo che sarà presentato in aula per sollecitare l’impegno del presidente e della giunta regionale ad intervenire presso il Governo e le altre istituzioni competenti per assicurare, con riferimento alle scuole del cratere sismico, la piena applicazione delle deroghe previste al ridimensionamento delle classi. Il presidente Marinelli: «La scuola è fondamentale per evitare lo spopolamento»

 

Renzo Marinelli

Assicurare alle scuole delle aree interne marchigiane colpite dal sisma del 2016 la piena applicazione delle deroghe per il dimensionamento delle classi e l’adozione di atti normativi e amministrativi per rafforzarle.

E’ l’impegno che chiede una mozione sottoscritta da tutti i consiglieri regionali della Prima commissione affari istituzionali-istruzione, presieduta da Renzo Marinelli (Lega), vicepresidente Marta Ruggeri (M5s), componenti Carlo Ciccioli e Nicola Baiocchi (FdI), Chiara Biondi (Lega), Jessica Marcozzi (Forza Italia), Andrea Biancani e Fabrizio Cesetti (Pd).

Nell’atto di indirizzo che sarà presentato in aula, viene sollecitato l’impegno del presidente e della giunta regionale “ad intervenire presso il Governo e le altre istituzioni competenti per assicurare, con riferimento alle scuole del cratere sismico, la piena applicazione delle deroghe previste al dimensionamento delle classi”.

«La scelta di chiudere un corso o di tagliare una classe in un contesto come quello delle aree colpite dal sisma ha effetti molto più gravi che in altri – spiega Marinelli –. In commissione, dopo aver ascoltato in audizione anche il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, abbiamo condiviso un testo per sollecitare garanzie e tutelare l’istruzione nei piccoli Comuni. La scuola – prosegue il presidente – è essenziale per evitare lo spopolamento, oltre che luogo di accrescimento della conoscenza e della cultura, è centro fondamentale di aggregazione e strumento per ricostruire il tessuto sociale ed economico».

Nel documento viene sottolineato che in questi territori “il mero criterio del numero degli alunni per la costituzione delle classi risulta riduttivo”, per questo sono già state previste delle deroghe che la mozione chiede di ampliare ulteriormente. «La valorizzazione delle aree interne – conclude Marinelli – non può prescindere dalla garanzia di adeguati servizi scolastici, accanto a quelli sanitari, di trasporto ed infrastrutturali. Il mantenimento di classi anche sottodimensionate costituisce un investimento per lo sviluppo».


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