“Un Caffè con l’Arte: una geniale idea della nostra presidente Margherita Bonanni che ha avuto l’intuizione di sfruttare al meglio il periodo dell’emergenza Covid, dove le riunioni in presenza erano interdette”.
E’ la lettera aperta, firmata dall’avvocato Gennaro Natale, indirizzata alla presidente del Rotary Club Fermo, con i sentiti ringraziamenti verso il relativo vertice per aver organizzato le videoconferenze di approfondimento su alcune opere d’arte legate al simbolismo. Il legale, pertanto, prosegue. “Si è quindi rivelata una grande opportunità quella non solo di parlare di arte, ma di farlo permettendo agli amici rotariani e non di poter intervenire da qualsiasi parte d’Italia, e anche dall’estero, con la presenza di amici residenti a Lugano”.
“Nel corso dei vari incontri abbiamo avuto il piacere di poter ospitare, con la loro presenza, soci di svariati Club quali RC di Monfalcone Grado, RC Milano Porta Venezia, RC Benevento e tanti altri. Per quanto riguarda il mio impegno di servizio nei confronti del Club cui appartengo, si è trattato semplicemente di trasferire la mia passione per l’arte unita ai miei studi di ricerca esoterica: una lettura e interpretazione delle opere d’arte anche dal punto di vista simbolico e quindi poco battuto dai normali canali d’informazione e critica artistica, con una esposizione, per così dire, diversa. E così è iniziata questa splendida avventura insieme a soci e amici di mezza Italia”, ha proseguito Natale.
“Siamo partiti dal suggerimento di un socio che, conoscendo una mia particolare ricerca, mi chiese una sera di parlare della Cappella Sansevero di Napoli e del suo famosissimo Cristo Velato del Sammartino, ma non in maniera banale, bensì dal punto di vista del Principe Sansevero. E così i primi due incontri sono stati quelli dal tema: Massoneria ed ermetismo nella Napoli del ‘700: La Cappella Sansevero. Le chiacchierate di arte sono poi proseguite con la serata del 4 dicembre dove ho accompagnato gli intervenuti, in quella che viene definita La Cattedrale Laica è cioè il Vittoriano, opera del fermano Giuseppe Sacconi, attraverso il percorso simbolico-massonico tracciato nel monumento dedicato al Re Vittorio Emanuele II”.
“Le altre riunioni hanno trattato: le similitudini tra La Natività di Giotto e quella di Santa Maria a Piè di Chienti passando per la Natività dell’Icona del Rublev e per la Natività conservata nella chiesa di Sant’Agostino a Fermo. Abbiamo scoperto i segreti celati negli affreschi di Michelangelo, in particolare quelli dei pannelli centrali e dei cosiddetti <pennacchi> della volta della Cappella Sistina – le ulteriori illustrazioni di Natale -. Abbiamo poi esplorato le valenze astronomico-esoteriche di Castel del Monte, sottolineando come Federico II fece costruire l’edificio seguendo particolari congiunzioni astrali e finalizzato, probabilmente, ad un suo utilizzo come un Tempio dedito a un particolare cammino iniziatico. E’ stata resa fruibile tutta la complessa simbologia contenuta nella tavola di Vittore Crivelli, <La Visitazione della Vergine> conservata alla Pinacoteca di Sant’Elpidio a Mare, dai colori utilizzati per gli abiti delle due cugine, all’utilizzo di determinati frutti ed essenze floreali”.
“Ed infine, nell’ultima riunione dello scorso 14 maggio, ho svelato tutta la complessa allegoria, che viene considerata un simbolo che racchiude molti altri simboli, del processo ermetico-alchemico descritto nel capolavoro d’incisione della Melancholia I di Albrecht Durer. Un particolare ringraziamento alla presidente Margherita Bonanni dunque, ed a tutto il Rotary Club di Fermo, per l’opportunità concessami nel condividere, con il Club e con gli amici, le mie passioni. Gennaro Natale”.
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