Sinistra italiana al vetriolo sulla Vitturini: “Marche delle im-pari opportunità”

CRITICA - Nel mirino del coordinamento provinciale di Sinistra Italiana la neoeletta presidentessa della Cpo Marche, Maria Lina Vitturini. Pomo della discordia un post della Vitturini

“Non passa giorno che dalle Marche non escano delle perle che fanno tornare alla memoria il Medioevo. Questa è la volta della nuova presidente della Commissione pari opportunità che ci spiega la sua singolare interpretazione delle pari opportunità: “la donna generalmente si occupa della casa e la famiglia, della cucina, dei lavori di cura in generale; pensa ai figli e agli anziani, in più la maggior parte di loro lavora fuori casa“. E ci spiega tutto ciò dalla propria cucina, “luogo non scelto a caso” ma, probabilmente, ritenuto come luogo deputato alla realizzazione personale di ogni donna. Poi, in tv evidentemente avvertita dello scivolone, ha cercato di mettere una mezza ‘toppa’”. E’ l’affondo del coordinamento provinciale SI-Sinistra italiana nei confronti della neoeletta presidente della Cpo Marche, Maria Lina Vitturini. ‘Pietra dello scandalo’ un post su Facebook proprio della Vitturini.

“È evidente come la Commissaria abbia perso di vista l’evoluzione della storia e il superamento di certi stereotipi; occorrerà ricordarle che la casa è di chi la vive ed ognuno ha il compito di contribuire, in egual misura, alla sua cura, come per l’educazione dei figli e il sostegno degli anziani conviventi. Bisognerà informarla che le leggi sulle pari opportunità, che ci aspettiamo, dovranno assicurare alle donne pari trattamento economico del proprio lavoro rispetto a quello dei colleghi maschi e le stesse possibilità di carriera; non consentiremo, certo, alla nostra regione di cancellare anni di conquiste. Dopo questo esordio, assolutamente imbarazzante, consigliamo alla presidentessa un corso accelerato, se non del pensiero femminista, qualora le dovesse apparire troppo progressista, almeno della storia d’Italia degli ultimi decenni; si confronti un po’ più con le donne e un po’ meno con certi colleghi del suo partito”.

 


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