“Voler a tutti i costi sostenere la legittimità della violazione del rosso può costare caro”

PORTO SAN GIORGIO - Grazie alla difesa dell’avv. Michelangelo Giugni, il Comune di Porto San Giorgio ha smontato uno ad uno gli otto motivi confermando la legittimità del procedimento ed il verbale dei vigili.

L’avvocato Giugni

 

“Voler a tutti i costi sostenere la legittimità della violazione del rosso può costare caro. E’ quanto accaduto ad un trasgressore che nel 2017, non pago di aver violato il rosso fisso, soccombe in primo grado davanti al Giudice di Pace e poi, caparbiamente, si avventura in Tribunale con un appello infarcito da innumerevoli motivi di illegittimità”. Inizia così l’intervento del dirigente Affari legali  del Comune di Porto San Giorgio Carlo Popolizio.

Grazie alla difesa dell’avv. Michelangelo Giugni, il Comune di Porto San Giorgio ha smontato uno ad uno gli otto motivi confermando la legittimità del procedimento ed il verbale dei vigili. E’ del 20 maggio 2021 la sentenza del Tribunale di Fermo che rigetta l’appello e condanna il trasgressore a pagare anche cospicue spese di soccombenza. Inoltre, sempre sul tema, attendiamo fiduciosi gli esiti di diverse impugnazioni promosse dal Comune contro l’intollerabile, per quanto pericoloso, comportamento di quegli automobilisti che, fermi, sulla corsia di svolta a sinistra, con semaforo rosso, improvvisamente decidono di proseguire dritto tagliando la strada al veicolo posto sulla corsia di destra. Il messaggio che non può, e non deve, assolutamente passare, ed è per questo che sono state impugnate le illegittime sentenze del Giudice di Pace, è che non si può cambiare corsia per approfittare del verde della corsia accanto, mettendo a serio rischio l’incolumità propria e di tutti gli altri automobilisti coinvolti nell’incrocio”.


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