Festa della Repubblica, il prefetto Filippi: “Coesione per superare le difficoltà”, cerimonia e onorificenze ai nuovi Cavalieri (Le Foto)

FERMO - Dopo la solenne messa al Duomo, officiata dall'arcivescovo Pennacchio, la cerimonia dell'Alzabandiera e deposizione della Corona dinanzi al Monumento ai Caduti al Girfalco. Il passaggio in piazza del Popolo e la consegna delle onorificenze ai nuovi Cavalieri della Repubblica al teatro dell'Aquila

di redazione CF (foto Simone Corazza)

Una celebrazione solenne seppur ‘limitata’ nelle partecipazioni dei cittadini dalle restrizioni normative anti-Covid e dalla massima attenzione perché il virus ancora non è stato debellato completamente. Ma, nonostante tutto, nonostante la pandemia, Fermo, con la ‘sua’ Festa del 2 Giugno, c’è, è presente. E omaggia il 75esimo anniversario della Repubblica. Celebrazioni come da programma che si sono aperte con la solenne messa officiata dall’arcivescovo Rocco Pennacchio al Duomo, proseguite prima nel piazzale del Girfalco, cerimonia dell’Alzabandiera e della deposizione della Corona dinanzi al Monumento ai Caduti, e conclusesi al teatro dell’Aquila dove il prefetto Vincenza Filippi ha presieduto l’evento, condotto dal giornalista Paolo Paoletti, della consegna delle Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana e le Medaglie d’Onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti presso il Teatro dell’Aquila.

“Nessuno, in tutti questi anni si è mai sognato di mettere in discussione la scelta della forma repubblicana che – le parole dell’arcivescovo Pennacchio – indubbiamente esalta la dimensione democratica, popolare e sociale. Sentiamo che l’invito a tornare alla dignità dell’uomo e a metterci in gioco tutti, così come possiamo, condividendo le responsabilità che la società ci pone, è una sfida che dobbiamo sempre ritornare a cogliere”.

Il prefetto Vincenza Filippi, al teatro dell’Aquila, ha aperto il suo intervento con il saluto alle istituzioni presenti e ai nuovi Cavalieri della Repubblica: “Li abbiamo scelti, in questo anno e mezzo difficilissimo, basandoci esclusivamente sul merito perché l’Italia può ripartire solo se lo fa iniziando dal merito. E loro lo hanno dimostrato con lo sforzo, il sacrificio, l’impegno costante e quotidiano, ad ogni livello, nei vari settori di competenza, certo quello della sanità è stato determinante, con cui sono riusciti ad aiutarci in questa opera di resilienza. Sono ancor più contenta perché mi ritrovo con il dottor Paoletti che con spirito di assoluta condivisione ha partecipato con noi, due anni fa, all’evento del 2 Giugno in un contesto diverso, ma sempre nella splendida cornice del teatro dell’Aquila per il quale ringrazio il sindaco Calcinaro che, con spirito di generosità, di valori comuni di una partecipazione attiva al tessuto sociale, è costantemente con noi. Ho la fortuna di avere accanto i sindaci con cui lavoriamo costantemente. Questa è una provincia in cui la coesione sociale e il costante contatto sui singoli aspetti avviene frequentemente. Ringrazio la Prefettura con colleghi e dipendenti che hanno contribuito a dare vita a questo momento speciale, una Prefettura che in questo anno e mezzo difficile ha continuato a portare avanti il proprio lavoro. Non posso non sottolineare lo sforzo dietro le quinte e siamo stati forse l’unica Prefettura che ha avuto il coraggio e l’onestà di chiudere in un momento in cui il rischio poteva essere quello della pandemia. Ho avuto al mio fianco un angelo custode, il dottor Ciarrocchi, che ci ha assistito con utili suggerimenti per evitare che questa provincia potesse essere coinvolta in un focolaio. Abbiamo contestualmente consentito alle aziende che ci chiedevano di riprendere l’attività, di non smettere di lavorare. Certo il momento è duro, abbiamo il distretto calzaturiero che vive una crisi che trova radici nel 2008. Però sono fiduciosa. E con l’aiuto di tutte le istituzioni e con la partecipazione dei rappresentanti parlamentari del territorio, il Fermano riuscirà a riprendersi. E’ davvero un territorio d’eccellenza”, ha concluso il prefetto Filippi passando poi alla consegna delle onorificenze.

Hanno ricevuto  la Medaglia d’Onore in memoria del sig. Umberto Cappella e del sig. Giovanni Quintili i rispettivi familiari.  E’ stata poi la volta dei cittadini della provincia di Fermo insigniti: Ufficiale dott. Serafino Dell’Avvocato, Cavaliere dott. Giorgio Amadio Nespola, Cavaliere dott. Claudio Angelini, Cavaliere dott. Giampietro Beltrami, Cavaliere dott. Giuseppe Ciarrocchi, Cavaliere dott.ssa Argentina Cifani, Cavaliere dott.ssa Luisanna Cola, Cavaliere Maestro Francesco Di Rosa, Cavaliere sig. Paolo De Carlonis, Cavaliere dott. Luigi Donzelli, Cavaliere dott. Domenico Gabrielli, Cavaliere dott.ssa Loredana Martellini, Cavaliere dott. Gianluca Martini, Cavaliere sig. Giuseppino Iena, Cavaliere Fiorenza Anna Padovani, Cavaliere sig. Luciano Pini, Cavaliere dott.ssa Sandra Rafaiani, Cavaliere dott. Giuseppe Tappatà. 

Una festa, quella del 2 Giugno, che ha visto celebrazioni istituzionali in tutta la regione. Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha partecipato a quella organizzata ad Ancona. La celebrazione si è svolta presso la centralissima Piazza IV Novembre, con la deposizione delle corone di alloro al Monumento ai Caduti, l’Alzabandiera, l’Inno nazionale e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica. “Abbiamo celebrato una ricorrenza che unisce la nostra Nazione e che segna una nuova ripartenza. Voglio ringraziare tutti quanti, in questo anno, si sono distinti con determinazione e coraggio nella lotta alla pandemia”, il commento del presidente Acquaroli. Le celebrazioni sono poi proseguite con la consegna delle onorificenze dell’Ordine al merito della Repubblica e delle Medaglie d’onore per il reduce dai campi di concentramento.


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