di Silvia Remoli
La cerimonia del 2 giugno per la Festa della Repubblica, svoltasi ieri mattina ai piedi della Cattedrale di Fermo si è arricchita di un momento unico e particolarmente suggestivo con l’esibizione dei ragazzini della scuola secondaria Ugo Betti di Fermo. Loro hanno vinto il concorso nazionale ’Cittadini di un’ Europa libera dalle mafie’, indetto dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone nell’anno scolastico 2020-2021. Non è la prima volta che la scuola media fermana partecipa attivamente a tale concorso ed ogni volta i suoi studenti si sono distinti per impegno e creatività, ricevendo in ogni occasione l’invito a Palermo per partecipare agli eventi di sensibilizzazione contro la criminalità organizzata. In questa edizione i ragazzi hanno partecipato con l‘elaborato multimediale: “Da isola felice a Strasburgo, la vera unione fa la forza”, realizzato dagli allievi del corso di violino, diretti dalla professoressa Giulia Corsi. La cerimonia di premiazione é avvenuta, da remoto, in diretta su RaiUno durante il programma “PalermoChiamaItalia” in occasione del 23 maggio, giornata nella quale si celebra il XXIX anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, in cui hanno perso la vita i giudici Falcone e Borsellino.
I ragazzi (19 elementi provenienti dalle classi prime, seconde e terze della scuola media Betti) hanno imbracciato i loro violini ed hanno suonato dinanzi al Monumento ai Caduti nel Piazzale del Girfalco, al cospetto del Prefetto Vincenza Filippi e di tutte le istituzioni presenti, nonché delle eccellenze del territorio che di lì a poco sarebbero stati insigniti dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica nella cerimonia che si è poi svolta presso il Teatro dell’Aquila. I due brani eseguiti sono stati “Una vita per la giustizia”, composto proprio dalla professoressa del corso di violino Giulia Corsi (si tratta di una scrittura in musica dedicata al giudice Rosario Livatino, magistrato ucciso ad Agrigento nel 1990 per ordine di Cosa Nostra), a seguire, hanno suonato il pezzo “Passacaglia” di Luigi Boccherini. I giovani musicisti, con i loro soavi archetti, hanno reso ancor più toccante un momento di per sé già solenne, a loro e alla professoressa Corsi, infatti, sono giunti i complimenti , sia per il premio nazionale ricevuto e pienamente meritato, che per le emozioni che hanno suscitato durante l’esibizione.
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