di Laura Boccanera
Trovato morto in un pozzo, profondo 23 metri, nelle campagne di Civitanova. La tragedia sarebbe legata ad un gesto volontario. La vittima un uomo di 93 anni.
Nella sua terra, nella sua campagna. E’ verosimilmente un gesto volontario quello avvenuto questa mattina tra contrada San Savino e contrada Asola, sotto l’Ippodromo Mori, a Civitanova Alta. Quella che sembrava una scomparsa purtroppo col trascorrere delle ore si è trasformato in una tragedia. I familiari avevano dato l’allarme appena svegli. La moglie che viveva nell’abitazione con lui non trovando l’anziano in casa ha allertato la figlia e i parenti che vivono nell’arco di pochi metri, tutti vicini, e inizialmente lo hanno cercato nei dintorni, poi hanno diramato l’allarme. Subito si è temuto il peggio, ma si pensava ad un malore. Sul posto sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco, i carabinieri della Compagnia di Civitanova, da Pescara si è anche alzato in volo l’elicottero per raggiungere la campagna civitanovese e sorvolare la collina nella speranza di individuarlo. Poi però si è iniziato a cercare nel pozzo che dista pochi metri dall’abitazione. E’ proprio lì che i vigili del fuoco lo hanno ritrovato e a fatica sono riusciti a recuperarne il corpo. Un dolore indicibile per i familiari che erano presenti a pochi metri dai luoghi delle ricerche. L’ipotesi dei carabinieri è che si sia trattato di un gesto volontario. La sua vita erano la terra e la campagna e non poter più fare ciò che amava era un limite che non gli permetteva di vivere una vita degna di chiamarsi tale. E così, secondo la ricostruzione dell’Arma, prima dell’alba si sarebbe alzato, avrebbe raggiunto il pozzo e deciso di farla finita. La salma è stata subito riconsegnata ai familiari, sul corpo non verrà effettuata l’autopsia.
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