di Sandro Renzi
Un lavoro certosino, quasi millimetrico, per posizionare il nuovo impalcato sui piloni collocati ad est e ad ovest dell’autostrada. Sotto a via Beato Angelico si è lavorato per ore la scorsa notte, i fari hanno illuminato quasi a giorno un tratto di A14 chiuso al traffico dalle 21 alle 6. E’ quello dove tecnici e maestranze hanno operato in questi mesi per ricostruire il cavalcavia che mette in collegamento i residenti della zona collinare al centro città. Costretti in questo lungo periodo a dover percorrere una strada alternativa e più tortuosa per poter raggiungere la zona costiera. Un disagio che dura da circa undici mesi, da quando esattamente il 28 luglio del 2020 un camion urtò con il braccio di una gru, che stava trasportando, il pilone ovest ed il cavalcavia. Già dai primi sopralluoghi si optò per una immediata demolizione dello stesso e per la sua ricostruzione.
Ora l’attesa dei residenti sta per concludersi. Il cavalcavia, realizzato in acciaio e calcestruzzo, è stato rifatto. E’ sismicamente isolato, lungo 50 metri, e prevede un marciapiede per i pedoni rialzato di 20 centimetri rispetto al piano viario. Si attendono le prove di collaudo, al termine delle quali l’opera potrà essere restituita e finalmente percorribile. E’ presumibile che a questo punto venga anche rimosso il restringimento sull’A14. “Non vediamo l’ora che sia aperto alle auto” dicono i residenti tirando un sospiro di sollievo. Alcuni hanno assistito alle operazioni in notturna spinti dalla curiosità per un intervento comunque importante. Inevitabili i disagi alla viabilità lungo la Statale Adriatica dove si è riversato il traffico autostradale a causa della chiusura del tratto di A14 tra Porto Sant’Elpidio e Fermo-Porto San Giorgio. Ma già dalle prime luci dell’alba non si segnalavano più code o rallentamenti.
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