La tutela dell’ambiente non è un vezzo, un qualcosa che si fa per moda o per inseguire l’icona di turno. Proteggere il pianeta è una precisa scelta di vita, nel quotidiano e persino nel proprio lavoro. Ne è convinta Chiara, 38 anni, che dopo un periodo da dipendente nel febbraio scorso ha rilevato Biogoccia, negozio con sede a Porto San Giorgio in via Fratelli Rosselli 50. Lo ha fatto con piena consapevolezza, ma anche con un preciso sogno: “Farlo diventare una sorta di punto vendita naturale, entri da me e trovi tutto quello che ti serve per la casa evitando plastica, sprechi ed utilizzando prodotti sempre più naturali”.
Prodotti per la maggior parte sfusi, con il cliente che sceglie la quantità necessaria alle proprie esigenze e che ricicla ogni volta lo stesso contenitore. “Il negozio – racconta – è partito con l’idea dello sfuso per il riciclo della plastica, aspetto in cui credo tantissimo. Come si è evoluto il mercato si sono evoluti anche i detersivi con prodotti a base completamente vegetale, biodegradabili al 100% e quindi con inquinamento pari a zero. Con questi prodotti, tutti italiani, è addirittura possibile lavare le barche in mare”.
Oltre alla detergenza per il bucato comprende anche lavastoviglie, pavimenti, piatti a mano, sgrassatori e vetri e c’è tutto il comparto che riguarda la persona, con prodotti non sfusi biologici e certificati, per la maggior parte di aziende marchigiane. “Parliamo di bagnoschiuma, shampoo, tutta l’igiene della persona. Ci sono spazzolini in bambù, deodoranti in crema, dentifricio nel barattolo di vetro e altri prodotti in involucri in alluminio, quindi riciclabili”.
Nel suo negozio, aperto con orari 9.30-13.00 e 16.30-19.30 (e con chiusura il martedì mattina), la tipologia della clientela si è molto diversificata. “Negli ultimi 2 anni si è abbassata molto l’età: prima c’era sempre la classica casalinga alla ricerca di nuovi prodotti per la pulizia, mentre adesso arrivano ragazzi o giovani coppie che si avvicinano a questo mondo”.
Altra caratteristica di Biogoccia è lo spirito di condivisione. “C’è in atto una collaborazione con una signora di Porto San Giorgio, che realizza prodotti cuciti a mano in bambù e cotone, come dischetti struccanti, spugna da cucina, asciugatutto e portasapone. Insomma, una linea a zero spreco. E c’è un’ulteriore collaborazione con il GaStorto, gruppo di acquisto solidale di Fermo, che condivide le stesse tematiche”.
E alle rimostranze sui costi leggermente più alti rispetto a quelli della grande distribuzione, Chiara pone davanti semplicemente i risultati. “Con il detersivo San Pietro a base salina le macchie vengono portate via più facilmente, i tessuti sono più disinfettati e di conseguenza c’è una cura maggiore della lavatrice. Inoltre, di questo prodotto ne utilizzi solo 50 grammi su 5 chili di bucato, quindi quasi la metà di un detersivo normale e senza dover aggiungere un ammorbidente. Inoltre, il bianco che vedi dopo aver lavato non è ottico ma reale, perché non ci sono sbiancanti come quelli di altri detersivi”.
(Articolo Promoredazionale)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati