di redazione CF
“Celebrare l’anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza significa anche far conoscere alla collettività cosa è stato fatto e cosa continuiamo a fare tutti i giorni per il nostro Paese e per la popolazione, che in questo momento necessita di figure professionali a cui potersi rivolgere in caso di necessità, anche soltanto per avere la certezza di essere nella legalità. Innanzitutto, ringrazio i quasi 100 finanzieri di Fermo, donne e uomini portatori dei principi di legalità, equità sociale e rispetto delle regole, nonché dei valori di lealtà, integrità morale e, soprattutto, senso dello Stato. Tutti principi e valori che attribuiscono al nostro operato un significato sociale ed alimentano il sentimento di fiducia del cittadino nei confronti della Guardia di Finanza; infatti, le richieste pervenute al numero di pubblica utilità 117 hanno evidenziato nel periodo un aumento del 36%”. Sono i primi numeri sulle attività del 2020 forniti dal comandante provinciale della Guardia di Finanza di Fermo, il colonnello Antonio Regina, in occasione, ieri, dell’anniversario delle Fiamme gialle, celebrato, ovviamente anche a Fermo, alla presenza del prefetto Vincenza Filippi.
“Oggi, il risultato che perseguiamo – spiega il colonnello Regina – è quello di essere una forza di polizia economico-finanziaria in grado di rispondere prontamente ai cambiamenti della realtà nella quale quotidianamente operiamo, al servizio esclusivo dei cittadini onesti. Il Corpo, oltre ai tradizionali compiti di polizia tributaria, finalizzata principalmente all’individuazione dei soggetti completamente sconosciuti al fisco e ad ostacolare le forme di illegalità di maggior rilievo e pericolosità, ha tra gli obiettivi strategici anche il contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, per accertare le condotte che ostacolano il corretto utilizzo delle risorse messe a disposizione dallo Stato e dall’Europa, in un settore particolarmente strategico per il rilancio del Paese. Infatti, l’impiego corretto dei fondi pubblici consentirà una più veloce e piena ripresa dell’economia.
La costante azione del Corpo, grazie anche alla collaborazione con Istituzioni, Autorità ed Enti di gestione, oltre a raggiungere lo scopo di un minore esborso complessivo da parte dello Stato, come nel caso del contributo introdotto con il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, “Reddito di cittadinanza”, permette di ridurre ed in alcuni casi di eliminare gli sprechi di denaro pubblico, con il conseguente miglioramento della qualità di spesa e con positive ricadute per la collettività e per l’erario. Tutelare il bilancio pubblico vuol dire infatti non soltanto garantire l’interesse dello Stato con riferimento alle entrate derivanti dai tributi dovuti, ma anche assicurare che le risorse messe a disposizione siano correttamente impiegate per finalità sociali e per favorire le politiche di sviluppo necessarie al superamento della crisi economica, specie nella situazione emergenziale in atto.
È massima poi l’attenzione prestata alla criminalità economico-finanziaria, perché essa nel tempo ha radicalmente mutato e perfezionato gli strumenti con cui prova a contagiare il tessuto economico sano del Paese. Per questo, la Guardia di Finanza di Fermo ha svolto numerose ispezioni, allo scopo di individuare le mutevoli, possibili forme di infiltrazione.
Si tratta di un fenomeno complesso, che talvolta sostituisce forme di violenza fisica con atteggiamenti meno visibili e che utilizza sia lo strumento della corruzione, sia operazioni societarie e finanziarie finalizzate ad acquisire attività imprenditoriali apparentemente sane, utili per “mascherare” l’origine illecita delle risorse finanziarie, anche sfruttando le difficoltà economiche di alcuni imprenditori, determinate in alcuni casi dall’emergenza Covid.
In tale ambito, le attività, eseguite costantemente sulla base di una preventiva analisi, hanno portato allo sviluppo sempre maggiore di accertamenti patrimoniali, in applicazione della normativa antimafia, ed al monitoraggio di soggetti pericolosi, a cui sono seguite indagini che hanno dimostrato il loro coinvolgimento in numerosi reati, fiscali e penali comuni”.
Nei contesti descritti si inquadrano alcuni tra i principali servizi svolti da questo Comando Provinciale, la scoperta di 15 evasori totali (soggetti completamente sconosciuti al fisco), che hanno sottratto a tassazione circa 6 milioni di euro di imposte dirette ed omesso di versare Iva per 850.000 euro, la denuncia, per reati fiscali, di 12 responsabili, 44 persone, tra soci, amministratori o responsabili di società sottoposte a procedure fallimentari, sono stati denunciate alla magistratura a conclusione di indagini in materia di reati societari e fallimentari, per essersi rese responsabili della distrazione, dai patrimoni fallimentari, di circa 18 milioni di euro.
Nel comparto della tutela della spesa pubblica sono stati svolti 37 interventi e 16 deleghe d’indagine, sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria, che hanno portato ad accertare un danno erariale di oltre 2,5 milioni di euro, con la segnalazione di 10 responsabili di diverse violazioni per aver percepito indennità non dovute; una frode di 15.000 euro, in relazione ad un trattamento pensionistico non dovuto; 13 indebite fruizioni di prestazioni sociali agevolate, per un importo complessivo indebitamente percepito di 110.000 euro, 8 delle quali relative all’indebita percezione del Reddito di Cittadinanza.
Nel settore della lotta alla criminalità economica e organizzata sono stati profusi sforzi quotidiani per contrastare il contrabbando, il riciclaggio, l’usura, la contraffazione ed il traffico illegale di sostanze stupefacenti. La continua presenza sul territorio e le qualità investigative del personale hanno permesso di raggiungere significativi risultati, quali, tra gli altri, l’esecuzione di 88 interventi, anche con l’ausilio delle unità cinofile antidroga del Comando Provinciale, che hanno permesso di segnalare più di 60 soggetti per detenzione di sostanze illegali e di denunciare 23 persone (di cui 5 arrestate) per spaccio di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina, eroina, hashish e marijuana, e di sequestrare circa 32 Kg di droga pronta per essere immessa sul mercato e il sequestro di 117.000 prodotti contraffatti, con falsa indicazione del Made in Italy, o non sicuri, tra cui 18.000 Dispositivi di Protezione Individuale e 48.000 mascherine chirurgiche”.
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