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Fermo si Muove ha l’estate ‘nel cuore’: acquistati tre nuovi defibrillatori per le spiagge di Lido e Marina Palmense

FERMO - Il gruppo 'Fermo Si Muove' ha consegnato alla città i defibrillatori donati a supporto dell’iniziativa dell’amministrazione comunale 'Fermo la tua estate serena in spiaggia 2021'. L'assessore al turismo Annalisa Cerretani: "L'intenzione dell'amministrazione è di non fermarsi. Vorremmo una città defibrillata: partiremo dalle spiagge ma cercheremo di coprire quante più zone possibili".

 

di Leonardo Nevischi

Da oggi, i cuori dei fermani e quelli di tutti i turisti che affolleranno le spiagge di Lido di Fermo, Tre Archi, Lido San Tommaso e Marina Palmense saranno ancora più al sicuro. Questa mattina, infatti, il gruppo ‘Fermo Si Muove’ ha consegnato alla città i defibrillatori donati a supporto dell’iniziativa dell’amministrazione comunale ‘Fermo la tua estate serena in spiaggia 2021’. 

“Il nostro gruppo è da sempre attento alle varie problematiche della vita di ciascun individuo e partendo dalla semplice idea di voler rendere le spiagge più sicure abbiamo scelto di mettere a disposizione della città dei defibrillatori, perché se posizionati al posto giusto possono salvare delle vite – ha esordito l’avvocato Giovanni Lanciotti, fondatore del gruppo Fermo Si Muove e anche vice presidente regionale dell’Avis Marche -. Il gruppo si è subito attivato con una raccolta fondi: il nostro obiettivo era acquistare tre defibrillatori e non solo ci siamo riusciti, ma anzi stiamo lavorando per l’acquisto di un quarto”.

Riccardo Cipriani e Paolo Calcinaro

Come evidenziato in mondovisione lo scorso 12 giugno dal caso di Christian Eriksen in Danimarca – Finlandia, il problema degli arresti cardiaci è un problema assai rilevante ed una maggiore capillarizzazione di apparecchiature salvavita può rivelarsi fondamentale. “La presenza di defibrillatori all’interno del territorio è molto importante ed abbiamo deciso di renderla più omogenea – ha sottolineato Riccardo Cipriani, il responsabile della commissione sanità interna al gruppo Fm ‘Fermo Si Muove’ che si è occupato della raccolta fondi -. Aumentare il numero degli apparecchi presenti è vitale e pertanto abbiamo deciso di donarne tre al Comune di Fermo nelle zone a forte vocazione turistica come Lido Tre Archi, Lido di Fermo e Marina Palmense. A Lido ci sono già due defibrillatori posizionati nelle vicinanze dello chalet ‘Sombrero’ e dello stabilimento ‘Nove Nove’ e dunque abbiamo scelto di posizionarne un terzo in una posizione baricentrica e gli altri due distribuiti equamente distribuiti tra Tre Archi e Marina Palmense”.

“Abbiamo effettuato questa raccolta attraverso la piattaforma digitale GoFundMe – ha proseguito Cipriani -. Il meccanismo della donazione è stato semplice e trasparente: abbiamo raccolto 1850 mila euro, ai quali si sono aggiunte due donazioni di privati. La prima riguarda i fratelli Riposati, due imprenditori che hanno deciso di donare uno strumento in memoria di un genitore scomparso mesi fa, l’altra è una donazione fatta per un defibrillatore che al termine della stagione estiva verrà usata presso il centro sociale di San Michele”.

Ad entrare nel dettaglio dei tre strumenti donati attraverso la raccolta fondi è stato Andrea De Blasi, rappresentante del Bmm Instruments di Massignano: “Generalmente i defibrillatori si esprimono in tre variabili: efficacia della terapia, facilità di utilizzo e costo di gestione (tutti i defibrillatori hanno delle parti consumate che vanno sostituite anche se non utilizzato, come elettrodi e batterie). Questo defibrillatore è la sintesi di queste tre variabili: al livello di efficacia è in linea con i defibrillatori posti sulle ambulanze, è intuitivo anche da chi non ha fatto il corso blsd e come spese di gestione ha solamente delle piastre che si sostituiscono ogni 4 anni. Il defibrillatore è un’opportunità per salvare vite e non un oggetto da cui prendere le distanze per la paura di uccidere qualcuno – ha sentenziato De Blasi che poi ha proseguito spiegando come i defibrillatori non funzionino nel caso in cui non ci sia un effettivo arresto cardiaco -. I defibrillatori sono creati per fare un’analisi del ritmo cardiaco attraverso gli elettrodi e nel caso in cui non ci sia un reale arresto non abilitano l’erogazione, pertanto non c’è pericolo di uccidere nessuno. Per tale motivo il Senato sta discutendo un legge secondo la quale sarà possibile usare il defibrillatore, con l’ausilio in remoto di un operatore del 118, anche da chi non ha sostenuto un corso di abilitazione”.

I tre strumenti donati sono della linea ‘Physio control’ e sono tra i macchinari più all’avanguardia presenti sul mercato. La macchina in soli 5 secondi eseguirà un’analisi del ritmo cardiaco e durante il massaggio cardiaco che dovrà intervallarsi alle scosse elettriche darà informazioni dettagliate su come eseguire correttamente il massaggio con la giusta frequenza e la giusta compressione per la durata dei due minuti necessari. Inoltre è dotata di un volume automatico che nel momento della confusione generale aumenterà i propri decibel per permettere di essere ben udibile da chi sta eseguendo il massaggio cardiaco. Infine gli elettrodi dei macchinari donati possiedono degli elettrodi che possono essere usati sia in modalità adulto sia in modalità bambino per un uso pediatrico ed essendo compatibili con quelli presenti sull’ambulanza, all’arrivo dei soccorsi non si perderà tempo in quanto gli elettrodi rimarranno attaccati al petto e verrà staccato solo la spina che dal defibrillatore verrà attaccata direttamente sul macchinario presente sull’ambulanza. 

A seguire con attenzione tutta la spiegazione relativa alle istruzioni del funzionamento dei defibrillatori vi era anche un commosso sindaco Paolo Calcinaro che ha raccontato come un anno fa si sia trovato in una situazione in cui il defibrillatore sarebbe potuto essere fondamentale: “Ho visto morire una persona di fianco a me in uno chalet. A Porto San Giorgio quella sera non si sapeva dove fosse il più vicino e questo mi ha impressionato: penso sia fondamentale munirsi di una mappa generale per sapere quali siano i defibrillatori più vicini al posto in cui ci si trova. Quella sera l’intervento dei sanitari fu immediato e al nostro stesso tavolo vi era un’operatrice sanitaria, ma in assenza di loro o di un bagnino è fondamentale sensibilizzare tutti su un tema così importante che all’improvviso ci può vedere coinvolti in qualità di vittime o di soccorritori”.

La chiosa ed il ringraziamento finale sono spettati all’assessore al turismo Annalisa Cerretani che ha fortemente manifestato la “voglia dell’amministrazione di non fermarsi. Vorremmo una città defibrillata: partiremo dalle spiagge ma cercheremo di coprire quante più zone possibili”.

 

Andrea De Blasi

Cristiano Gasparretti, responsabile della Società Nazionale di Salvamento

Annalisa Cerretani

Il capogruppo di Fm Fermo Si Muove, Roberto Simoni, e il sindaco Paolo Calcinaro

Il consigliere comunale di Fm Fermo Si Muove, Massimo Ferroni, e il sindaco Paolo Calcinaro


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