Cna, il saluto di Silenzi: “Noi sempre al fianco delle imprese, ripartiamo insieme”

FERMO - L'ex presidente dell'associazione è intervenuto nel corso dell'assemblea provinciale: “Se vogliamo evitare un lento e inesorabile declino, dobbiamo essere in grado di rispondere alle nuove esigenze”

di Andrea Braconi (foto Simone Corazza)

“La Cna ha dato prova in ogni momento di essere al fianco delle imprese. E a Fermo i numeri dicono che la Cna è la più grande realtà associativa imprenditoriale”. Lo ha ribadito con forza Paolo Silenzi, ex presidente di un’associazione che nel 2017 è arrivata ad avere 1.677 associati imprenditori professionisti e 1.162 tra pensionati e cittadini. “Le azioni e la concretezza delle iniziative messe in campo dalla Presidenza in questi due mandati hanno consolidato il ruolo della Cna nella provincia di Fermo quale realtà che va ascoltata perché puntuale, propositiva e risolutiva e, per i numeri che rappresenta, molto capace a fare massa critica”. E poi il rapporto con le istituzioni locali, la questione organizzativa, il ruolo cruciale nella ricostruzione post sisma, gli importanti risultati raggiunti, le 6 sedi a disposizione, compresa quella di Porto Sant’Elpidio che a breve si trasferirà in Piazza Fratelli Cervi.

“Viviamo una crisi che implica trasformazioni strutturali e profonde, tali da far perdurare i loro effetti anche dopo il superamento dell’attuale ciclo economico negativo. I cambiamenti in atto ci hanno in parte imposto, e ci imporranno, di rivedere il modello organizzativo e l’identità stessa dell’associazione. Se vogliamo evitare un lento e inesorabile declino, dobbiamo essere in grado di rispondere alle nuove esigenze che arrivano dalle imprese, di contenere i costi, migliorare l’efficienza e sviluppare nuovi servizi, idonei allo sviluppo delle imprese e della loro capacità competitiva. Per fare tutto quello che ci attende, dobbiamo creare le condizioni di fattibilità. Per il sistema Cna Marche la condizione preliminare è data dalla nostra disponibilità, volontà e convinzione di poter aggregare le varie Cna in un’unica Cna delle Marche. Il tema di fare massa critica, nella sfida globale, è ormai un tema vecchio ma se negli anni passati era un tema di confronto quasi accademico, ora è un’urgenza, un’ovvietà e non certo solo per noi. Ma intanto pensiamo a noi, alla Cna. Fare massa critica, sembra un tema poco valoriale, direi banale, in realtà senza avere una serie di fattori nella nostra disponibilità certe scelte necessarie e non rinviabili non si possono fare”.

La chiamata, per Silenzi, è semplice: occorre ottimizzare, diversificare, investire e cambiare in profondità il modo di essere Cna nei prossimi lustri. “Possiamo ipotizzare che queste opzioni siano percorribili e con successo nei nostri territori in un’azione che ogni realtà intraprende? Direi che per molti motivi la risposta non è positiva e non solo e non tanto perché siamo realtà diverse più o meno articolate e strutturate, ma soprattutto perché in ogni realtà presa singolarmente non esiste massa critica sufficiente per realizzare quelle cose. Siamo pronti per entrare concretamente nella stagione dell’aggregazione, della costruzione di un sistema che diventa un sistema organizzato e strutturato su scala più idonea alle nuove sfide? La risposta è sì perché ne abbiamo parlato, ne abbiamo sviscerato i pro e i contro, siamo andati in profondità, abbiamo visto che tutti abbiamo un ruolo le specificità non si perdono, anzi si mettono a fattor comune. La Cna di Fermo è stata sempre favorevole alle aggregazioni, lo testimonia la sua storia, e lo è ancor più adesso che i tempi impongono cambiamenti necessari per essere utili alle imprese che rappresentiamo”.

Nelle sue conclusioni, Silenzi ha voluto porre l’accento su rappresentanza e intermediazione come necessità delle imprese del territorio, oltre che di un’aggregazione come cambiamento necessario per essere utili alle imprese del territorio. “Oggi approfondiamo la conoscenza e la tutela di valori importanti come quello dell’impresa dei giovani e del digitale. E’ ovvio che Cna si candida a seguire con professionalità questo importante progetto, mettendo a disposizione competenze specifiche e conoscenza delle imprese”.

“Non smetterò mai di ringraziare la Presidenza che mi ha supportato in questi anni – le ultime parole di Silenzi -, cosi come ringrazio il mio direttore Alessandro Migliore, com il quale ho condiviso gioie e dolori, una persona appassionata del proprio lavoro, inclusiva, dove alla parola io ha sempre preferito la parola noi, una persona che mi ha protetto e che ho protetto. Mi ha dato tanto, rendendomi una persona sicuramente migliore”.

A stimolare la mattinata ha pensato Gino Sabatini, presidente della Camera Commercio Marche, il quale parlando di Fermo ha affermato in maniera inequivocabile: “Da sempre si è contraddistinta per la sua fermanità. Poi il tempo cambia, cambiano anche le normative e anche il modo di ragionare”.

E una persona che secondo lo stesso Sabatini ha avuto il merito di modificare questo paradigma è stata Moira Canigola. “È stata una piacevole sorpresa e anche un modello in alcuni momenti. Si è lavorato su Fermo utilizzando la condivisione su una visione ed una strategia per il bene comune, che porta ad allargare gli orizzonti e a non restringere i perimetri, ragionando sui una filiera verticale. Lei lo ha saputo gestire al meglio, dandoci un esempio quando siamo stati a Roma con tutte le associazioni di categoria. Il presidente Acquaroli ha fatto come Canigola, ha visto le persone e capito quello che potevamo fare come sistema camerale”.

Il presidente è voluto tornare anche sull’assenza di un assessorato regionale per il Fermano. “Con Paolo e Alessandro ci telefonavamo spesso, loro chiedevano un assessorato per mantenere Fermo all’interno della Giunta regionale. Ma anche in quel caso abbiamo ragionato per il bene comune e per una visione strategica, così oggi abbiamo un onorevole in più ed un presidente di una commissione. Questo risultato ci ha dato la possibilità di avere più persone che lavorano nelle istituzioni per il territorio fermano, con dei ruoli ben precisi”.

Gino Sabatini

Nel ringraziare chi ha creduto nel progetto Camera unica, ponte di collegamento tra associazioni di categoria, Sabatini ha sciorinato alcuni dati riguardanti il nostro territorio. “Come contributi per il bando fiere nel biennio 2019-2020 su Fermo sono arrivati oltre 900.000 euro, mentre per il bando ambasciatori di qualità la cifra è stata di circa 480.000 euro. Per i bandi per lo sviluppo del sistema della piccola e micro impresa 150.000 euro, per il bando B2B 936.000 euro, con 170 imprese che hanno sviluppato una digitalizzazione su show room virtuali. L’emergenza sanitaria ci ha visto dare 530.000 a questo provincia, mentre per la valorizzazione del patrimonio culturale la cifra è stata di 250.000 euro. E il post Covid abbiamo scelto di aiutare la formazione, con 250.000 destinati all’Its presieduto da Andrea Santori. Abbiamo investito 5 milioni sui Confidi, ma non ci siamo fermati qui: tramite un’iniziativa con Cna abbiamo pensato di entrare in FidiPersona, finanziandolo con 120.000 euro”.

Infine, il saluto a Silenzi. “Il tuo è stato un bellissimo mandato e ritengo che la credibilità delle persone sia un valore aggiunto da mettere in campo. Noi come Camera di Commercio abbiamo puntato sulla credibilità del sistema Cna”.

Per Paolo Mariani, direttore generale del Confidi Uni.Co, il sistema economico nazionale e mondiale è cambiato radicalmente, con una velocità inimmaginabile. “Sono cambiate regole, condizioni, e regole di ingaggio. Parlare di digitalizzazione, internazionalizzazione, filiere e fare squadra è sicuramente importante, ma tradurre questo in azioni coordinate è molto più complesso, perché la territorialità ha un peso sia positivo che negativo. Noi abbiamo messo insieme le esperienze cooperative di associazioni di rappresentanza, cioè corpi intermedi, dei quali c’è estremo bisogno. Siamo andati in senso contrario, mettendo a fattor comune esperienze e culture anche diverse e oggi siamo una cooperativa tra le più grandi in Italia, la quarta in assoluto, con 53.000 imprese socie e operante in 3 regioni”.

Di grande interesse la sua analisi sul modello regionale. “Nelle Marche c’è stata una desertificazione bancaria, che però Fermo non ha avuto perché qui c’è una banca importante della quale siamo a fianco, facilitando un dialogo e portando avanti istanze. Anche con la Regione cerchiamo di lavorare in questo senso, al punto che la legge 13/2020 ha avuto un effetto impressionante: Banca d’Italia l’ha considerata una delle poche leggi intelligenti, che ha generato leve importanti”.

Paolo Calcinaro

Nato il primo luglio del 2018, Uni.Co è stato fondato da Cna, Confartigianato e Confindustria. “Oggi dentro c’è anche Confcommercio – sottolinea con orgoglio Mariani -. Il capitale sociale di Fermo è di 4.845 soci e nei loro confronti sono stati versati soldi per 4.400.000 euro. Uni.Co ha erogato 2.364 pratiche, stimolando a piccole imprese 63 milioni di finanziamenti bancari, molti dei quali di Carifermo: per il mondo dell’artigianato sono state 1.392 (per 32 milioni), per il commercio 566 (14 milioni) e per l’industria 302 (12,5 milioni)”.

La leva generata nella direzione di Fermo tramite la legge 13, che mi auguro venga rifinanziata, ha visto 336 operazioni, con finanziamenti presentati per 21.782.000 euro ed una stima di contributi impegnati per oltre 2,8 milioni. E grazie a questo gioco di squadra possiamo provare a vincerla questa sfida, ma è necessario che questo Paese inverta la tendenza: va bene innervare il tessuto di giovani non rendendoli però dei poveri precari ma cercando di dare loro la possibilità di costruirsi una vita. Uni.Co associa il fare economia con i valori che hanno ispirato le associazioni di rappresentanza quando sono nate. Quindi, non lasciamo macerie e desertificazione, ma proviamo a lasciare qualcosa di positivo”.

“Ringrazio le artigiane e gli artigiani presenti, che hanno sacrificato una mattinata di lavoro – ha concluso il direttore Alessandro Migliore -. La Cna è la loro, noi siamo al servizio. Si respira uno spirito di condivisione, con il quale si ottengono i risultati, mentre con altro si perde solo tempo. Ringrazio scuole e università presenti, perché i giovani sono nella formazione. Le altre associazioni e le forze sociali presenti sono il segno della condivisione massima della fermanità che dialoga. Ringrazio il sistema Cna regionale e nazionale, come ringrazio i colleghi oggi al lavoro: senza di loro io non posso fare niente. Il nostro lavoro è fatto di impegno, sacrificio e ascolto e il problema ce l’ha chi giudica le piccole imprese un problema: nel passato recente l’associazionismo è stato denigrato, ma negli ultimi 16 mesi abbiamo visto come è stare soli. Ma stare soli non conviene a nessuno, mentre stare insieme porta risultati”.

Migliore, visibilmente emozionato, ha voluto leggere un messaggio indirizzato a Silenzi. “E’ un giorno emozionante soprattutto perché oggi salutiamo la fine dei due mandati del presidente Paolo Silenzi. Ringrazio il presidente per tutto quello che ha dato alla Cna e al sottoscritto. Come dico sempre siamo cresciuti insieme nel vero senso della parola, anche sbagliando molte volte, ma sempre assumendocene tutte le responsabilità. Lo ringrazio per essersi sentito dal primo giorno parte attiva di questa Cna e avergli dato il giusto valore e la giusta importanza nel raggiungimento degli obiettivi. Lo ringrazio per il bellissimo rapporto instaurato, non è facile gestire i nostri ruoli, con l’amicizia lo si fa molto meglio. E’ evidente a tutti la crescita di Paolo, sotto ogni punto di vista. Sono queste le persone di cui la Cna ha bisogno ed è ovvio che faremo del tutto affinché continui ad essere vicino alla Cna di Fermo ed io farò del tutto per essergli vicino continuando questa operazione di crescita reciproca e condivisa. Come lui stesso ha detto sarà sempre vicino alla Cna e noi sappiamo che questo è importante soprattutto per l’affiancamento della nuova squadra che presenteremo nella parte privata, capitanata da un’altra persona di notevole spessore e senso di responsabilità. Lo ringrazio per questi 8 anni pienamente vissuti con successi e sconfitte, con gioie e dolori, con molto sacrificio e spirito d’iniziativa. Ci aspettano ancora anni pieni, anni in cui continueremo il nostro lavoro mettendoci a disposizione del sistema per rappresentarlo al meglio. Sò della tua soddisfazione per le nuove disponibilità che abbiamo incontrato, alla tua unisco la mia soddisfazione, il mio ringraziamento personale e l’augurio ai nuovi dirigenti di buon lavoro. A te caro Paolo aspettano un futuro anni importanti in cui saprai sicuramente continuare a dimostrare a tutti la bella persona che sei. Grazie Paolo”.

I SALUTI

Il vice prefetto vicario Alessandra de Notari Stefani di Vastogirardi ha portato il saluto del prefetto Vincenza Filippi, evidenziando come Cna rappresenti una parte importante dell’economia italiana, quello delle piccole e medie imprese. “Saremo al vostro fianco per cercare di supportarvi in tutti i modi, siamo disponibili a capire le criticità e a vedere se insieme a tutte le altre istituzioni possiamo dare una mano al Fermano per riagganciare la sua crescita”.

All’interno di un teatro che rappresenta anche “un motore dell’economia della città capoluogo”, il sindaco Paolo Calcinaro ha parlato di un piccolo ma concreto segno di ripartenza. “Solo uniti possiamo cercare di superare questa fase difficile. Come Amministrazione abbiamo cercato di dare bonus economici diretti a quelle imprese più toccate dai lockdown, e anche indiretti come l’abbassamento della Tari. E qualcosa di significativo faremo quest’anno, con un bando di circa 20.000 euro per chi tornerà ad investire, toccando almeno una cinquantina di realtà. Un ringraziamento va a Paolo Silenzi, che è stata una persona su cui contare in questi anni”.

Per Mauro Lucentini, deputato della Lega, Silenzi è sempre stato una voce critica e costruttiva sull’operato della politica. “Ci sprona continuamente dando suggerimenti non banali, è una persona di spessore. Con Cna ci siamo seduti più volte da quando ho ricoperto la carica di consigliere regionale prima e da parlamentare poi diverse volte: questa è una terra che ha dato molto alla regione Marche e all’Italia, una terra che in passato ha ricevuto molto poco. Dobbiamo coadiuvarci e non dimenticare che i temi sul tavolo sono ripartenza, digitalizzazione e giovani.- Ho presentato un ordine del giorno sulla decontribuzione del 30% per le imprese e ho anche apprezzato la battaglia che Verducci sta facendo sulla Melania. Questa crisi ci obbliga a riorganizzarci velocemente, non abbiamo più tempo per perdere tempo. Stanno arrivando investitori molto importanti e noi dobbiamo fare la nostra parte”.

Senatore Francesco Verducci che, nel prendere la parola, ha voluto ribadire come il Fermano sia un territorio che ha nella sua mentalità la capacità di saper fare e del sapersi mettere al servizio degli altri. “Cna non è solamente un’associazione che raggruppa le istanze legittime di artigiani e imprenditori, ma ha qualcosa in più – ha precisato il parlamentare del Partito Democratico -: è fondata su valori molto forti, quelli scritti nella Costituzione, e che fanno la differenza nei momenti di crisi, compresa la responsabilità sociale. Stare qui oggi è fare i conti con le esigenze di realtà produttive che hanno fatto grande il nostro territorio e il nostro Paese. Questo anno e mezzo che abbiamo alle spalle ci consegna una grande crisi economica e sociale che non abbiamo ancora vinto. Non ha colpito tutti alla stessa maniera, coloro che fanno manifattura hanno subito più duramente gli effetti. Ma l’interlocuzione tra Cna e politica serve proprio per vincere questa sfida strutturalmente: lo faremo costruendo un nuovo modello di sviluppo e se al centro sapremo mettere manifattura e artigianato. Da sempre ho seguito la capacità di Alessandro Migliore di saper interloquire con il territorio e ho conosciuto Paolo Silenzi da presidente: voglio dire che questa squadra che hanno costruito è fondamentale e non finisce qui il suo lavoro, crescerà e sarà ancora più forte. Ricordo l’iniziativa fatta insieme in Senato per porre la questione calzaturiero come grande questione nazionale, che ci ha portato ad ottenere il riconoscimento del Distretto”.

Non poteva (e non voleva) mancare Moira Canigola, presidente di quella Provincia che tanto si è spesa a favore del tessuto economico territoriale. “Voglio ringraziare Paolo – ha detto – per il lavoro svolto all’interno del Tavolo di sviluppo e competitività, dove il confronto non è mai mancato, un confronto leale costruttivo e franco. Paolo ha saputo ascoltare, leggere e fare sintesi, con uno sguardo verso il futuro. Da soli non si fa nulla e quindi la sua bravura è stata quella di fare squadra, di avere un gruppo che ha saputo portare avanti le idee di un’associazione così importante per il nostro territorio, presente in tutti i settori economici. Un in bocca al lupo non posso che farlo a Tomassini, perché raccoglie un’eredità importante ma sono sicura che riuscirà a fare altrettanto bene”.

Ultimo saluto quello della Carifermo, rappresentata dal direttore generale Ermanno Traini. “Ripartire sarà possibile perché abbiamo lavorato bene insieme in questo anno, facendo arrivare risorse importanti, oltre 600 milioni di euro, con 240 erogati. Oggi il segnale positivo è che gran parte delle moratorie sono state riattivate. C’è una banca locale che è un vanto per il Fermano, pronta ad investire il proprio patrimonio e la propria liquidità. E abbiamo un territorio che esprime una crescita importante nella raccolta, con imprenditori pronti ad investire in tecnologia, formazione ed internazionalizzazione. E noi ci siamo. È in atto anche un importante cambio generazionale all’interno dell’istituto, con molti giovani che arrivano da altre realtà finanziare e vogliono rientrare per poter recitare la loro parte, con una banca locale pronta per la sfida al futuro”.


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