“La regione annuncia che stanzierà 25 milioni di euro per la difesa della costa, individuando cinque macro aree su cui intervenire, dichiarando che si tratta di una integrazione a ciò che è stato già finanziato nel 2018 grazie a fondi propri e all’inserimento del progetto elpidiense nella piattaforma RenDIS. Inoltre, i finanziamenti per i piccoli interventi, che dichiara Aguzzi, da leggersi come ‘ripascimento’ o ‘movimentazione dei materiali ghiaiosi’ sono programmati di default dai tecnici della regione e ogni anno li ottengono tutti i comuni costieri.
In materia di difesa della costa la regione procede per annunci: lo stanziamento dichiarato attualmente non c’è, deve essere ottenuto dal Ministero e dalla progettazione Pnrr e i tempi non sono brevi e il rischio che la messa in sicurezza della costa non avvenga entro il mandato esiste”. E’ il monito del circolo Pd di Porto Sant’Elpidio, con la capogruppo in Consiglio comunale, Annalinda Pasquali, che incalza: “Riguardo ai fondi Pnrr è necessaria una progettazione che deve essere indirizzata prima a Roma poi a Bruxelles, la cui risposta ci sarà nel 2022, se tutto filerà liscio, cui dovrà seguire la concertazione e con le amministrazioni locali. Nel frattempo i Comuni che hanno progetti esecutivi, come Porto Sant’Elpidio, non compaiono neppure in lista di attesa. Non ne facciamo una questione di competizione tra Comuni, perché la difesa della costa è una necessità diffusa e un diritto di tutti i Comuni costieri, ma l’impressione è che la giunta regionale proceda per spot senza fare il punto su quanto è in corso”.
“E il consigliere regionale Putzu, che tante promesse ha fatto ai cittadini e agli operatori balneari, cosa sta facendo per la nostra città? Ci spieghi come la giunta regionale intende proteggere la costa del nostro paese senza aggiungere altre risorse a quelle ‘storiche’ già ottenute, perché da quanto si legge dalle dichiarazioni di Aguzzi a mezzo stampa, la Giunta Acquaroli non farà nulla di più rispetto a quanto già fatto da Ceriscioli per la difesa della costa di Porto Sant’Elpidio. Ma questo – l’affondo dei dem – era già stato preannunciato tra le righe da Marcotulli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio comunale di Porto Sant’Elpidio: dopo il pressing fatto all’amministrazione comunale sulla difesa della costa e a favore delle scogliere emerse da parte del suo gruppo politico, ha cominciato a sollevare dubbi sul progetto della Politecnica, sulla sua efficacia. Il modus operandi è chiaro: temporeggiare; si critica il passato, si critica la progettazione presente, si chiede all’amministrazione di rivedere il progetto per rallentare l’opera e far sì che tutto resti immobile, perché nella visione della regione Porto Sant’Elpidio non è e non sarà tra i Comuni beneficiari di nuovi finanziamenti. E ci auguriamo di sbagliare. Aggiungiamo maliziosamente, che forse i Fratelli d’Italia sono preoccupati che l’amministrazione elpidiense raggiunga il suo obiettivo politico, cioè la difesa della costa, sospendendo azioni risolutive. Ci auguriamo anche che l’assenza di finanziamenti per Porto Sant’Elpidio da parte della nuova Giunta regionale non sia una questione politica anche se, guardando alle macroaree individuate il sospetto lo abbiamo: per la richiesta di finanziamenti ci sono Fano, la città di Aguzzi, Porto Potenza Picena la città di Acquaroli, Pedaso e San Benedetto governati dalla Destra.
Infine, auspichiamo che le ‘macroaree’ rientrino in un’analisi complessiva di difesa di tutta la costa marchigiana e non siano interventi circoscritti e limitati al perimetro amministrativo dei Comuni dove l’intervento è programmato, perché sappiamo quanto gli elementi rigidi in mare influenzino la linea della costa stessa e Porto Sant’Elpidio che è tra due porti e tra due città con le scogliere emerse ne subisce le conseguenze”.
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