A Sarnano riecco FuoriMano: il festival dedicato alla provincia e alla marginalità. Dal 28 luglio al 7 agosto si terrà la seconda edizione di FuoriMano Festival, la rassegna culturale ideata nel 2020 da un gruppo di giovani sarnanesi interessati a raccontare le storie di provincia.
“L’anno scorso gli appuntamenti erano legati alla provincia intesa come territorio, ma, in questa seconda edizione Fuorimano allarga i suoi orizzonti – spiegano gli organizzatori dell’Aps Circolo di Piazza Alta – perché la provincia non è solo un’indicazione geografica, è una connotazione, è un velo che tende ad appiattire tutto ciò che è fuori dai centri nevralgici. La provincia non è solo un luogo, è una dimensione esistenziale densa di conflitti. La provincia è un confine, un margine, ma è anche un contenitore che abbraccia l’intero Paese e, in fondo, l’intera società. Così, serata dopo serata, tra musica, teatro, letteratura e cinema, insieme ai nostri ospiti porteremo avanti una riflessione che tocca tutti questi aspetti: raccontare vicende rimaste ai margini della geografia, della storia, della società”.
FuoriMano Festival è organizzato con il patrocinio e il contributo del Comune di Sarnano che fin dal primo anno ha accolto l’iniziativa con entusiasmo. “Questo festival nasce da una buona intuizione e dall’impegno di un gruppo di giovani sarnanesi che da anni lavora con passione per arricchire la vita culturale del nostro territorio – ha commentato Stefano Censori, assessore alla Cultura del Comune di Sarnano – Dopo la riuscita edizione dell’anno scorso, siamo lieti che FuoriMano abbia un seguito con appuntamenti di grande qualità: si tratta di un’iniziativa su cui investiremo anche per i prossimi anni”.
Il 28 luglio alle 21.15 in Piazza Alta ci sarà Tiziana Foschi protagonista dello spettacolo teatrale Antigoni dei Sibillini, accompagnata dal pianista Samuele Giacomozzi. Il recital, tratto dalle opere di Filippo Ieranò, scritto e diretto da Francesco Facciolli, parte dal mito classico per testimoniare le storie di quanti, nelle zone dei Sibillini, con coraggio e senso di giustizia, tra l’8 settembre del ’43 e il giugno del ’44 decisero di trasgredire il divieto dei nazifascisti di prestare soccorso ai prigionieri alleati e agli ebrei in fuga dai campi di concentramento. Una storia ai margini della Storia, un episodio di provincia che non trova spazio nelle grandi celebrazioni, ma si inserisce in quella rete di fili sottili ma robusti che hanno costruito la trama della democrazia del nostro Paese e dell’intera Europa.
Il 1 agosto alle 18,30 in Piazza Alta si esibirà il trio composto dalla cantante Serena Abrami, la scrittrice Lucia Tancredi e la violoncellista Monica Del Carpio con lo spettacolo Ogni donna è paesaggio. Un dialogo di parole, canto e suoni attorno al femminile, con un’attenzione particolare al nostro contesto territoriale. Le poesie composte dalla Tancredi, si intrecciano alle canzoni, eseguite con chitarra acustica, synth, loop station e violoncello. Alcuni brani fanno parte del repertorio inedito di Serena Abrami, altri sono omaggi a Sinead O’ Connor, Pj Harvey e Bjork, altri ancora sono rivisitazioni di brani popolari marchigiani.
Il 5 agosto alle 21.15 in Piazza Perfetti è il turno del regista marchigiano Giordano Viozzi e vedremo insieme il suo film documentario L’ultima partita di Pasolini, andato in onda anche su Sky Arte. Il 14 settembre 1975 a San Benedetto del Tronto Pier Paolo Pasolini giocò la sua ultima partita di calcio. Un’episodio che si dipana tra b-movie, lungomare cementificati, nuclei armati delle Brigate Rosse e un onnipresente senso di sconfitta che aleggia sul protagonista, sulla città e sulla nazione intera. Il film prende spunto da quell’iconica partita e dalla passione per il calcio dell’intellettuale friulano per arrivare a toccare i profondi cambiamenti della provincia e della società italiane a partire dalla seconda metà degli anni Settanta, che si rispecchiano nelle profezie pasoliniane sulla trasformazione socio-antropologica della nazione avvenuta dal boom economico in poi.
Il 7 agosto alle 21.15 ci sarà lo scrittore Daniele Mencarelli che, in un dialogo con Andrea Donaera, presenterà il suo romanzo Tutto chiede salvezza, vincitore del Premio Strega Giovani 2020. Una storia che si insinua in una piega della società attraversando un margine spesso dimenticato oltre il quale nessuno vuole guardare: i reparti psichiatrici, dove brilla un’umanità creaturale che Mencarelli sa raccontare con una delicatezza e una potenza uniche.
Infine, sempre il 7 agosto, ci sarà la premiazione del vincitore del “Premio FuoriMano – Comune di Sarnano”, il concorso per racconti brevi sul tema della provincia lanciato lo scorso gennaio da APS Circolo di Piazza Alta con il Comune di Sarnano. Al concorso hanno partecipato 142 scrittori esordienti. I racconti sono stati esaminati prima da una Giuria Tecnica che ha già selezionato la cinquina di finalisti poi valutati da una Giuria di Qualità composta da Daniele Mencarelli, insieme a Riccardo Frolloni, Lucia Tancredi, Andrea Donaera e Chiara Gandolfi.
La serata dal 28 luglio e del 1 agosto prevedono un biglietto di ingresso che può essere acquistato sulla piattaforma Live Ticket, mentre gli altri eventi sono gratuiti e prenotabili su Eventbrite a partire da 15 giorni prima.
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