Barca a vela di 18 metri incagliata all’ingresso del porto. Arrivano gli ormeggiatori per liberarla dalla sabbia

Una gita in barca fino al Conero, partenza di buona mattina e rientro al porto in tarda serata. Qui l’inconveniente. Il natante a vela, lungo 18 metri, si incaglia all’ingresso dell’approdo complice anche la bassa marea. C’è voluto l’intervento degli ormeggiatori del Marina per disincagliare la barca con dieci persone a bordo e due di equipaggio. Un’operazione peraltro non semplice e che ha richiesto del tempo prima di arrivare a “sbloccare” l’imbarcazione dalla sabbia e consentire al timoniere di raggiungere l’ormeggio.

Il fatto è accaduto ieri notte riportando ancora una volta in primo piano il tema del dragaggio in un’area che purtroppo da anni paga lo scotto di frequenti e costanti insabbiamenti. Tali da determinare disagi ai diportisti e agli operatori ittici della vicina banchina in uscita o al rientro in porto. Fortunatamente le buone condizioni meteo ed un mare calmo hanno finito solo per prolungare di un’ora la tanto attesa gita.

Neanche le attenzioni e l’esperienza di lunga data del diportista al timone della barca a vela, con un pescaggio limitato, hanno potuto evitare questa volta l’incagliamento in notturna. Episodio che, come detto, ripropone il tema del dragaggio per il quale sono stati spesi circa 450mila euro di fondi pubblici con l’obiettivo di ripristinare un fondale idoneo a garantire il transito in sicurezza dei natanti già presenti nel porto sangiorgese ma, in prospettiva, per intercettare anche i grandi yacht, come auspicato dal presidente del Marina, Renato Marconi.

La prua del natante incagliato