Sere d’Estate: Andrea Purgatori protagonista a Petritoli (INTERVISTA)

PETRITOLI - Presenta la serata Daniela De Carolis, Presidente del Comitato Biblioteca del Comune di Petritoli e dell'Associazione Sapere AudeNella. Con lei anche Massimiliano Colombi, sociologo e professore universitario

Torna a Petritoli, lunedì 2 agosto alle ore 21:15, presso Orto ex Asilo l’appuntamento con la rassegna Sere d’Estate. Il giornalista Andrea Purgatori dialogherà con Massimiliano Colombi, sociologo e professore universitario. Presenta la serata Daniela De Carolis, Presidente del Comitato Biblioteca del Comune di Petritoli e dell’Associazione Sapere Aude. Con lei anche Massimiliano Colombi, sociologo e professore universitario ripercorrerà le principali inchieste del giornalista dal punto di vista sociale a sostegno della verità giuridica, inoltre verrà affrontato il delicatissimo momento storico dovuto al Covid 19 e alle possibilità di ripresa grazie ai fondi europei per il Recovery Plan Italia.

Andrea Purgatori nasce a Roma l’1 febbraio del 1953. Salito agli onori delle cronache spesso durante la pandemia da Covid-19 per le opinioni forti ma sempre comunicate con uno stile oratorio pacato, Andrea Purgatori è un giornalista, conduttore televisivo e sceneggiatore italiano che nel corso della propria carriera ha preso posizioni decise nella denuncia di scandali e soprusi. Scopriamo di più sulla sua carriera, senza dimenticare di approfondire anche gli aspetti più privati della sua vita. Da giovane dimostra una notevole attitudine per l’arte oratoria e per quella della scrittura: intraprende perciò un percorso di studi che gli consente di approfondire le proprie passioni. Sceglie di dedicarsi il prima possibile alla scrittura di articoli, tanto da conseguire il titolo di giornalista professionista a soli ventuno anni. La voglia di formarsi e rimanere sempre ad alti livelli lo porta nel 1980 a conseguire con successo il Master of Science L’attività professionale di Andrea Purgatori inizia prevalentemente come inviato del Corriere della Sera. Al più prestigioso quotidiano italiano rimane legato per quasi un quarto di secolo, dal 1976 fino al 2000. Nell’ambito di questa fruttuosa collaborazione Purgatori si fa presto conoscere dai colleghi e in parte dai lettori, per le diverse inchieste che portano alla luce casi scottanti. Il periodo in cui il giovane Purgatori inizia a farsi un nome nel mondo del giornalismo coincide con i cosiddetti anni di piombo: il giornalista segue la strage di Ustica e altri fatti scioccanti per l’opinione pubblica; tra questi anche il rapimento di Aldo Moro.

L’allerta per il terrorismo, sia sul territorio italiano sia a livello internazionale, è molto forte ed è proprio su questo tema che i reportage di Andrea Purgatori si concentrano. All’interno dei propri approfondimenti svela i retroscena di alcuni delitti a opera della mafia; vi si concentra fino alla cattura del boss di Cosa Nostra, Totò Riina, che avviene nel 1993.
Sul piano dei conflitti internazionali segue da vicino gli avvenimenti delle varie guerre tra Iran e Iraq negli anni Ottanta, così come la guerra del Golfo del 1991 e le tante rivolte che incendiano le tensioni sociali in Tunisia e Algeria. Da giovane dimostra una notevole attitudine per l’arte oratoria e per quella della scrittura: intraprende perciò un percorso di studi che gli consente di approfondire le proprie passioni. Sceglie di dedicarsi il prima possibile alla scrittura di articoli, tanto da conseguire il titolo di giornalista professionista a soli ventuno anni. La voglia di formarsi e rimanere sempre ad alti livelli lo porta nel 1980 a conseguire con successo il Master of Science in Journalism della Columbia University di New York. Parallelamente all’attività giornalistica, Andrea Purgatori avverte la voglia di dedicarsi alla scrittura televisiva e cinematografica. Già nel 1987 prende parte attiva al soggetto e alla sceneggiatura dell’opera Spettri, film horror nel quale appare anche in veste di attore. Il suo legame personale con Corrado Guzzanti lo porta a diverse collaborazioni professionali, tra cui quella nel 2002 al programma televisivo satirico Il caso Scafroglia; qui Purgatori interpreta la voce fuori campo che dialoga con il comico romano.

Quattro anni più tardi, Guzzanti lo vuole nel film Fascisti su Marte; qui Andrea Purgatori è il Camerata Fecchia. I suoi rapporti con gli esponenti più importanti della comicità italiana si mantengono sempre ottimi, tanto che figura tra gli autori del programma televisivo di Antonio Albanese Non c’è problema, in onda sui Rai Tre nei primi anni Duemila.
A partire dal 2017 Andrea Purgatori è autore e conduttore su La7 del programma Atlantide, contenitore culturale molto apprezzato dalla critica, grazie al quale si aggiudica il Premio Flaiano 2019. Da sempre molto impegnato per quello in cui crede, a partire dal maggio del 2014 fino al giugno del 2020, Andrea Purgatori riveste la carica di presidente di Greenpeace Italia.  In carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti: nel 2020 ha ricevuto il Premio Giustolisi per il giornalismo d’inchiesta.


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