di Giorgio Fedeli
“E’ una situazione davvero complicata. Stiamo facendo del tutto per rendere la situazione meno difficile di quanto sia”. Il sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira, è arrivato in stazione non appena gli è stato comunicato che due treni, direzione nord, sono stati fatti fermare a Porto San Giorgio a causa degli incendi che sono divampati a Castelfidardo. Una situazione davvero complessa, quella che il primo cittadino si è trovato ad affrontare. Sì perché due treni significa circa 800 passeggeri fermi in stazione. E non si sa fino a quando. Intorno alle 23 sono stati mobilitati pullman per trasportare i passeggeri fino alla loro destinazione. In stazione il prefetto Vincenza Filippi, il questore Rosa Romano e il tenente dei Carabinieri, Oskar Luciani.
I vigili del fuoco, anche quelli di Fermo in ausilio ai colleghi del Maceratese e dell’Anconetano, sono infatti al lavoro dalle ore 12 circa di oggi per un vasto incendio di sterpaglie e vegetazione che ha coinvolto i comuni di di Castelfidardo e Porto Recanati lungo le sponde del fiume Musone. È stato disposto l’evacuazione del campeggio Numana Blu. Sul posto sei squadre di vigili del fuoco Canadair ed elicottero. Alle 20 sempre i vigili del fuoco hanno comunicato che “è ancora chiusa la linea ferroviaria, e si sta procedendo allo spegnimento lungo la massicciata con elicottero Aib regionale e con squadre di vigili del fuoco a terra”.
Tornando a Porto San Giorgio: “Abbiamo trovato un alloggio in una struttura alberghiera per una donna incinta. Ma la situazione resta complicatissima” afferma il primo cittadino in stazione insieme al consulente della Protezione civile della Prefettura, Francesco Lusek.
Sì perché in stazione sono presenti, con la macchina dell’emergenza, i volontari della Protezione civile insieme alla croce Rossa Italiana di Fermo e alla Croce azzurra di Porto San Giorgio. Le operazione di assistenza ai passeggeri sono coordinate dalla Prefettura di Fermo e dalla Sala operativa della Regione. Presenti anche le forze dell’ordine con la Polizia di Stato della Questura di Fermo, i Carabinieri e la Guardia di Finanza. Sul posto anche la Polizia Locale. In campo anche i privati, come ad esempio il supermercato Oasi di Porto San Giorgio che ha messo a disposizione i generi di prima necessità per i passeggeri fatti scendere dai treni e riversatisi in stazione. Giovani e meno giovani, che con il passare delle ore (i treni sono stati fermati nella prima serata di oggi) iniziano comprensibilmente a farsi delle domande, a borbottare, a spazientirsi. Ma la situazione, con la comprensione di tutti, resta comunque relativamente tranquilla perché tutti, appunto, sanno che il blocco dei treni è dettato da cause di forza maggiore, ossia gli incendi appunto. Dunque questioni di sicurezza. Ma non è facile, ovviamente, far digerire il blocco ai passeggeri, molti dei quali in rientro verso nord per l’inizio della settimana di lavoro.
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