di Sandro Renzi
Il quarto polo che prenderà parte alle prossime elezioni amministrative, almeno sulla carta, muove i primi passi. Ieri sera allo stesso tavolo si sono ritrovati un paio di esponenti del Pd, di Italia Viva, e altri militante dell’area di centrosinistra. Ma il progetto, al quale sta lavorando tra gli altri anche l’ex vicesindaco della giunta Amici, Giancarlo Fermani, è aperto “a tutti coloro che sono mossi da buona volontà”. Insomma un contenitore che, andando ad aggiungersi al centrodestra, al centrosinistra e a una possibile formazione che risponderebbe al nome dell’ex assessore Valerio Vesprini, destinata a raccogliere buona parte del tessuto civico, non guarda tanto ai simboli di partito e tantomeno alle provenienze o ai passati politici di chi vi aderirà, ma in primis alle persone che decideranno di farne parte.
Da cosa nasce questa iniziativa?
“Vogliamo far ripartire la nostra città. Abbiamo di fronte sfide importanti nei prossimi anni che richiedono esperienza e professionalità –spiega Fermani- il nostro è un progetto politico a tutti gli effetti”.
Ma come si concretizzerà a ridosso delle elezioni?
“Attraverso delle liste civiche –prosegue Fermani- sia ben chiaro però, il civismo è altra cosa rispetto a quelle che ci proponiamo di fare”.
Ovvero?
“Al primo posto ci sono gli interessi della città. Poco importa se li possono portare avanti uomini e donne che provengono dal centrodestra o dal centrosinistra. Siamo lontani da questa distinzione prettamente partitica. Purché siano tutti capaci di amministrare la cosa pubblica che richiede molta attenzione. Non ci interessano provenienze o radici”.
A che punto siete del percorso?
“Abbiamo fatto un primo incontro per definire i contorni di questo contenitore, per scambiarci idee, per ribadire che prima di tutto dobbiamo pensare al futuro di Porto San Giorgio. Andrà tutto in porto? Vedremo, Mi auguro ovviamente che siano tanti a condividere questa iniziativa”.
Ma rispetto all’attuale Amministrazione Loira come vi ponete?
“Non siamo contro nessuno, tanto meno contro questa giunta –rimarca l’ex vicesindaco- non critichiamo Loira ma guardiamo solo al futuro ed ai programmi che dovranno garantire una ripresa della nostra città”.
Accanto a Lei potrebbero figurare altri volti noti della politica locale. Come risponde all’accusa di chi lamenta che questo è un modo per garantire la sopravvivenza di personaggi che da anni gravitano nell’agone politico sangiorgese?
“Personalmente, ad esempio, sono uscito dall’Udc oltre un anno fa non ritrovandomi più nelle scelte delle direzione regionale. Ma sono 15 anni che non faccio più politica attiva in città. Mi interesso del territorio e di altri aspetti. Ora se vogliamo fare a meno di valori come esperienza, impegno e passione, liberi di farlo. Ma credo che siano principi fondamentali per chi intende impegnarsi in politica, a prescindere dagli incarichi o dai ruoli ricoperti”.
Non conta quindi il dato anagrafico
“Contano i curricula su cui dovremo fare le scelte anche nella composizione di una giunta. Chi si farebbe operare da una persona che ha terminato il suo percorso di studi all’asilo? Ebbene lo stesso principio deve valere per chi amministra un ente. La capacità amministrativa va valutata. Questo progetto nasce dall’incontro di un gruppo di amici. Stiamo ragionando sugli obiettivi e poi si vedrà”.
Nei giorni scorsi erano emerse indiscrezioni sui partecipanti a questo incontro. Nomi che giravano nelle piazze e nei social ed indicati come potenziali invitati. Alcuni hanno chiarito subito la loro posizione. Così il consigliere comunale di Psg a sinistra, Renato Bisonni, che ha dichiarato di non essere a conoscenza della riunione e di non aver parteciopato. Lo stesso per l’ex vicesindaco Paolo Signore che avrebbe detto di non essere stato invitato né di far parte di questo quarto polo. Prende le distanze pure l’ex assessore all’urbanistica, Massimo Silvestrini. “Sono fuori da ogni ambito politico e non ho intenzione di fare parte di alcuna formazione o gruppo”. Stesso ritornello per il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Catalini. “Non ne so niente”.
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