di Marco Raccichini
A quasi 25 anni dall’ultima rassegna di street art e hip-hop culture organizzata ai maxi-parcheggi di Fermo, viene proposta una nuova iniziativa nella medesima sede in cui i protagonisti sono stati 12 artisti che hanno realizzato circa 30 metri di murales con a tema la parità di genere e l’ ambiente.
L’iniziativa denominata Fum – “Fermo Urban Museum” – nasce dalla sinergia e collaborazione di Andrea Marsili, della cooperativa Turismarche, con il Comune di Fermo, l’ assessorato alle politiche giovanili e Costa Klan Production.
Gli artisti, armati di pennelli e bombolette spay, hanno realizzato con stile e dedizione delle magnifiche opere che hanno ridato vita a spazi di grigio.
I loro nomi sono Frajambo, Baz, Senek, Urka, Ciko, The visual groove, Drust, Sdolz, Pina, File, Cristian Sonda e David Panico. L’evento appena conclusosi, finanziato su bando regionale e cofinanziato dal Comune, non sarà un evento isolato, ma ne verranno organizzati altri analoghi, oltre all’ organizzazione di laboratori artistici teorico-pratici in collaborazione con il Liceo artistico Preziotti – Licini di Fermo.
Sulla facciata del Terminal intitolato al fotografo Mario Dondero è stata realizzata la riproduzione di una delle sue più’ note fotografie dall’ artista David Panico.
Durante la conferenza conclusiva gli organizzatori hanno espresso la loro soddisfazione per la riuscita dell’ evento: “Tutto questo è stato possibile attraverso la collaborazione sinergica delle figure coinvolte, che ha permesso di concretizzare in poco tempo un’ importante rassegna, un buon auspicio per il futuro della street art a Fermo” afferma Andrea Marsili. “Importante dare spazio alla creatività – aggiunge l’assessore alle politiche giovanili Micol Lanzidei – ridando vita ad angoli spenti in città e’ anche questa Fermo ”.
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