Filofest, in tanti alla Camminata Filosofica nella natura sfidando anche la pioggia

AMANDOLA - "La Camminata Filosofica è stata un’ottima occasione per riflettere sulla nostalgia della natura – rimarca Labate - un sentimento che sembra all’opera ogni volta che cerchiamo un riparo dentro la bellezza del mondo"


In tanti arrivati anche da lontano. Hanno resistito al tempo inclemente, anche con qualche sprazzo di pioggia. La Camminata Filosofica, nell’ambito del Filofest 2020/21, intorno al lago di S. Ruffino e nel cuore della campagna dei Sibillini è stata un’esperienza di vita coinvolgente, che ha fatto capire quanto il ritrovare un rapporto equilibrato con sé stessi passi attraverso il recupero dei nostri legami profondi e ancestrali con la natura. Un viatico per uno stile di vita più appagante e autentico. A fare da guida il prof. Sergio Labate, docente di filosofia teoretica all’università di Macerata.

“La Camminata Filosofica è stata un’ottima occasione per riflettere sulla nostalgia della natura – rimarca Labate – un sentimento che sembra all’opera ogni volta che cerchiamo un riparo dentro la bellezza del mondo. Riflettere insieme sulla nostalgia della natura è stato utile per comprendere meglio il nostro sé naturale e la nostra contingenza. Il percorso è stato dunque un modo per prendersi cura di sé stessi, attraverso un percorso di maggiore consapevolezza”. Diversi i confronti col pubblico. Presente anche il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli, l’assessore amandolese alla cultura Riccardo Tassi e il rettore del santuario della Madonna dell’Ambro padre Gianfranco Priori. Il percorso ha costeggiato il lago ed è giunto fino al Parco dei Cervi, dove si è tenuto un piccolo rinfresco con l’azienda Fontegranne. Organizzazione curata da Wega in collaborazione con Regione Marche e città di Amandola.

“E’ stata un’emozione tornare dove tutto è iniziato nel 2012 – dice il presidente Wega Domenico Baratto – ho respirato l’ambiente di interesse e coinvolgimento degli inizi. Stiamo lavorando per una seconda vita del Filofest, un rilancio e una ristrutturazione, e volevamo fortemente che questa fase si chiudesse e ripartisse da questo territorio, da Amandola, che è casa nostra, dove si trovano le radici del Filofest, dopo aver portato la manifestazione anche in altri ambienti, dai Sibillini, all’entroterra, alla costa, nei borghi e nelle città, con un’importante valorizzazione culturale e turistica dei siti”.


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