di Leonardo Nevischi
FERMO – Nel derby tra canarini, sono quelli emiliani a spiegare le ali e spiccare il volo grazie alle reti di Scarsella, Minesso, Ingegneri e Armellino, mentre quelli locali restano ingabbiati all’ultimo posto della classifica e rimediano la terza sconfitta consecutiva.
Al triplice fischio scatta la contestazione dei tifosi fermani che chiedono ed ottengono un confronto con mister Domizzi ed i calciatori gialloblù. Al contempo scatta il silenzio stampa per la società di viale Trieste.
IL TABELLINO
FERMANA 0 (4-4-2): Moschin; Alagna, Blondett, Rossoni, Sperotto (15′ st Bolsius); Pannitteri, Capece (15′ st Grossi), Urbinati (26′ pt Mbaye), Mordini; Frediani (36′ st Lovaglio), Rovaglia (15′ st Nepi). A disposizione: Ginestra, Corinus, Cognigni, Bugaro, Pistolesi, Rodio, Graziano. All. Maurizio Domizzi
MODENA 4 (4-3-1-2): Cagno; Ciofani, Ingegneri, Pergreffi, Azzi; Scarsella (29′ st Armellino), Gerli, Di Paola (37′ st Rabiu); Tremolada (1′ st Mosti); Minesso (23′ st Giovannini), Marotta (29′ st Ogunseye). A disposizione: Narciso, Ponsi, Renzetti, Bonfanti, Maggioni, Duca, Baroni. All. Attilio Tesser
RETI: 25′ pt Scarsella, 12′ st Minesso, 20′ st Ingegneri, 39′ st Armellino
ARBITRO: Michele di Cairano della sezione di Ariano Irpino; assistenti Marco Belsanti di Bari e Mattia Politi di Lecce; quarto ufficiale Gilberto Gregoris di Pescara
NOTE: Ammoniti Azzi, Di Paola, Alagna, Nepi. Corner 0 – 7. Recupero +2′ +3′. Spettatori 673 (di cui 34 abbonati e 89 ospiti). Incasso totale 4902 euro (4528 euro + 374 euro quota abbonati)
LA CRONACA
Nella quarta giornata del girone B di Serie C, al “Bruno Recchioni” va in scena una sfida tra due squadre che non condividono solo i colori sociali e il soprannome di canarini bensì anche un inizio di campionato piuttosto balbettante: tre pareggi in altrettante gare per il Modena, un solo punto per la Fermana.
Maurizio Domizzi, per sfatare il tabù “Recchioni” (a secco di gioie in questa stagione), accantona il 4-3-3 testato contro il Montevarchi (che nella ripresa era diventato un 3-5-2) e si affida al caro e vecchio 4-4-2 che vede l’esordio stagionale dell’ex Primavera dell’Ascoli Alagna come terzino destro, Rossoni e Blondett centrali con Sperotto che riprende il suo posto originario da terzino sinistro, Pannitteri, Capece, Urbinati e Mordini a centrocampo ed il tandem offensivo composto da Frediani ed il giovanissimo classe 2001 Rovaglia a reggere il peso dell’attacco.
Di contro, mister Tesser risponde con il 4-3-1-2 schierando Gerli in cabina di regia, Scarsella e Di Paola mezzali e Tremolada sulla trequarti ad agire alle spalle di Marotta e Minesso.
L’avvio della Fermana sembra promettere bene, salvo poi spegnersi simultaneamente al tramontare del sole alle spalle della curva Duomo. Il primo e unico raggio di luce lo porta Frediani quando al 9′ raccoglie con il piattone l’invito di Capece dalla destra e trafigge Cagno, ma il tutto viene vanificato dalla bandierina alzata del secondo assistente Mattia Politi di Lecce. Da lì in poi è buio pesto per i padroni di casa e l’estremo Riccardo Cagno si aggiunge ai 673 spettatori sugli spalti, con il privilegio, però, di non pagare il biglietto.
Al 11′ Minesso semina il panico sulla destra e poi lascia partire un tiro-cross rasoterra insidiosissimo sul quale, tuttavia, non si avventa nessuno e termina la sua corsa sul fondo. Due giri di lancette più tardi Tremolada inventa per Marotta che funge da torre ed effettua una sponda per l’incornata vincente di Pergreffi, ma anche in questo caso viene segnalato un offside che, almeno momentaneamente, sembra salvare la Fermana da una fine preannunciata.
Di fatto, ecco puntuale la legge di Murphy: “Se c’è una possibilità che varie cose vadano male, queste tenderanno ad andare di male in peggio“. Al 24′ Urbinati si accascia al suolo accusando un problema muscolare e proprio mentre il capitano gialloblù è fuori per ricevere le cure mediche del caso, il Modena passa in vantaggio con l’inserimento a fari spenti di Scarsella lesto a spingere in rete il traversone di Azzi.
A dieci minuti dal duplice fischio i canarini ospiti sfiorano addirittura il raddoppio ancora con l’inzuccata di Pergreffi sull’arcobaleno disegnato da Di Paola, ma questa volta Moschin compie il miracolo e sventa la minaccia.
Tuttavia nella ripresa il leitmotiv non cambia: al 57′ il neo entrato Mosti appoggia per Minesso che con un destro chirurgico raddoppia le marcature. La Fermana è totalmente in balìa dell’avversario e già un minuto più tardi rischia di collassare: Azzi sgomma su tutta la fascia mancina, converge verso il centro del campo lasciando sul posto tre maglie gialloblù e con il destro costringe Moschin ad intervenire con le ginocchia.
Il tracollo dei padroni di casa è solo rimandato di qualche istante, perché al 65′, da un corner di Di Paola, Ingegneri di testa sigla il tris. Infine, a 5′ dal triplice fischio, Armellino cala il poker con un diagonale destro che non lascia scampo al numero uno della Fermana.
Fotogallery
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati