Gianmarco Tamberi, Assunta Legnante, Giorgio Farroni e Ndiaga Dieng, i quattro medagliati marchigiani alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo, protagonisti ai giardini del Quirinale della giornata in cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Mario Draghi (che li ha poi ricevuti a Palazzo Chigi) hanno voluto incontrare la delegazione italiana protagonista ai Giochi, per congratularsi e consegnare medaglie a quelli che sono gli eroi di una estate sportiva che resterà alla storia.
Tra le 40 medaglie alle Olimpiadi e le 69 alle Paralimpiadi che si sono svolte nella capitale giapponese ci sono l’oro di Gimbo Tamberi nel salto in alto, che Mattarella ha voluto sottolineare come gesto di amicizia, vista la medaglia condivisa con Barshim definendola «Una scelta splendida, un gesto di vero valore sportivo», e le quattro degli atleti dell’Anthropos Civitanova, le due d’argento della Legnante (nel peso e nel disco), quella del fabrianese Farroni nella cronometro di ciclismo e il bronzo di “Cenga” Dieng nei 1500 metri. Grande emozione per gli atleti partecipare ad una cerimonia che li ripaga ulteriormente, visti i grandi sacrifici sostenuti per difendere i colori azzurri e regalare all’Italia risultati di assoluto prestigio. Oltre ai quattro “portacolori” delle Marche c’era anche la jesina Valentina Vezzali nelle vesti di sottosegretario allo Sport: «Dietro queste medaglie c’è tutto lo sport, che è sempre più la locomotiva emotiva del Paese. Questi atleti ci hanno reso orgogliosi ma lo sport ha anche bisogno di attenzione da parte delle istituzioni, a cominciare dalla pratica nella scuola».
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