Expo 2020, a Dubai si respira aria di Fermano con il padiglione Italia: “La bellezza unisce le persone”

DUBAI - Inaugurato l'Expo 2020 dove, nel padiglione Italia, le Marche hanno l'occasione per farsi conoscere: dalla lavorazione artigianale della pelle, quella tramandata di generazione in generazione, a quella della pasta all’uovo e l’avanguardia dei cantieri nautici dove prendono forma yacht tra i più prestigiosi al mondo

 

di Michela Dioguardi *

Una festa per gli occhi, il cuore, la mente. ‘Be part of the magic – essere parte della magia’: Expo 2020 Dubai ha aperto venerdì le sue porte ai visitatori da tutto il mondo che per 6 mesi (1 ottobre 2020 – 31 marzo 2022) potranno immergersi in un’esperienza culturale a 360 gradi e scoprire le meraviglie di più di 190 paesi del mondo. E sì, c’è anche l’Italia, ovviamente. Ci sono anche le Marche. La lavorazione artigianale della pelle, quella tramandata di generazione in generazione, quella della pasta all’uovo e l’avanguardia dei cantieri nautici dove prendono forma yacht tra i più prestigiosi al mondo: sono questi i frame delle eccellenze del ‘Saper Fare’ della Regione Marche, che il regista premio Oscar Gabriele Salvatores, ha voluto filmare e consegnare, con la sua maestria, alla storia.

Michela Dioguardi

‘Connecting Minds and Creating the Future’, collegare le menti, creare il future, è il motto di questa esibizione universale, la prima in un paese arabo, che dovrebbe attrarre circa 25 milioni di visitatori. Per la prima volta nella storia dell’Expo mondiale, ogni Paese partecipante ha il proprio padiglione, compreso Israele.
“In questa fase critica nella storia dell’umanità, Expo 2020 Dubai offrirà un’opportunità unica per il mondo di riunirsi, scambiare conoscenze e sviluppare soluzioni innovative per un futuro migliore” ha dichiarato Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, vicepresidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti e ruler di Dubai.
E’ un evento dei record e, già dalle cifre, Expo 2020 Dubai si presenta come una delle manifestazioni tra le più importanti della storia, a livello globale. Il sito si estende su una superficie di 4,38 chilometri quadrati in un quartiere costruito ad hoc. Dalla piazza centrale, sormontata dalla cupola Al Wasl – la struttura con la più grande superficie di proiezione a 360 gradi al mondo – Expo si estende in tre distretti a forma di petalo della rosa del deserto, che richiamo le tre aeree tematiche: opportunità, sostenibilità e mobilità.
Questi tre distretti tematici ospitano i 192 padiglioni nazionali, dove saranno esposte le ultime novità di ogni Paese.
Nel distretto della Sostenibilità abbiamo visitato il Padiglione Italia, uno dei padiglioni più iconici della manifestazione, realizzato all’interno di un percorso di economia circolare sotto lo slogan “La bellezza unisce le persone”. L’Italia della bellezza, certo. Ma non solo. Premiato come miglior progetto imprenditoriale al Construction Innovation Awards e firmato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria, il Padiglione Italia si sviluppa su 3.500 metri quadrati di superficie per 27 metri d’altezza ed è caratterizzato da una copertura formata da tre scafi rovesciati verde, bianco e rosso – che formano il più grande tricolore italiano mai realizzato.
Il centro del percorso espositivo del Padiglione è la copia in 3D del David di Michelangelo, la copia più fedele mai realizzata, prodotta in resina acrilica e rifinita con polvere di marmo. Il David è a grandezza naturale, alto più di 7 metri e ci accoglie in tutto il suo splendore e, per la prima volta, possiamo guardarlo negli occhi, all’ingresso del percorso dedicato alla memoria, suddiviso su più livelli che seguono l’altezza del David.
Ci colpisce anche l’installazione di Bulgari, un magnifico lampadario tributo agli Emirati Arabi Uniti, composto da 63 lampade di cui 50 dorate per ricordare che quest’anno si celebra il 50 anniversario della Fondazione degli Emirati Arabi.
Ci sono poi la duna di sabbia e la passerella, ricoperte con polvere di caffè, bucce di arancia e sabbia, materiali naturali di riciclo. C’è la ricerca in campo acustico con un ‘tunnel del silenzio’ di 80 metri, avvolto in 800 pannelli fonoassorbenti. Ci sono installazioni come l’orologio atomico di Leonardo, ci sono arte, design e cultura.
Quindici Regioni hanno aderito al progetto del Padiglione Italia a Expo Dubai, una presenza senza precedenti, tra cui anche le Marche. Il registra Gabriele Salvatores ha costruito con le Regioni partecipanti un racconto visivo da Oscar, attraverso proiezioni a 360 gradi dei paesaggi italiani più suggestivi in filmati della durata di 3 minuti. E monografie in bianco e nero, proiettate su uno schermo di 100 metri quadrati e capaci di mostrare al visitatore il meglio delle competenze e delle eccellenze dei territori.

Nel corso dei 182 giorni della manifestazione sono previsti centinaia di eventi. Ogni mattina migliaia di studenti delle scuole degli Emirati Arabi Uniti metteranno in scena spettacoli di canto e danza. Ogni sera, spettacoli dal vivo di artisti internazionali includeranno opera, balletto e teatro.
Un’occasione unica per visitare il primo grande evento post pandemia e scoprire Dubai, che celebra il ritorno alla vita con tante attrazioni nuove, come Ain Dubai, la ruota panoramica più alta del mondo situata su Bluewaters Island, che aprirà il prossimo 21 ottobre, la recentissima Deep Dive Dubai, per provare l’esperienza unica di immergersi nella piscina più profonda del mondo o ammirare l’ormai noto Burj Khalifa, l’edificio più alto de mondo che con i suoi 828 metri è il simbolo della città dei record e delle mille opportunità.

* Head of Middle East and Egypt, Supply Management per Tui Group, (tour operator globale), originaria di Servigliano e ora a Dubai

 


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